Al 31 dicembre 2021 risultano, presso la gestione Quota A, 373.407 iscritti (di cui 4.505 studenti) e 143.210 pensionati (con un rapporto iscritti/pensionati pari a 2,61). La sicurezza previdenziale si basa sul meccanismo di conveniente collaborazione tra generazioni. Il bilancio di quest’anno porta oltre un miliardo e cento milioni in più nella riserva legale che servirà da garanzia per le pensioni future. Allo stesso tempo Enpam ha aumentato gli sforzi per rendere gli iscritti più consapevoli e mantenere la previdenza flessibile, per rispondere al meglio alle esigenze dei medici e degli odontoiatri, specialmente nelle difficoltà legate alla pandemia, cercando anche di destinare maggiori risorse ai più giovani per conseguire un maggiore equilibrio nella corrispettività tra generazioni. Nel sistema pensionistico di Enpam, infatti, l’interesse del singolo coincide con quello collettivo: il giovane ha interesse a entrare nel sistema che l’anziano ha costruito, mentre l’anziano ha interesse affinché il giovane lavori al meglio per mantenerlo. I paragrafi che seguono rendicontano alcune delle attività di Enpam per la sicurezza, l’equilibrio e l’equità del sistema previdenziale.

L’organizzazione dei fondi di previdenza

I contributi versati dagli iscritti confluiscono nei fondi di previdenza della Fondazione che si distinguono in: Fondo di previdenza generale, a sua volta suddiviso in due gestioni previdenziali, Quota A e Quota B, e Fondo della medicina convenzionata e accreditata, nel quale confluiscono i tre previgenti fondi speciali: Fondo dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e addetti ai servizi di continuità assistenziale, Fondo degli specialisti ambulatoriali e Fondo degli specialisti esterni. Per ogni gestione le entrate sono rappresentate principalmente dai versamenti obbligatori degli iscritti e le uscite prevalentemente dalle prestazioni previdenziali erogate da Enpam in favore di coloro che posseggono determinati requisiti, che variano a seconda della gestione o del fondo considerato. I dettagli relativi alle varie gestioni sono riportati nei regolamenti disponibili sul sito web della Fondazione.

Come funzionano i fondi

I Fondi di previdenza Enpam sono, per legge, tutti a iscrizione obbligatoria e automatica (articolo 21 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233). La contribuzione varia in base al diverso tipo di rapporto professionale, se cioè il medico/odontoiatra esercita la libera professione o se, invece, lavora in rapporto di convenzione/accreditamento con il Servizio sanitario nazionale.

Il Fondo di previdenza generale è diviso in due gestioni, Quota A e Quota B. Tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’Albo professionale contribuiscono alla Quota A, in misura fissa e determinata per fasce d’età. Alla Quota B, invece, sono iscritti tutti i medici e gli odontoiatri che esercitano la libera professione. Il contributo dovuto è calcolato in misura proporzionale rispetto al reddito libero professionale annualmente prodotto e dichiarato all’Enpam. Al Fondo della medicina convenzionata e accreditata, sono iscritti tutti i medici/odontoiatri che lavorano in convenzione o in accreditamento con il Servizio sanitario nazionale presso il proprio studio, negli ambulatori oppure presso strutture accreditate con il Ssn. In Italia, ogni reddito fiscalmente rilevante è assoggettato a contribuzione di previdenza obbligatoria (primo pilastro). Pertanto, può accadere che un medico, titolare di più rapporti professionali nello stesso periodo o in fasi successive della sua carriera, produca redditi di diversa natura e quindi sia tenuto a versare a più fondi. Per esempio, un medico di famiglia è tenuto a versare i contributi:

• alla gestione Quota A del Fondo di previdenza generale, in quanto iscritto all’albo professionale;

• alla gestione dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e addetti ai servizi di continuità assistenziale, in quanto svolge il servizio di medico di famiglia per conto di un’Asl;

• alla gestione Quota B del Fondo di previdenza generale, per l’attività libero professionale.

