Newsletter Enpam n. 8/2011
Conti Enpam in ulteriore miglioramento
Come noto, durante la grande crisi del 2008, l’Enpam – come molti fondi pensione europei – ha assitito alla contrazione del valore di mercato di alcuni dei titoli presenti nel proprio portafoglio. L’ente nel 2008 aveva quindi prudenzialmente accantonato in un fondo oscillazione 400 milioni di euro che rappresentavano il rischio stimato per questi titoli. Nel frattempo, grazie agli interventi decisi dalla Fondazione e al buon andamento del mercato, la situazione è andata costantemente migliorando. Al 31/12/2009 la perdita potenziale si è ridotta a 328,8 milioni di euro mentre al 31/12/2010 è scesa a 296,6 milioni di euro. Nel primo quadrimestre del 2011 si è registrata un’ulteriore ripresa di valore di circa 15 milioni di euro. Altri miglioramenti sono tuttavia attesi per il futuro.
L’unica vera perdita accertata ad oggi è di 14,4 milioni di euro e riguarda un’obbligazione (non CDO) emessa da una banca irlandese. Quest’istituto ha risentito del peggioramento delle condizioni economiche dell’Irlanda e per questo si è trovato costretto a svalutare molti dei titoli emessi. La banca in data 2 giugno 2011 ha quindi comunicato che rimborserà solo il 20% del valore nominale dell’obbligazione. Il rischio di perdita era già evidenziato, quasi interamente, nel bilancio 2010 dell’Enpam. La Fondazione recupererà comunque 3,6 milioni di euro. Si consideri anche che, che negli anni, quest’obbligazione ha permesso all’Enpam di incassare regolarmente interessi (circa 10 milioni di euro).
In conclusione, complessivamente l’Enpam ha un rischio di perdita (compresa l’obbligazione irlandese) al di sotto di 290 milioni di euro, corrispondenti a circa il 2,5% del patrimonio netto della Fondazione.
Acquistato il Fondo immobiliare Q3
La Fondazione Enpam ha acquistato dal Gruppo Galotti il 90% circa delle quote del fondo immobiliare chiuso Q3, gestito da Quorum Sgr. Il fondo Q3 include Auros e Perseo i primi due edifici direzionali Tripla A (Grado A , Classe energetica A, Antismismici) sviluppati a Milano da Galotti di totali 42 mila metri quadrati circa, per un valore di 97,75 milioni di euro che generano da subito introiti per 6,3 milioni all’anno.
Auros è situato nello storico insediamento industriale di Lambrate, di circa 22mila metri quadrati ed è uno dei primi immobili a non produrre emissioni ambientali. Perseo, in zona Nuova Fiera di Milano (Rho-Pero), è interamente locato al gruppo Il Sole 24 Ore, che si è assicurato un edificio direzionale di circa 20 mila metri quadrati unico nel panorama dell’alta direzionalità grazie alla sua ubicazione strategica e alla sue potenzialità di accessibilità e interscambio logistico.
La scelta dell’Enpam deriva da una volontà di focalizzare i propri investimenti sull’acquisizione di edifici direzionali ad alto valore aggiunto, situati in grandi centri urbani, caratterizzati da elevate prestazioni energetiche e massima flessibilità degli spazi. “L’Ente prosegue nella sua politica di investimenti alla ricerca di una corretta diversificazione – dice Alberto Oliveti, Vice-presidente vicario dell’Enpam – combinando, per quanto riguarda l’immobiliare, edifici high tech che, in prossimità dei centri delle grandi città, producono redditi di fascia superiore e immobili nei centri storici con reddito più contenuto ma ad alta difesa patrimoniale; tutti gestiti con veicoli societari efficienti, garanzia di professionalità e controlli istituzionali”.
“L’accordo firmato con l’Enpam –commenta Luigi Marchesini, Presidente di Galotti – dimostra la validità delle nostre scelte di investimento che anticipando le esigenze di un mercato in continua evoluzione, rappresentano un ottimo investimento in termini di qualità progettuale e costruttiva”.
L’Enpam e Galotti hanno concordato un’opzione per l’acquisto, nel corso del prossimo anno, del restante 10% del fondo Q3.
Advisor di Enpam, lo Studio Legale Resta
Advisor del Gruppo Galotti, lo Studio Lombardi Molinari e Associati e lo Studio Galante e Associati
Odontoiatri in assemblea all’Enpam
I presidenti provinciali delle Commissioni albo odontoiatri (CAO) si riuniranno all’Enpam il 10 e l’11 giugno per discutere di previdenza e della riforma dello Statuto della Cassa pensione. L’assemblea avrà luogo proprio presso la sede della Fondazione, a Roma, in Via Torino 38. Verranno approfonditi anche i temi della tenuta dei conti e della natura privatistica dell’ente previdenziale della categoria.
