Newsletter Enpam n. 10/2011
Approvato il bilancio consuntivo 2010
Il Consiglio nazionale della Fondazione Enpam ha approvato a larga maggioranza il bilancio consuntivo 2010. I voti favorevoli sono stati 90, sei i contrari e tre gli astenuti. I lavori del Consiglio, aperti dal presidente Eolo Parodi, sono proseguiti con la relazione del vicepresidente vicario dell’Enpam Alberto Oliveti e del presidente del collegio sindacale Ugo Venanzio Gaspari, che ha espresso parere favorevole all’approvazione. E’ seguito un ampio dibattito durante il quale la Presidenza ha risposto a tutti i quesiti posti.
“Anche il Bilancio consuntivo 2010 è stato approvato con una larga maggioranza pur se il momento che attraversa l’Ente induce troppe personalità ed istituzioni a riservare molta più attenzione alla gestione futura del nostro patrimonio, piuttosto che soffermarsi sui buoni risultati, che hanno condotto a un utile di esercizio di € 1.137.224.321“, ha commentato il presidente della Fondazione Enpam, Eolo Parodi.
“Al di là di ogni polemica desidero ringraziare tutti coloro che ieri ed oggi, con enormi sacrifici, hanno contribuito a questo straordinario risultato – ha aggiunto Parodi -. Credo che sarà il punto di partenza per i prossimi bilanci che, nonostante le polemiche degli ultimi tempi, determineranno condizioni migliori per tutti. La Fondazione è e rimarrà un punto di riferimento preciso e puntuale con l’obiettivo irrinunciabile dell’unità dei medici ed odontoiatri italiani”.
Perché era vitale un sì compatto sul bilancio
di Alberto Oliveti e Giampiero Malagnino, vicepresidenti Fondazione Enpam
La compatezza ritrovata nel voto al bilancio 2010 è una notizia positiva per l’intera categoria medica. Questo non solo perché il conto consuntivo è effettivamente una rappresentazione fedele e trasparente della (buona) situazione economico-finanziaria in cui si trova l’Enpam ma anche perché il bilancio è la base di partenza per le riforme di cui il sistema pensionistico dei medici e degli odontoiatri ha bisogno.
In estrema sintesi: i conti della Fondazione evidenziano un saldo previdenziale positivo di oltre un miliardo di euro. Le attività finanziarie nel loro complesso hanno reso il 4,38% lordo. Inoltre, il documento approvato dai Presidenti degli ordini provinciali, non solo segnala il parziale recupero di valore di titoli strutturati ma anche la loro messa in sicurezza. Se infatti nel bilancio 2008 si registrava il rischio potenziale di perdere 400 milioni di euro, quest’anno – grazie a una ristrutturazione costosa ma conveniente, e resa trasparente in bilancio – questo rischio è stato ridotto sia nella cifra (da 400 milioni si è passati a 296) sia nella possibilità che le perdite si verifichino realmente. Ad oggi, secondo i parametri di mercato, il livello di rischiosità di questi investimenti è inferiore a quello dei titoli a 5 anni emessi dello Stato italiano.
E’ quindi evidente che l’affermazione contenuta nel rapporto della società Sri (“è definitivamente accertata la perdita di 400 milioni”) non rappresenti la realtà.
Certo, la crisi del 2008 ha portato a una perdita di valore per alcuni titoli ma pochissime istituzioni, anche finanziarie, sono riuscite a reagire eguagliando i risultati dell’Enpam (ad oggi i titoli a rischio rappresentano circa il 2,5% del patrimonio).
Quanto alle accuse che i bilanci dell’ente fossero “opachi o poco trasparenti”, è stato dimostrato il contrario. Proprio quello del 2008, in ossequio al principio di massima trasparenza, aveva messo in evidenza il calo del valore di mercato di alcuni investimenti, tanto da costituire un “fondo oscillazioni valori mobiliari” di 400 milioni (che si sono poi fortunatamente ridotti).