Inoltre, sempre a titolo di esempio, lo stesso iscritto, prima di svolgere l’attività di medico di famiglia, potrebbe aver versato i contributi previdenziali anche alla gestione degli specialisti ambulatoriali, se avesse lavorato come specialista convenzionato. In sintesi, i versamenti contributivi dei medici e degli odontoiatri dipendono dall’iscrizione all’albo e dal tipo di rapporto professionale all’interno del quale viene erogata la prestazione sanitaria che costituisce una fonte di reddito.

I numeri dei fondi

L’analisi delle risultanze dei Fondi di previdenza Enpam conferma, nel complesso, un positivo andamento anche per il 2021. Tale risultato è collegato al rapporto, tuttora positivo, tra il numero degli iscritti e quello dei pensionati e tra le entrate contributive e la spesa per pensioni, nonostante l’aumento delle prestazioni erogate fortemente condizionato dalla situazione pandemica. Difatti, a fronte di un importo di 3.227.455.127 euro a titolo di entrate contributive, il consuntivo 2021 registra una spesa previdenziale di 2.503.037.479 euro, con un avanzo di gestione pari a 724.417.648 euro (al netto dei contributi e dell’indennità di maternità e tenuto conto delle prestazioni assistenziali).

 

GESTIONI PREVIDENZIALI

NUMERO
ISCRITTI
ATTIVI

NUMERO PENSIONATI

RAPPORTO ISCRITTI/
PENSIONATI

MEDICI

SUPERSTITI

TOTALE

Fondo Generale “Quota A”

373.407*

101.240

41.970

143.210

2,61

Fondo Generale “Quota B”

198.277

50.009

14.678

64.687

3,07

Medicina Generale

72.680

26.562

16.108

42.670

1,70

Specialistica Ambulatoriale

17.097

11.073

6.778

17.851

0,96

Specialistica Esterna

12.683**

2.278

2.979

5.257

2,41

* di cui n. 4.505 studenti dal V anno di corso di laurea
**di cui n. 606 convenzionati ad personam e n. 12.077 ex art.1, comma 39, legge 243/2004

 

La previdenza al tempo della pandemia

 

Scoppiata la pandemia, si sono susseguite una serie di misure, adottate dal Governo italiano, atte a contrastare la diffusione del virus; misure che hanno coinvolto tutto il territorio nazionale, sino ad arrivare ad un lockdown totale. Tale situazione ha comportato, inevitabilmente, conseguenze negative sul reddito di tutti i professionisti ed anche dei medici e degli odontoiatri. Per far fronte a tale emergenza, la Fondazione Enpam ha introdotto nuove forme di tutela idonee a supportare i propri iscritti. In particolare – come di seguito esposto in maniera dettagliata – l’Ente è intervenuto da un lato con provvedimenti volti a sostenere attivamente il reddito dei medici e degli odontoiatri, dall’altro procedendo alla temporanea sospensione degli adempimenti contributivi. La priorità della Fondazione, a partire dal 2020 ma anche nel corso del 2021, è stata, in particolare, quella di fornire, nel più breve tempo possibile, una tutela economica a tutti gli iscritti. A tal fine, sono state elaborate apposite procedure informatiche per velocizzare sia la verifica dei requisiti richiesti agli iscritti per accedere ai bonus (come, ad esempio, la regolarità contributiva) che la successiva liquidazione delle domande presentate. Un ulteriore supporto agli iscritti è stato fornito dal Servizio accoglienza telefonica e dagli uffici amministrativi che hanno cercato di far fronte all’eccezionale numero di richieste di informazioni o chiarimenti pervenute. Anche nel 2021, infatti, gli uffici hanno dovuto sostenere un carico di lavoro eccezionale, che ha riguardato sia il front office che il back office della Fondazione che, peraltro, hanno dovuto affrontare tale criticità in modalità smart working. Grazie alla flessibilità organizzativa della struttura non solo si sono garantite tutte le prestazioni ed i servizi già in essere, ma si è stati in grado di assicurare l’effettiva tempestiva erogazione delle nuove tutele introdotte dall’Enpam. Per far fronte a questa situazione di emergenza ed al fine di ottimizzare i canali di comunicazione verso gli iscritti – in termini di velocità di reperimento delle informazioni, automazione della lavorazione e tracciamento delle richieste effettuate – si è, infine, ritenuto necessario adottare un apposito applicativo (Customer relationship management, Crm) per il miglioramento, la velocizzazione, nonché semplificazione delle attività di front office.

