NOBEL MULLIS,COSI’CERCHIAMO TALLONE ACHILLE BATTERI
Il futuro della lotta ai batteri e virus e’ manipolare il sistema immunitario in modo che possa colpire anche i microrganismi che hanno sviluppato forme di resistenza. Ne e’ convinto il premio Nobel per la chimica Kary Mullis, al convegno sui 25 anni della reazione a catena della polimerasi (Pcr), la tecnica da lui stesso scoperta all’inizio degli anni ’80 e che ha aperto la strada alle biotecnologie. Dopo la Pcr, che permette di ottenere milioni di copie di frammenti di informazione genetica (Dna), adesso l’attenzione di Mullis si concentra su un’altra tecnica, che permette di ”modificare chimicamente” gli anticorpi. A questo scopo, ha spiegato, e’ allo studio una molecola alleata del sistema immunitario perche’ gli permette di legarsi anche a batteri e virus rispetto ai quali l’organismo non ha difese, come accade nel caso dei cosiddetti batteri ”super-resistenti”. Proprio questi ultimi sono il principale obiettivo delle nuove ricerche di Mullis, primo fra tutti lo stafilococco, che ha sviluppando una ‘super-resistenza’ agli antibiotici e che e’ responsabile di molte infezioni ospedaliere. Sono in corso i test sui topi e ”speriamo di poter sperimentare presto questa tecnica anche nell’uomo”. Tuttavia, ha aggiunto il Nobel, non e’ escluso che questa strategia possa essere usata anche per combattere alcuni virus, oppure tossine come l’antrace e perfino alcune forme di tumore.