Di fronte a sospetti su commissioni e costi d’intermediazione troppo elevati, l’Enpam ha affidato al Comitato di controllo interno – guidato da un magistrato indicato dal Presidente della Corte dei Conti – il compito di riverificare le procedure di tutti gli investimenti mobiliari degli ultimi anni. Il Consiglio di amministrazione ha anche deciso che si costituirà pate civile nel caso deprecabile in cui emergessero fatti illeciti. Inoltre, il settore investimenti mobiliari è stato oggetto di recenti miglioramenti, tanto che nel dicembre 2010 ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001.
Va sottolineato che l’Enpam ha sempre effettuato le proprie scelte sulla base delle migliori conoscenze disponibili nell’epoca in cui investiva: i prodotti finanziari selezionati prima della crisi possedevano valutazioni (rating) eccellenti e nel 2005 la Fondazione ha ottenuto un premio internazionale in virtù del sistema di gestione del rischio adottato. La bufera finanziaria del 2008, che ha colpito tutti, non ha minato le fondamenta delle scelte dell’Enpam tanto che anche nel 2009 l’ente si è guadagnato un riconoscimento internazionale (Miglior Fondo Pensione Italiano).
Tutto va bene quindi? No, perché si può sempre migliorare e perché occorre adeguarsi a un mondo che cambia di continuo. Per questo, come da programma elettorale, questo Consiglio di aministrazione ha proceduto a un riammodernamento della filosofia degli investimenti avvalendosi dei consigli del professor Mario Monti, international advisor di Goldman Sachs. E’ stato deliberato un nuovo modello degli investimenti che: 1) mette la previdenza al centro delle scelte finanziarie (conviene tenere i soldi investiti quando non si ha bisogno di toccarli ma occorre averli liquidi e disponibili nel momento in cui si prevede di dover pagare più pensioni); 2) punta sulla diversificazione degli investimenti (più si concentrano i soldi su poche forme di investimento maggiore è il rischio di perderli); 3) riduce il rischio dell’errore umano stabilendo procedure chiare che rendano ogni atto tracciabile e verificabile; 4) elimina il rischio di confltto d’interesse separando la fase delle scelte di investimento dal controllo dei rischi; 5) responsabilizza maggiormente il Consiglio di amministrazione (grazie alla tracciabilità di ogni fase di scelta, gli iscritti potranno sapere chi è responsabile di cosa).
L’Enpam di oggi analizza con serenità il passato e guarda con lungimiranza al futuro. Il voto positivo al bilancio 2010 consente di proseguire su questa strada. Il sì compatto, poi, permette alla categoria medica anche di presentarsi unita di fronte al Governo per chiedere deroghe che consentano riforme pensionistiche graduali.
Intanto il Consiglio di amministrazione è già al lavoro per affrontare nuovi problemi, come quello dell’approvvigionamento contributivo (minori entrate per via del blocco delle convenzioni, l’esercizio della professione in forma societaria che diminuisce i contributi individuali, il ritardo nell’inserimento lavorativo dei giovani che indebolisce il sistema previdenziale).
Varato il nuovo modello per gli investimenti
L’Enpam ha approvato il nuovo modello di investimento. La strategia, che segue le indicazioni del Professor Mario Monti, international advisor di Goldman Sachs, mette la previdenza al centro delle scelte finanziarie, responsabilizza il Consiglio di amministrazione e separa in maniera sempre più netta i controllati dai controllori.
Il modello prevede diversi ruoli:
– il Consiglio di amministrazione determina l’asset allocation strategica (la ripartizione degli investimenti nel medio/lungo periodo) sulla base delle esigenze previdenziali. Il Consiglio di amministrazione decide su proposta della struttura;
– un organismo intermedio di supporto al Consiglio di amministrazione (provvisoriamente denominato “Comitato investimenti”) propone l’asset allocation tattica (gli investimenti e i disinvestimenti da realizzare concretamente nel quotidiano), vigila sugli investimenti e seleziona i gestori indicati dalla struttura con o senza l’aiuto di consulenti (advisor). Le decisioni finali sono deliberate dal Consiglio di amministrazione, che ne assume la responsabilità;
– il risk management (controllo del rischio) è esterno e assolutamente separato da chi decide o realizza gli investimenti. Il controllore dei rischi vigila sul portafoglio e riferisce direttamente al Consiglio di Amministrazione.