In particolare, la Fondazione Enpam ha individuato forme di tutela idonee a supportare i propri iscritti ricorrendo, ove possibile, a previsioni regolamentari esistenti o, in mancanza di esse, all’adozione di misure ad hoc, in conformità ai suoi scopi statutari, fra i quali rientra la realizzazione di “interventi di promozione e sostegno all’attività e al reddito dei professionisti iscritti”, ai sensi dell’art. 3, comma 2, dello Statuto dell’Enpam.

Di seguito, le principali misure adottate in campo previdenziale (per quanto concerne le misure assistenziali si rimanda al seguente capitolo):

Tutela degli iscritti deceduti in attività a causa del Covid-19

Con la delibera approvata dai Ministeri vigilanti in data 31 dicembre 2020, è stato modificato l’attuale beneficio previsto dai Regolamenti dei Fondi di previdenza a favore dei superstiti di iscritti deceduti prima di aver maturato il requisito anagrafico di vecchiaia, in costanza di contribuzione. In questi casi, la Fondazione riconosce un incremento dell’anzianità contributiva maturata al momento del decesso di tanti anni quanti ne mancano al raggiungimento dell’età anagrafica di vecchiaia, per un massimo di 10 anni. Tale limite, nel caso di un iscritto deceduto a causa del Covid-19, è stato elevato a 20 anni.

Tutela degli iscritti affetti da immunodepressione

Un’ulteriore tutela è stata introdotta a favore degli iscritti alla gestione dei medici di medicina generale ed a quella degli specialisti ambulatoriali, in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, della legge n. 104/1992. In particolare, è stata prevista una indennità per il periodo in cui tali iscritti sono stati costretti a sospendere l’attività, erogabile fino ad un massimo di due mesi.

La delibera è stata approvata dai Ministeri vigilanti in data 31 dicembre 2020.

Sospensione degli adempimenti e differimenti temporali

In analogia con i provvedimenti emanati dal legislatore in materia di sospensione contributiva conseguenti all’emergenza Covid-19, la Fondazione, nell’ottica di supportare i propri iscritti, ha reputato opportuno sospendere gli adempimenti e differire i termini dei versamenti dei contributi previdenziali.

Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 13 marzo 2020 aveva deliberato la proroga dei termini previsti per il versamento dei contributi dovuti alla gestione “Quota A” e “Quota B” del Fondo Generale. Successivamente, a settembre, preso atto del perdurare della crisi economica conseguente allo stato di pandemia da Covid-19, la Fondazione ha ritenuto opportuno procrastinare la ripresa della riscossione dei contributi.

La Fondazione ha anche ritenuto opportuno prevedere un’ulteriore modalità di ripresa dei versamenti, più favorevole agli iscritti rispetto a quanto già stabilito, subordinandola alla presenza di idonei requisiti ed alla presentazione di una specifica richiesta, modalità questa approvata dai Ministeri vigilanti in data 23 dicembre 2020.

Previdenza e giovani, la copertura previdenziale per gli universitari dal V anno con accesso a tutto il sistema welfare

I futuri medici e dentisti non devono più aspettare l’abilitazione professionale per avere una copertura previdenziale e assistenziale, ma possono iscriversi alla Fondazione a partire già dal quinto anno di corso.

