Le attività assistenziali costituiscono un nodo centrale del servizio agli iscritti in situazioni di disagio e accompagnano ogni medico e odontoiatra, inclusi i componenti del nucleo familiare, lungo tutto il percorso di vita e lavorativo. In particolare, l’emergenza pandemica tutt’ora in corso ha caratterizzato l’anno passato e anche quello attuale: infatti, nell’ottica di supportare gli iscritti nell’inedita situazione emergenziale e in attuazione degli scopi statutari della Fondazione, si è reso necessario individuare idonee forme di tutela ricorrendo a provvedimenti mirati e utilizzando, laddove possibile, le previsioni regolamentari esistenti. Sono comunque proseguite le attività correlate con il “progetto Quadrifoglio”, tramite il quale Enpam intende assicurare ai propri iscritti un nuovo sistema di welfare che risponda pienamente ai bisogni di scenario e garantisca un riequilibrio tra generazioni. L’assistenza avrà sempre di più un approccio strategico, qualificandosi come reale e sostanziale sostegno agli iscritti nelle difficoltà che possono incontrare nel percorso formativo e durante la carriera.

Assistenza tradizionale e prestazioni erogate

Le prestazioni assistenziali tradizionali che Enpam eroga in favore degli iscritti, in via generale ed esemplificativa, consistono in:

• prestazioni assistenziali straordinarie per interventi chirurgici, malattie che abbiano richiesto cure non a carico del Servizio sanitario nazionale, assistenza per anziani, malati non autosufficienti e portatori di handicap che fanno parte del nucleo familiare, difficoltà contingenti del nucleo familiare che si sono verificate entro i dodici mesi successivi alla malattia o al decesso dell’iscritto, spese funerarie per il decesso di un familiare convivente e altre spese straordinarie sostenute per eventi imprevisti; borse di studio per gli orfani degli iscritti in qualità di studenti di corsi universitari di laurea o di scuole secondarie di primo e secondo grado, anche sotto forma di pagamento, in tutto o in parte, della retta di ammissione nei collegi/convitti o nei pensionati universitari dell’Opera nazionale per l’assistenza agli orfani dei sanitari italiani (Onaosi); nuove borse di studio per i figli di medici iscritti alla “quota B” (vedi focus dedicato);

prestazioni assistenziali per il concorso nel pagamento dell’ospitalità in case di riposo per il pensionato e il coniuge o per i familiari dell’iscritto deceduto che hanno più di sessantacinque anni;

• contributi per l’assistenza domiciliare al pensionato, al coniuge o ai familiari dell’iscritto deceduto che non siano in condizioni fisiche o psichiche tali da poter autonomamente provvedere ai propri bisogni;

prestazioni assistenziali per calamità naturali destinate agli iscritti residenti nei comuni colpiti da eventi calamitosi che abbiano riportato danni alla prima abitazione o allo studio professionale;

• prestazioni assistenziali fino ad un anno ai neoiscritti alla gestione “quota B” per inabilità temporanea assoluta dovuta a malattia o infortunio che comporti temporanea e totale inabilità all’esercizio della professione;

• prestazioni assistenziali aggiuntive iscritti “quota B” nei casi di pensione di inabilità assoluta e permanente,

• sussidi assistenziali aggiuntivi per assistenza domiciliare, riservati agli iscritti “quota B”;

• interventi aggiuntivi per calamità naturali in favore degli iscritti “quota B”;

• prestazioni a sostegno della genitorialità e nuovi sussidi aggiuntivi riservati agli iscritti “quota B” (come descritte nel focus dedicato);

sussidi al pagamento della retta dei collegi universitari di merito.

 

PRESTAZIONI ASSISTENZIALI

IMPORTO EROGATO

QUOTA A

TOTALE: € 16.207.302,00

Sussidi straordinari (n. 887)

€ 3.265.800

Sussidi continuativi a superstiti di medici deceduti prima del 1° gennaio 1958 (n. 16)

€ 10.190,57

Sussidi a concorso nel pagamento delle rette per ospitalità di riposo (n. 465)

€ 724.848,08

Borse di studio (n. 227)

€ 561.055,00

Borse di studio Onaosi (n. 2)

€ 15.315,00

Collegi di merito (n. 30)

€ 138.875,00

Sussidi assistenza domiciliare (n. 5.355)

€ 3.213.255,43

Sussidi integrativi a invalidi (n. 108)

