SPORTIVI PROFESSIONISTI PIU’ A RISCHIO ASMA
L’asma che colpisce molti atleti professionisti, come ad esempio la nuotatrice Federica Pellegrini, non dipende da un abuso di farmaci come si sospetta ma dall’allenamento intenso. Lo ha scoperto uno studio italiano presentato al congresso della European Academy of Allergy and Clinical Immunology. I ricercatori dell’Istituto di neurobiologia e medicina molecolare del Cnr di Roma, in collaborazione con il Coni, hanno studiato piu’ di mille sportivi europei che hanno partecipato alle Olimpiadi di Pechino, trovando che il tasso di sintomi riconducibili all’asma fra gli atleti era del 15%, molto piu’ alto del 3-5% fra la popolazione normale. “L’esercizio prolungato e gli allenamenti provocano stress che riduce il numero di cellule immunitarie che proteggono dalle infezioni – spiegano – aumentando invece il tipo di cellule che causano l’allergia e l’asma”. Da considerare anche che l’esercizio causa iperventilazione, che a lungo termine provoca disidratazione nell’atleta che puo’ portare a una broncocostrizione improvvisa, che puo’ essere scambiata per asma ma che scompare quando si termina l’esercizio.