Oltre ai benefici previdenziali (come, a titolo di esempio, la pensione di inabilità e quella ai superstiti), con la maturazione di anni di anzianità contributiva, gli studenti avranno così accesso a tutto il sistema di welfare dell’Enpam: tutele per la genitorialità (tra cui il bonus bebè), mutui per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa o dello studio professionale, sussidi straordinari per cure mediche o eventi imprevisti, aiuti per danni subiti in seguito a calamità naturali sono alcune delle opportunità che si aprono per i futuri medici e dentisti. Considerata la limitata capacità reddituale dei soggetti interessati, l’entità del contributo dovuto è pari alla metà della quota prevista per i professionisti infratrentenni). Il nuovo istituto sta trovando un sempre più ampio favore da parte della categoria: alla fine del 2021, gli studenti iscritti sono risultati pari a 4.505. Di seguito si illustra la platea degli studenti iscritti all’Enpam, suddivisi per sesso e classi di età.

 

STUDENTI ISCRITTI ALL'ENPAM PER SESSO E CLASSI DI ETÀ

Classi di età

Femmine

Maschi

Totale

≤ 25

1.552

1.242

2.794

26-30

716

623

1.339

31-35

131

123

254

>36

69

49

118

Totale

2.468

2.037

4.505

 

 

 

Indennità per inabilità temporanea per i liberi professionisti: dall’assistenza per pochi alla previdenza per tutti

Seppur si tratti di una misura introdotta nei precedenti anni, la sua attualità nella contingenza legata alla pandemia suggerisce di raccontarne l’iter e le caratteristiche. A partire dal 2019, con l’approvazione da parte dei Ministeri vigilanti del “Regolamento a tutela dell’inabilità temporanea a favore degli iscritti alla Quota B del Fondo di Previdenza Generale”, è stata introdotta, tra le prestazioni previdenziali del Fondo Generale, una tutela previdenziale ad hoc a favore degli iscritti alla gestione quota B in caso di inabilità temporanea e assoluta all’esercizio della professione. È stata così assicurata, a tali professionisti, in luogo della copertura assistenziale fino ad oggi prevista, una prestazione previdenziale analoga a quella prevista per gli iscritti che svolgono attività in convenzione. La prestazione spettante agli iscritti quota B, in caso d’inabilità assoluta e temporanea, consiste in una indennità giornaliera erogabile per i periodi antecedenti il compimento dell’età pro-tempore vigente per accedere alla pensione di vecchiaia, demandando ad un apposito regolamento l’intera disciplina attuativa per la definizione della misura dell’indennità, delle modalità di erogazione, della decorrenza e della durata del periodo tutelato. L’indennizzo viene, quindi, garantito a tutti gli iscritti indipendentemente dai limiti di reddito previsti per l’erogazione delle prestazioni assistenziali. La prestazione spettante in caso d’inabilità assoluta e temporanea è stata individuata in una indennità giornaliera pari ad 1/365 dell’80 per cento del reddito medio annuo imponibile presso la “Quota B” nei tre anni precedenti l’insorgenza dello stato di inabilità, con un importo giornaliero massimo erogabile pari a 167,95 euro, annualmente indicizzati. Per gli iscritti che versano il contributo in misura ridotta, gli importi sopra indicati sono rideterminati tenendo conto del rapporto tra la contribuzione ridotta versata e la contribuzione dovuta in base all’aliquota contributiva ordinaria pro-tempore vigente nell’anno che precede l’evento. La nuova disciplina prevede anche una diversa decorrenza dell’indennità rispetto quanto previsto nella previgente normativa delle prestazioni assistenziali: l’indennizzo è infatti ora corrisposto a partire dal 31° giorno successivo all’insorgenza dello stato di inabilità, invece che dal 61° giorno.

L’interazione telematica con gli iscritti e la Busta Arancione

La Fondazione, dall’inizio dell’emergenza, ha dovuto far fronte alle numerose richieste presentate dagli iscritti attraverso i canali istituzionali (servizio di accoglienza telefonica, e-mail, PEC, comunicazioni cartacee) volte, principalmente, ad ottenere informazioni in merito ai provvedimenti adottati dall’Ente ed alle modalità operative per accedere a tali benefici. Tale intensa attività è proseguita anche per tutto il corso del 2021.