€ 26.277,48

Sussidi straordinari a seguito di calamità naturali (n. 13)

€ 180.118,15

Sussidi spese funerarie decesso Covid-19 (n. 141)

€ 547.469,00

Long Term Care

€ 5.904.786,52

Sussidi genitorialità e maternità studentesse (n. 1003)

€ 1.619.310,84

 

PRESTAZIONI ASSISTENZIALI

IMPORTO EROGATO

QUOTA B

TOTALE: € 5.690.757,00

Prestazioni Assistenziali (n. 5)

€ 32.701,45

Sussidi aggiuntivi genitorialità (441)

€ 675.000,00

Borse di studio figli di iscritti "QB" (264)

€ 929.287,00

Sussidi straordinari a seguito di calamità naturali "Quota B" (n. 548)

€ 637.284,81

Sussidi contagio Covid-19 (n. 4.901)

€ 3.416.483,74

* la gestione 2021 dei sussidi per calamità naturali Quota B è stata fortemente cartterizzata dai sussidi sostitutivi del reddito per quarantena precauzionale legate all'emergenza Covid 19

TOTALE QA + Q B : 14.467 PRESTAZIONI

€ 21.898.058,11

 

L’Assistenza e il sostegno al reddito al tempo della pandemia

Analogamente all’azione che Enpam ha rapidamente portato avanti per supportare gli iscritti nel momento pandemico nel campo della previdenza (descritta nel capitolo precedente), nel seguito vengono analizzati i principali sussidi assistenziali e di sostegno al reddito.
Considerando le inedite problematiche poste dalla pandemia, Enpam ha deciso di progettare specifiche tutele, alternative a quelle esistenti e pensate specificatamente per tali situazioni emergenziali.

• Sostegno al reddito: indennità di quarantena
Il primo provvedimento adottato a marzo 2020 dall’Ente per sostenere il reddito dei propri iscritti è l’istituzione dell’indennità per quarantena, una tutela che consente di supportare i medici e gli odontoiatri nel periodo di sospensione dell’attività a causa di un provvedimento dell’autorità sanitaria competente, come la quarantena precauzionale (in caso di contatti stretti con casi confermati di Covid-19), ovvero altra misura restrittiva di prevenzione sanitaria equivalente (come la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, nei casi di ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico) che impedisca in modo assoluto lo svolgimento dell’attività professionale.
In particolare, per i medici e gli odontoiatri titolari di rapporto di convenzione con il Ssn è stato previsto, per la durata della misura, il riconoscimento di un’indennità parametrata all’entità del mancato guadagno o all’eventuale pregiudizio economico derivante dall’onere di sostituzione.
Inoltre, è stata prevista l’erogazione dell’indennità anche all’iscritto neoconvenzionato che, nel mese precedente la data di inizio della misura di prevenzione, non ha ancora maturato il compenso professionale. In tal caso, è riconosciuta un’indennità giornaliera pari ad € 33,50 lordi.
Le domande liquidate a favore dei suddetti iscritti sono state 836, per un importo complessivamente pari ad € 1.001.337.
Successivamente, a dicembre 2020, si è ritenuto opportuno estendere la suddetta indennità anche ai medici e odontoiatri accreditati ad personam con gli Istituti del Servizio Sanitario Nazionale, iscritti alla gestione degli specialisti esterni. L’importo dell’indennizzo previsto è parametrato all’entità del mancato guadagno derivante all’iscritto per il periodo di quarantena. Detto provvedimento è stato approvato dai Ministeri vigilanti in data 8 aprile 2021.
Per la categoria dei liberi professionisti, invece, la tutela per la durata della misura della prevenzione viene garantita ricorrendo alle prestazioni assistenziali aggiuntive della gestione Quota B del Fondo di previdenza Generale. In particolare, si è ritenuto di applicare la disciplina prevista in caso di calamità naturali, che consente la concessione di un sussidio di importo pari, attualmente, ad euro 84,35 giornalieri in favore dell’iscritto che eserciti esclusivamente attività libero professionale, il quale sia stato costretto ad interrompere l’attività stessa a causa di un evento calamitoso con conseguente azzeramento del reddito. A favore di tale categoria, nel 2021 sono stati liquidati 541 indennizzi per un importo totale di 589.713,22.