Le scelte di investimento (asset allocation) verranno fatte sulla base dell’andamento e delle scadenze degli obblighi pensionistici che l’Enpam si è assunto nei confronti degli iscritti.
“Questo nuovo modello mette la previdenza al centro delle scelte di investimento – ha dichiarato il vicepresidente vicario della Fondazione Alberto Oliveti -. Deve essere chiaro che l’Enpam non è una società finanziaria e che tutti gli investimenti saranno improntati alla massima prudenza”.
L’Enpam si doterà di un Chief Investment Officer (CIO, direttore dell’area della gestione patrimonio).
Il Consiglio di amministrazione deciderà nella prossima seduta come sarà composto l’organismo intermedio (provvisoriamente chiamato Comitato investimenti) incaricato di proporre l’attività d’investimento.
Il nuovo modello degli investimenti, deliberato il 24 giugno 2011, entrerà pienamente in funzione nell’arco di quattro mesi.
Premio a un immobile del fondo Q3-Enpam
Il fondo immobiliare Q3, recentemente acquistato dalla Fondazione Enpam, ha ricevuto il premio internazionale Award for Excellence 2011 per l’edificio Perseo, situato in zona Nuova Fiera di Milano (Rho -Pero). Il riconoscimento è stato attribuito dall’Urban Land Institute, organizzazione di ricerca fondata nel 1936 che promuove i principi dello sviluppo sostenibile e dell’uso responsabile del territorio. L’ULI conta 30.000 membri in tutto il mondo.
Il premio è stato consegnato questo mese ad Amsterdam in occasione della conferenza europea dell’Urban Land Institute. Perseo si sviluppa su circa 20 mila metri quadrati ed è interamente locato al gruppo Il Sole 24 Ore. L’edificio direzionale milanese, che si trova in un’ubicazione strategica per le sue potenzialità di accessibilità e interscambio logistico, è stato premiato per i suoi caratteri di originalità, innovazione e i criteri di sostenibilità seguiti.
“Il premio ricevuto – dichiara Eolo Parodi, presidente della Fondazione Enpam – riconosce la bontà del nostro recente investimento e conferma la strategia dell’ente di indirizzare le proprie scelte verso immobili di alto prestigio”.
“Siamo soddisfatti di questo risultato prestigioso – commenta il costruttore Luigi Marchesini, presidente del gruppo Galotti – che sottolinea l’importanza di anticipare le tendenze, sviluppando progetti di altissima qualita’ e rispondendo ad un mercato sempre più esigente e attento, come dimostrato anche dalla recente acquisizione dell’immobile da parte dell’Enpam “.
La Rinascente: apprezzamenti del Corriere della Sera
“Il più importante trophy building commerciale italiano“: così il Corriere della Sera ha descritto l’immobile de la Rinascente di Milano, recentemente acquisito dal Fondo Ippocrate, di proprietà dell’Enpam. L’inserto settimanale CorrierEconomia ha definito l’investimento “decisamente conservativo” notando che, a fronte di un rendimento da locazione che non arriva al 5%, “l’immobile dà una garanzia assoluta di mantenimento del valore nel tempo, una priorità assoluta per un fondo con finalità pensionistiche”.
Per leggere l’intero articolo cliccare qui (dalla Rassegna Stampa Enpam)
Intanto dalla stampa specialistica giungono informazioni positive sul nuovo inquilino dell’edificio di Piazza Duomo. L’attività commerciale de La Rinascente Srl – che paga l’affitto delle mura al Fondo Ippocrate, di proprietà dell’Enpam – è stata infatti recentemente acquistata dalla tailandese Central Retail Corporation. Il settimanale specializzato GdoWeek ha analizzato le attività e la solidità economica del gruppo di Bangkok. Per leggere l’approfondimento cliccare qui.