Conoscere la propria posizione previdenziale consente agli iscritti di poter pianificare in maniera più strategica i propri risparmi e di decidere, per chi desiderasse un reddito più simile all’ultimo stipendio percepito, di investire una quota del proprio reddito attuale nei riscatti (di laurea, di allineamento, ecc.) e in forme di previdenza complementare. La Fondazione, proprio a questo fine, ha dedicato negli ultimi anni particolare attenzione all’implementazione dei servizi telematici offerti agli iscritti registrati all’area riservata del proprio sito web. Tali iniziative hanno raccolto, nel tempo, numerosi consensi da parte della categoria. A titolo esemplificativo, nel grafico sotto riportato si evidenzia come sia cresciuta negli anni la propensione degli iscritti alla presentazione del Modello D, per la dichiarazione dei redditi da libera professione, in via telematica.

 

 

l servizio on-line “Busta Arancione”, lanciato nel 2013 per le ipotesi di pensione per la Quota A e la libera professione, e ampliato nel corso del 2016 con la possibilità di simulare il calcolo della pensione anche per i professionisti transitati alla dipendenza ex continuità assistenziale ed emergenza territoriale, ha consentito nel 2021 l’elaborazione di 80.056 ipotesi di pensione anticipata Quota A con calcolo contributivo, 148.578 proiezioni di pensione di vecchiaia di Medicina generale e 7.805 ipotesi di transitati alla dipendenza.

 

 

È utile segnalare come, all’interno dell’area riservata, i medici e gli odontoiatri possono usufruire di numerosi servizi quali ad esempio: consultare la situazione contributiva e anagrafica, stampare i duplicati dei bollettini Mav per il pagamento dei contributi dovuti al Fondo Generale e degli importi dovuti a titolo di regime sanzionatorio o di riscatto, monitorare lo status delle domande di indennità di maternità, adozione, affidamento o aborto, visualizzare le certificazioni fiscali dei contributi corrisposti (obbligatoriamente o facoltativamente) e le certificazioni delle prestazioni erogate. Un ulteriore servizio fruibile esclusivamente in via telematica è quello dedicato all’attivazione del pagamento rateale dei contributi del Fondo di previdenza Generale mediante addebito diretto in conto corrente (Sdd – Sepa direct debit).

Nel 2021 è stata, in particolare, introdotta la possibilità per gli iscritti di medicina generale di effettuare ipotesi di pensione online con il trattamento misto (pensione e indennità in capitale) e presto sarà definita la procedura che permetterà il calcolo in autonomia della pensione di vecchiaia agli specialisti ambulatoriali.

Nel corso degli anni si è assistito, quindi, ad una sempre maggiore propensione da parte della categoria a fruire degli strumenti digitali messi a loro disposizione. Indubbi sono, infatti, i benefici per gli iscritti, i quali possono fruire dei servizi offerti direttamente dal proprio smartphone, tablet o PC.

In particolare, con la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 70 del 27 maggio 2021 è stato previsto che tutte le domande e le dichiarazioni obbligatorie vengano presentate dagli iscritti unicamente tramite moduli telematici, presenti nell’Area riservata del sito, che permettono l’automatizzazione dei flussi di lavorazione, con conseguente riduzione di errori e tempi. Pertanto, dal 1° ottobre 2021 è stato introdotto l’utilizzo esclusivo del canale telematico per la presentazione delle domande di riscatto e di ricongiunzione (5.837 domande presentate nel 2021 attraverso i canali telematici).