• Indennità per contagiati
A dicembre 2020, è stato approvato un sussidio una tantum commisurato alla gravità dell’evento morboso e debitamente certificato, da riconoscere in favore dei professionisti iscritti alla gestione “Quota B” che abbiano contratto il Covid-19 in costanza dello stato di emergenza nazionale. La misura del sussidio è pari a:
– 600 euro in caso di isolamento obbligatorio per positività;
– 3.000 euro in caso di ricovero ospedaliero (inclusa terapia sub-intensiva);
– 5.000 euro in caso di ricovero in terapia intensiva.
Nell’eventualità in cui, successivamente alla presentazione della domanda, si verificasse un aggravamento della condizione iniziale dell’iscritto, a fronte dell’integrazione dell’istanza con apposita documentazione, si procederà al conguaglio delle somme spettanti. L’importo dell’indennità dovrà essere proporzionato al livello di contribuzione alla gestione “Quota B” del richiedente. Il sussidio in questione è stato approvato dai Ministeri vigilanti ad aprile 2021. Le domande liquidate a competenza 2021 sono 4.903, per un totale di € 3.420.083,74.

• Sussidio per spese funerarie
La Fondazione ha ritenuto doveroso fornire un concreto sostegno alle famiglie dei sanitari deceduti per casi accertati a causa di Covid-19.
A dicembre 2020, pertanto, si è voluto introdurre un nuovo sussidio assistenziale, senza limiti reddituali di accesso e pari nel massimo a € 5.000, per contribuire a sostenere le spese funerarie di tutti gli iscritti attivi e dei pensionati contribuenti deceduti, dall’inizio della pandemia, dopo aver contratto il Covid-19. Il contributo economico è erogato al familiare che, attraverso la produzione di idonea documentazione, dimostri di avere effettivamente sostenuto le spese in parola. Il sussidio in questione è stato approvato dai Ministeri vigilanti ad aprile 2021. Le domande liquidate sono 141, per un esborso totale di € 547.469,00.

Sussidi a sostegno della genitorialità

Un importante obiettivo è stato raggiunto con l’approvazione definitiva all’inizio del 2020, da parte dei ministeri vigilanti, del Regolamento Enpam a tutela della genitorialità, adottato in via sperimentale nel corso del 2017 e  tramite il quale la Fondazione si è dotata di uno strumento organico e sistematico in merito agli istituti a tutela della maternità e paternità, in modo da adattare la normativa di cui al Testo Unico n. 151/2001 alle specifiche esigenze delle diverse categorie di professionisti iscritti all’Enpam. In particolare, le principali misure introdotte nel testo regolamentare, di natura sia previdenziale che assistenziale, sono di seguito indicate:

• il riconoscimento di una prestazione, pari a 1.016,06 euro, a favore dei soggetti che percepiscono un reddito inferiore a 18.289 euro, per l’anno 2021;

l’integrazione dell’indennità per le lavoratrici part-time fino al minimo garantito;

• la possibilità di riconoscere un sostegno economico alle lavoratrici nel caso di “gravidanza a rischio”, pari ad € 33,50 al giorno per un periodo massimo di 6 mesi senza limiti di reddito (nel 2021, 228 professioniste tutelate per un importo par a euro 481.434);

• la contribuzione volontaria per i periodi scoperti da contribuzione a causa dell’interruzione dell’attività;

la concessione di un sussidio, il cosiddetto “bonus bebè”, per agevolare la fruizione di servizi di baby-sitting e della rete pubblica o privata accreditata dei servizi per l’infanzia ovvero per favorire l’allattamento e l’assistenza ai neonati entro i primi dodici mesi di vita del bambino o di ingresso del minore in famiglia. Il sussidio per l’anno 2021 è pari a euro 1.500 ma per le iscritte alla Quota B tale importo viene raddoppiato (per quanto riguarda il bando 2021 sono stati erogati 979 sussidi per un importo di euro 1.507.500,00 sulla “Quota A”, ed € 675.000,00 a 441 soggetti sulla “quota B”);

• la concessione di un sussidio agli studenti del V e VI anno della Facoltà di medicina e chirurgia e di odontoiatria, iscritti all’Enpam, in caso di maternità, adozione o affidamento, interruzione della gravidanza spontanea o volontaria, di importo pari all’indennità minima prevista per ciascuna fattispecie (riguardo il bando 2021, 8 sussidi versati per un importo di 42,655,98 euro).

Sussidi per il pagamento della retta nei collegi universitari di merito

Il decreto legislativo 68 del 2012 e i decreti ministeriali del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur) 672 e 673 del 2016 hanno definito (e regolamentato) i cosiddetti collegi universitari di merito come strutture a carattere residenziale, aperte a studenti di atenei italiani, di elevata qualificazione formativa e culturale, che perseguono la valorizzazione del merito e l’interculturalità della preparazione, assicurando a ciascuno studente, sulla base di un progetto personalizzato, servizi educativi, di orientamento e di integrazione dei servizi formativi. A luglio 2021, il Consiglio di amministrazione ha approvato un nuovo bando per i sussidi al pagamento della retta nei collegi universitari di merito riconosciuti e accreditati dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur), riservato ai figli ed equiparati degli iscritti Enpam. A fronte di 42 nuove domande pervenute, 30 sono state liquidate per una spesa totale pari ad € 138.875,00

 

Borse di studio

Le Norme di “quota B” prevedono nel 2021 borse di studio aggiuntive in favore degli iscritti alla gestione. Il Bando, approvato a luglio 2021, contempla per la prima volta tale fattispecie, unitamente alle borse di studio previste in favore degli orfani di medico chirurgo e odontoiatra. Nel 2021 sono stati erogati n. 115 sussidi sulla “Quota A”, per un totale di € 284.970,00, mentre sulla “quota B” sono stati erogati n. 264 sussidi, per un totale di € 929.287,00.

Revisione dei Regolamenti secondo gli indirizzi dati dalla Commissione Assistenza

L’istituzione nel 2021 della Commissione Assistenza che ha funzioni di proposta a supporto del Consiglio di Amministrazione per le attività assistenziali, ha comportato una rianalisi critica dei sussidi oggi disponibili e l’ideazione di possibili espansioni. Le prime proposte nate in seno alla Commissione nel 2021 sono legate ad un ampliamento dei sussidi per la genitorialità e ad una nuova ipotesi per l’estensione della copertura assicurativa per la responsabilità civile professionale a vantaggio di tutti gli iscritti. La sostenibilità di tali proposte è oggetto di verifica da parte degli studi attuariali della Fondazione. Nel 2022, il nuovo bando per la genitorialità recepirà le indicazioni pervenute nel corso del 2021 e vedrà sostanziali incrementi dei sussidi.

 

I servizi integrativi: convenzioni finanziarie e commerciali

Anche nel 2021 è stata fornita agli iscritti un’ampia gamma di convenzioni per l’acquisto di prodotti e servizi; si ricorda che la stipula di convenzioni a vantaggio dell’intera platea degli iscritti non prevede alcuna spesa da parte dell’Ente e, pertanto, non ha alcun impatto sul bilancio della Fondazione.
Molto vantaggiose per gli iscritti sono state le convenzioni sottoscritte in ambito finanziario per facilitare l’accesso al credito e per finanziare le attività professionali dei medici e degli odontoiatri; da segnalare, anche nel 2021, un’ampia implementazione di prodotti finanziari dedicati alla categoria medica per far fronte alle esigenze di liquidità dovute all’emergenza Covid-19.
Non mancano, in aggiunta alle convenzioni finanziarie, anche tutte le altre convenzioni commerciali che appartengono alla sfera dei bisogni più generali della platea degli iscritti e delle loro famiglie.
Aderendo alle numerose segnalazioni degli iscritti, nell’ottica di migliorare costantemente l’offerta, nel corso del 2021 sono state sviluppate nuove tipologie di convenzioni attente alle esigenze proprie dei medici e degli odontoiatri nell’esercizio della loro professione.
Le “convenzioni” attive sono tutte pubblicizzate sul sito della Fondazione nella sezione “convenzioni e servizi” le cui pagine, anche nel corso del 2021, sono state tra le più visitate dagli iscritti.

Assistenza strategica: “Progetto Quadrifoglio”

Il modello che Enpam ha costruito per sviluppare il proprio sistema di assistenza strategica è fondato su quattro pilastri fondamentali contenuti nel progetto Quadrifoglio:
1. la previdenza complementare;
2. l’assistenza sanitaria integrativa;
3. le coperture dei rischi professionali e biometrici;
4. l’accesso al credito agevolato.