 

 

Con riferimento, invece, al processo di digitalizzazione delle domande di pensione e all’automazione della liquidazione massiva delle stesse, l’importante attività posta in essere dagli uffici dell’Ente, grazie anche al supporto del Servizio Sviluppo dei Sistemi Informativi, ha consentito dal mese di agosto 2021 di presentare online le domande di pensione per le gestioni “Quota A” e “Quota B” del Fondo di previdenza generale e per la gestione della medicina generale. Nell’attuazione di tale processo viene, comunque, sempre salvaguardato l’essenziale ruolo sul territorio degli Ordini provinciali: pertanto, le domande e le istanze potranno continuare ad essere presentate anche per il tramite del competente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

Nel mese di settembre 2021 è stata, inoltre, completata la procedura per l’istruzione automatica delle pensioni dei medici di medicina generale; mentre, è in fase di lavorazione quella più complessa per gli specialisti ambulatoriali, ancora legata al meccanismo delle medie orarie. Assume importanza nell’ambito del processo di digitalizzazione la possibilità di accedere all’area riservata del sito Enpam riconosciuta anche a soggetti diversi dagli iscritti – ma titolari di obblighi dichiarativi e contributivi nei confronti della Fondazione – al fine di poter usufruire dei servizi online.

Dal 2019 è disponibile l’App Enpam Iscritti, progettata per Android e iOS, che permette in modo semplice di navigare nell’area riservata e scaricare i documenti di cui l’iscritto ha necessità. Possono utilizzarla tutti gli iscritti che si sono già registrati su www.enpam.it, che possono accedere direttamente inserendo le proprie credenziali. Chi non fosse ancora registrato, dovrà prima farlo andando sul sito web dell’Enpam. L’App, a titolo di esempio, può essere d’ausilio ai pensionati, alle dottoresse che hanno percepito l’indennità per una gravidanza e agli iscritti che hanno ricevuto sussidi soggetti a tassazione, che così potranno visualizzare la Cu per la dichiarazione dei redditi. Verso la fine di ogni mese è anche possibile visualizzare l’importo esatto della pensione e la data in cui verrà accreditata. È utile per chi lavora, consentendo di visualizzare la certificazione degli oneri deducibili, con l’ammontare dei contributi previdenziali che si possono indicare nella dichiarazione dei redditi per ottenere uno sconto fiscale.

È presente anche l’estratto conto contributivo per visualizzare la propria storia previdenziale e chi non avesse ancora scelto l’addebito diretto su conto corrente potrà inoltre ottenere i bollettini PagoPA per pagare i contributi Enpam. Una delle funzioni più importanti, a portata di mano, è la busta arancione, che permette di fare ipotesi su quanto si prenderà di pensione in futuro. La funzione è attiva per la Quota A, la Quota B, la gestione della Medicina generale e per gli ex convenzionati transitati a rapporto di dipendenza. L’applicazione permette a tutta la platea degli iscritti di conoscere anche tutte le convenzioni stipulate da Enpam per ottenere sconti e promozioni. Sono anche presenti una sezione per restare aggiornati sulle scadenze e un’altra sulle ultime notizie. Il successo dell’App è testimoniato dal numero di documenti scaricati e dalle visualizzazioni da parte degli iscritti nel corso dell’anno.

 

PagoPA

Le Casse di previdenza dei liberi professionisti, dal 2021, sono state equiparate ai gestori di pubblici servizi che per i pagamenti devono adottare il sistema previsto dal Codice dell’amministrazione digitale attualmente gestita dalla società PagoPa (sentenza n.1931 del Consiglio di Stato).
I primi contributi oggetto di riscossione con PagoPa sono quelli del Fondo di Previdenza Generale (Quota A e Quota B). Per il 2022 non sono previsti cambiamenti nelle scadenze. Dal 2023 si potrà rateizzare la Quota A solo con il servizio di domiciliazione bancaria Enpam e si potrà rateizzare l’importo fino a 8 rate:
• 8 rate mensili di pari importo con scadenza da aprile a novembre
• 4 rate di pari importo con scadenza 30 aprile, 30 giugno, 30 settembre, 30 novembre
• unica soluzione, il 30 aprile.
Gli iscritti che non attiveranno l’addebito diretto dovranno pagare con PagoPa in unica soluzione il 30 aprile di ciascun anno.