Previdenza complementare: FondoSanità
La Fondazione, consapevole del ruolo strategico che la previdenza complementare ricopre nel concorrere ad assicurare ai propri iscritti una adeguata protezione previdenziale, offre il proprio impegno a promuovere e incentivare l’adesione a FondoSanità, il Fondo pensione negoziale riservato ai professionisti del settore sanitario di cui è Fonte istitutiva. Consapevole, inoltre, dei benefici di un’adesione precoce ad un fondo pensione, al fine di incentivare l’accesso alla previdenza complementare dei giovani professionisti, l’Enpam continua a farsi carico del costo di iscrizione e della quota annuale di gestione amministrativa per il primo anno di partecipazione al Fondo dei propri iscritti con meno di 35 anni di età.
Nel corso dell’anno 2021, nonostante l’emergenza sanitaria da Covid 19, si è registrato un aumento del numero dei nuovi iscritti a FondoSanità, in linea con quanto avvenuto negli ultimi anni. L’incremento delle adesioni è stato di oltre il 6% rispetto all’anno precedente e ha portato a poco meno di 8.000 il totale del numero degli aderenti al Fondo. Dei circa 600 nuovi iscritti oltre 300 sono quelli di età non superiore a 35 anni. I dati esposti danno conto della crescita della cultura previdenziale presso la categoria medica ed odontoiatrica e, nel contempo, della aumentata propensione dei giovani a rafforzare per tempo la propria tutela previdenziale.
Nel corso dell’anno è proseguito il percorso di adeguamento da parte del Fondo alle disposizioni della Direttiva europea IORP II e sono state adottate tutte le misure funzionali a definire il nuovo assetto del sistema di governo, nel rispetto delle disposizioni e delle tempistiche dettate dall’Autorità di vigilanza.
Nel mese di novembre è stato sottoscritto, ai sensi dell’art. 5 dello Statuto, un accordo con CSE-Confederazione Indipendente Sindacati Europei e CSE-Sanità Federazione Professioni Sanitarie, Sociali, Tecniche ed Amministrative che, a decorrere dal 1°dicembre, ha esteso la platea dei potenziali aderenti al Fondo ai professionisti, iscritti al Sindacato, esercenti una professione sanitaria o socio-sanitaria riconosciuta dal Ministero della Salute, iscritti a Ordini, Albi e/o Collegi.
Al pari dell’anno 2020 anche il 2021 è stato caratterizzato dalla persistenza della pandemia da Covid 19 che ha indotto il Governo a prorogare per tutto l’anno lo stato di emergenza.
Con riferimento alla gestione finanziaria, se il 2020 è stato l’anno dell’emergenza sanitaria, il 2021 sarà probabilmente ricordato come l’anno dei vaccini quale arma efficace per la lotta al virus. I programmi vaccinali messi in campo hanno consentito un rallentamento significativo dei contagi e la progressiva generalizzata riapertura delle attività produttive che ha determinato un rimbalzo rilevante delle performance economiche.
Da un lato, quindi, i segnali provenienti dal quadro macroeconomico sono stati incoraggianti, con tassi di crescita delle economie sviluppate rilevanti e a livelli da tempo non visti; dall’altro lato, tuttavia, la crescita molto sostenuta, dovuta in buona parte anche all’effetto base rappresentato dal 2020, ha determinato effetti indesiderati quali la strozzatura delle catene produttive e l’aumento oltre le attese dei livelli del tasso di inflazione. Conseguentemente verso la fine dell’anno le stime di crescita per l’Italia sono state riviste al ribasso.
In questo quadro economico, costantemente monitorato dal Consiglio di amministrazione, i gestori dei comparti del Fondo hanno posto in essere manovre tattiche in grado di ottimizzare la gestione delle risorse, con un’attenzione particolare al tema dell’inflazione.
Investire una parte del proprio reddito in una pensione integrativa continua ad essere conveniente: anche nel corso del 2021 i fondi pensione hanno assicurato rendimenti superiori alla rivalutazione del trattamento di fine rapporto.
FondoSanità si è rivelato sin qui la risposta giusta per la categoria medica all’esigenza di integrare la propria pensione obbligatoria: offre bassi costi di gestione e rendimenti soddisfacenti. Le commissioni di gestione variano tra lo 0,23 e lo 0,28 per cento, valori nettamente inferiori a quelli dei Fondi aperti i cui costi oscillano tra lo 0,60 e il 2 per cento, come è dato anche riscontrare dalle rilevazioni Covip sugli indicatori sintetici dei costi. Scarti percentuali che portano a sensibili differenze nei rendimenti accumulati e quindi nell’importo della rendita vitalizia. Il Fondo è strutturato secondo una gestione multi-comparto in modo da assicurare agli iscritti una ampia possibilità di scelta di investimento in base alla propria propensione al rischio.
Oltre al primario obiettivo di assicurare agli iscritti una integrazione della rendita pensionistica di base, il Fondo, ai sensi della vigente normativa, nel corso della vita lavorativa dell’aderente, su richiesta del medesimo, è tenuto ad erogare anticipazioni del montante contributivo maturato nella misura del 30 per cento, a fronte di qualsivoglia esigenza manifestata. In caso di documentata necessità per spese mediche, acquisto o ristrutturazione di prima casa, con almeno otto anni di permanenza al Fondo, l’iscritto può invece chiedere una anticipazione in capitale sino al 75 per cento del proprio accumulo previdenziale.
Che FondoSanità sia la risposta giusta continua spesso a trovare riscontro presso autorevoli testate giornalistiche a livello nazionale. Di recente, inoltre, nell’ambito della cerimonia “Milano Finanza Insurance & Previdenza Awards 2021”, che si è tenuta a Milano nello scorso mese di gennaio, per il secondo anno consecutivo è stato assegnato a FondoSanità il premio: Tripla A del risparmio gestito e previdenziale, nella categoria “Fondi pensione negoziali, per migliore rating di categoria”.
I buoni risultati della gestione del Fondo sono asseverati anche dalla Covip – Commissione di vigilanza sui fondi pensione, sul cui sito è possibile prendere visione dei rendimenti conseguiti da tutti i Fondi pensione.

Assistenza sanitaria integrativa
Per assicurare ai medici e agli odontoiatri un’assistenza sanitaria integrativa del Servizio sanitario nazionale, nel corso del 2015 Enpam ha promosso la costituzione di un Fondo sanitario integrativo, il quale, a sua volta, ha costituito una società di mutuo soccorso denominata SaluteMia.
SaluteMia fornisce una tutela sanitaria per grandi interventi chirurgici e gravi eventi morbosi, con una copertura base che può essere ampliata con ulteriori protezioni ed estesa ai familiari degli iscritti senza limite di età. Gli iscritti possono aderire online andando sulla pagina web www.salutemia.net, attraverso la quale è anche possibile richiedere preventivi su misura. Sono state attivate diverse iniziative per migliorare ulteriormente le prestazioni offerte agli iscritti e rendere disponibili nuovi piani sanitari, che possano rendere sempre più conveniente l’iscrizione alla società di mutuo soccorso. Grazie alla azione di mutualità, l’avanzo di gestione degli anni passati è stato utilizzato per fornire agli aderenti un’ulteriore garanzia in caso di grave malattia imprevista (critical illness). Nel 2020-21 è stata inoltre attivata, grazie alle sole riserve mutualistiche, una specifica polizza Covid-19 che prevede un rimborso una tantum di euro 5mila per tutti quei soci di SaluteMia che, colpiti direttamente dalla malattia, hanno dovuto ricorrere alla terapia intensiva o subintensiva. Nel 2021 si sono registrati oltre 11 mila assicurati.
Nel corso del 2021, è stato deliberato per il biennio 2022/2023, sempre grazie alle riserve mutualistiche, un miglioramento delle condizioni a favore degli iscritti: è stato infatti previsto un voucher per visite di prevenzione, oltre ad un bonus nascita figlio/a e nuovi vantaggiosi piani per gli studenti di medicina.

Le coperture assicurative per i rischi professionali
La Fondazione, consapevole dell’oggettiva difficoltà da parte di alcuni iscritti ad ottenere un’assicurazione professionale medica adeguata, obbligatoria per poter esercitare la professione, ha avviato – insieme con la Federazione nazionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo) – un lavoro comune per definire una copertura che tuteli i professionisti di tutte le specialità. L’obiettivo finale è quello di giungere ad una convenzione con il mondo delle assicurazioni che consenta la tutela assicurativa di tutte le categorie di medici e di odontoiatri, esigenza che l’emergenza Covid ha prepotentemente portato alla ribalta, e che si prolungherà prevedibilmente nel tempo e che, ha indotto la Fondazione a sostenere in sede parlamentare un emendamento in cui la responsabilità civile, penale e amministrativo erariale fosse limitata alle sole ipotesi di condotte dolose per l’intera durata del periodo di emergenza.

Long term care (Ltc)
La Fondazione Enpam, proseguendo le politiche di welfare integrato che cercano di dare risposta alle difficoltà che gli iscritti possono incontrare nella loro vita quotidiana, ha deciso di tutelare i propri iscritti, a partire dal 2016, con una copertura Long term care per la non autosufficienza. Tutto questo grazie alla sottoscrizione di una polizza Ltc con Emapi (Ente di mutua assistenza per i professionisti italiani) con costo totalmente a carico della Fondazione (l’esborso complessivo per la polizza Ltc 2021 ammonta a euro 5.904.786,52). Il nuovo contratto, effettuato nel 2019, ha durata triennale con scadenza a fine aprile 2022 e prevede una rendita vitalizia pari ad euro 1.200, non soggetta ad Irpef né a rivalutazione, da aggiungere alle tutele già previste dall’Enpam e ad ogni altro eventuale reddito. La convenzione contiene importanti elementi migliorativi rispetto alle normali condizioni di mercato come il riconoscimento all’assistenza Ltc in caso di impedimento allo svolgimento di sole tre attività ordinarie di vita quotidiana, le cosiddette activities of daily living (adl), consistenti in: lavarsi, vestirsi/svestirsi, nutrirsi, andare in bagno, muoversi e spostarsi, necessarie per la definizione di non autosufficienza e l’inclusione di patologie come il morbo di Parkinson e Alzheimer tra le cause di non autosufficienza, a condizione che non siano insorte prima del momento di attivazione della copertura. In un primo momento l’assicurazione è stata considerata valida solo per i medici attivi (e per i pensionati che proseguono l’attività lavorativa) i quali, al momento dell’attivazione della stessa, non avessero compiuto i 70 anni di età. Il limite anagrafico vale come requisito d’ingresso ma non di permanenza. Chi è entrato sotto copertura seguiterà ad essere tutelato anche nel futuro. È anche possibile garantirsi una rendita maggiore, peraltro anch’essa non soggetta a tassazione, su base volontaria, versando un contributo aggiuntivo. L’adesione alla copertura volontaria aggiuntiva è subordinata alla compilazione di un questionario sanitario e all’accettazione dell’adesione da parte della Compagnia di assicurazione.

Banca d’Italia ed Enpam in aiuto delle vittime del Covid

Nell’ambito delle iniziative intraprese dall’Enpam per l’emergenza Covid-19, è stata sottoscritta una convenzione con la Banca d’Italia per onorare la memoria dei medici deceduti dopo aver contratto il virus con un concreto aiuto alle famiglie.
La convezione, firmata il 1°ottobre 2021 dal Direttore generale della Banca d’Italia e dal Presidente Oliveti, ha attivato un fondo destinato alle famiglie dei medici deceduti per Covid-19 per sostenerle nella formazione scolastica e universitaria dei figli superstiti e, laddove emergano situazioni di difficoltà sociale ed economica, per contribuire a garantire il mantenimento dell’intero nucleo familiare.
La convenzione ha durata 5 anni ed ha una dotazione garantita dalla Banca pari a 750.000 euro che verranno spesi nel prossimo quinquennio attraverso bandi di gara pubblicati e gestiti dall’Enpam.

Accesso al credito agevolato
L’accesso al credito agevolato rientra in un più ampio programma di welfare strategico con il quale l’Enpam punta a facilitare la vita lavorativa degli iscritti come garanzia di un futuro più sicuro e sostenibile. Infatti, solo recentemente e dopo quasi 40 anni, recependo le istanze più volte rappresentate dalla categoria, l’Enpam è tornata a erogare mutui ai propri iscritti a sostegno del credito, inizialmente per la prima casa e, successivamente, anche per lo studio professionale.
Detto accesso è stato garantito dall’Enpam ai propri iscritti, in modo diretto o indiretto, tramite le seguenti linee:
– mutui ipotecari Enpam,
– accesso al fondo di garanzia Pmi,
– prodotti finanziari riservati.

Mutui ipotecari Enpam
La Fondazione Enpam, proseguendo la strada intrapresa negli ultimi anni, ha provveduto ad approvare e pubblicare anche nel 2021 un bando per la concessione di mutui ipotecari ai propri iscritti.
Il bando che ha normato l’erogazione dei mutui agli iscritti, come nell’anno precedente, è stato riservato agli iscritti e ai medici in formazione (specializzandi e corsisti di Medicina generale) con età non superiore a 40 anni e ha proposto un tasso annuo di interesse fisso dell’1,70%.
Il bando, approvato in data 23 aprile 2021, è rimasto “aperto” per tutto il 2021, fino la data di scadenza del 30/11/2021 e ha previsto l’impegno di una somma complessiva pari a 40 milioni di euro (di cui 15 milioni riservati esclusivamente per l’acquisto e la ristrutturazione dello studio professionale).
Nel 2021 sono state accolte 85 richieste di mutuo per complessivi 16.623.000 euro.

Accesso al Fondo di garanzia Pmi
In data 13 dicembre 2019, Adepp e Cassa depositi e prestiti (di seguito anche Cdp) hanno firmato un protocollo d’intesa per supportare l’accesso al credito da parte dei professionisti iscritti alle casse e agli enti previdenziali in sinergia con il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (fondo PMI). Enpam, che ha fornito un sostanziale supporto per il raggiungimento del risultato, il 24 gennaio 2020 ha deliberato di mettere a disposizione proprie risorse per attivare due distinte linee di operatività del Fondo PMI, in modo tale da realizzare il proprio obiettivo istituzionale e statutario di sostegno agli iscritti che desiderano effettuare investimenti per lo sviluppo delle proprie attività professionali. Prima della formalizzazione dell’accordo deliberato, a seguito dell’emergenza Covid-19, il decreto “Cura Italia” del 17 marzo 2020, confermando l’importante ruolo svolto dal Fondo PMI quale strumento a supporto dell’accesso al credito delle imprese italiane, ha previsto misure straordinarie di potenziamento per un periodo (iniziale) limitato di 9 mesi dall’entrata in vigore del decreto. Le nuove garanzie del Fondo Pmi approvate con il “Cura Italia”, che di fatto replicano e si sovrappongono all’accordo Enpam-Cdp, hanno suggerito di rinviare la firma dello stesso accordo, dato che i medici e gli odontoiatri liberi professionisti hanno potuto disporre, fino al dicembre del 2020, dei medesimi vantaggi garantiti dalla più ampia garanzia dello Stato italiano.
Con lo scopo di predisporre tutto quanto utile e necessario per il proseguo dell’utilizzo delle garanzie massime del Fondo Pmi, pur essendo vigenti le misure straordinarie del “Cura Italia”, il 2 febbraio 2021 è stato sottoscritto l’accordo tra Enpam e Cassa Depositi e Prestiti per la costituzione della sotto-sezione Cdp-Fondazione Enpam. Tramite questo accordo, Enpam consente ai medici ed agli odontoiatri di transitare, senza soluzione di continuità, dalla garanzia dello Stato italiano a quella della Fondazione al venir meno della prima.
Cdp in data 15 novembre 2021 ha comunicato a Enpam che Il Ministero ha garantito che il quadro temporaneo di misure (il “Temporary Framework”) che assicura la copertura massima della garanzia del Fondo Pmi, senza spazio addizionale per le sotto-sezioni Cdp, con scadenza prevista per il 31 dicembre 2021, verrà prorogato per il primo semestre 2022. Pur in costanza di tale proroga, il Ministero ha anche ribadito la piena disponibilità all’apertura della sotto-sezione Cdp – Fondazione Enpam a partire dal secondo semestre del 2022, confermando in tal modo la corretta scelta del timing da parte dell’Ente.

Prodotti finanziari riservati
Nel seguito alcuni ulteriori prodotti finanziari che nel corso del 2021 sono stati offerti agli iscritti e sono tuttora presenti tra le convenzioni del sito web dell’Ente.
Il gruppo Bnl – Bnp Paribas, anche nel 2021, ha offerto ai medici liberi professionisti la possibilità di accedere a finanziamenti a breve termine per far fronte alle sopravvenute esigenze di liquidità prevedendo, tra le altre cose, leasing per beni strumentali e anticipi su fatture e crediti.
Anche la Banca Popolare di Sondrio, banca convenzionata da anni con Enpam, ha continuato a mettere a disposizione degli iscritti della Fondazione un “Finanziamento emergenza Covid-19”. Tale finanziamento può essere richiesto esclusivamente on line con firma digitale, tramite il portale dedicato.
Deutsche Bank, dopo aver proposto nel 2020 un finanziamento chirografario in favore dei liberi professionisti e delle Pmi che rispondesse alle esigenze di liquidità nel periodo di emergenza Covid, ha riconfermato per tutto il 2021 tale finanziamento a medio e lungo termine con preammortamento fino a 9 mesi.