La seduta, convocata dal presidente della Commissione nazionale albo odontoiatri Giuseppe Renzo, vedrà la partecipazione dei vertici Enpam: il presidente Eolo Parodi, il vicepresidente vicario Alberto Oliveti e il vicepresidente Giampiero Malagnino.
In allegato il programma e il documento che spiega le ragioni dell’assemblea.
Il bilancio di Un Giorno per il Futuro
Bilancio positivo per il convegno sul futuro previdenziale dei giovani professionisti, che si è tenuto a Roma all’università La Sapienza. L’evento organizzato da Enpam con il sostegno dell’Adepp, l’associazione delle casse previdenziali private, rientra nell’iniziativa “Un giorno per il Futuro” voluta dai ministeri del Lavoro e dell’Istruzione.
Presenti il dott. Francesco Verbaro, segretario generale del ministero del Lavoro, il dott. Edoardo Gambacciani, direttore generale per le Politiche previdenziali, il prof. Luigi Frati, rettore de La Sapienza. il dott Walter Anedda, presidente della cassa Commercialisti, il rag. Paolo Saltarelli, presidente della cassa Ragionieri, l’avv. Giulio Nevi, in rappresentanza della cassa Forense. I lavori sono stati coordinati dal vicepresidente dell’Enpam dott. Giampiero Malagnino. Hanno partecipato numerosi studenti di varie facoltà come Scienze politiche, Economia e Medicina. Preponderante la presenza dei giovani in camice, dato il luogo, l’aula I del policlinico Umberto I.
Un nuovo modello di welfare costruito sulla responsabilità individuale
Il sistema delle pensioni è al sicuro, ma non potrà più garantire pensioni adeguate, hanno detto i relatori. Che cosa si può fare allora? “Un euro versato a trent’anni è molto più importante di un euro versato a 50” – ha spiegato il presidente dell’Adepp Andrea Camporese. E cioè si devono attivare per tempo gli strumenti che la previdenza obbligatoria prevede per aumentare il montante contributivo come, per esempio, il riscatto degli anni di laurea. I medici e i dentisti possono usufruire anche del riscatto di allineamento e dell’aliquota modulare.
La previdenza complementare. In Europa – ha detto Antonio Mastropasqua, presidente dell’Inps – il 91% della popolazione già lo fa: sceglie la previdenza complementare per integrare la rendita futura. È una scelta inderogabile, oltre tutto vantaggiosa se si considera che – ha spiegato il vicepresidente vicario dell’Enpam Alberto Oliveti – le rendite sono tassate solo del 15%, molto meno rispetto alla pensione.
Il vero cambiamento: informare
Rispetto al resto d’Europa, nel nostro paese manca ancora una cultura previdenziale, hanno sottolineato i relatori. La convinzione emersa dal convegno è che l’unico modo per vincere il disinteresse dei giovani sul tema pensione sia partire da una domanda concreta: quanto voglio che la mia pensione si avvicini al mio stipendio? L’impegno di informare deve coinvolgere tutti gli attori in gioco: istituzioni, Inps, casse privatizzate, il mondo della formazione e le università.
Verso un welfare strutturato e diversificato
Le generazioni si sostengono se le idee sul futuro sono chiare. Il mercato del lavoro è ancora insufficiente a garantire il patto tra le generazioni, ha detto Camporese. Dal mondo accademico si è fatto notare che i giovani iniziano a lavorare sempre più tardi (30-31 anni circa). Si devono moltiplicare le occasioni di ingresso nel mondo del lavoro e dare riconoscimento previdenziale ben definito alla formazione specialistica che facilita l’ingresso al lavoro (apprendistato, voucher formativo, dottorato e postdottorato), ha puntualizzato Francesco Verbaro. Le proposte dei relatori vanno oltre: si dovrebbero introdurre sistemi premiali che consentano di accantonare fin da subito, fin dagli anni del corso di laurea. Un modo questo – sottolinea Alberto Oliveti – per premiare la volontà di chi ha deciso di impegnarsi in un percorso di formazione importante e faticoso.
La parola ai giovani
Includere i giovani nei processi decisionali che riguardano la previdenza, negli aspetti organizzativi e normativi: questa è la proposta dell’Enpam e dell’Adepp, oltre che la precisa richiesta avanzata da Macrì Gerasoli, responsabile nazionale per la previdenza S.I.G.M. (Segretariato Italiano Giovani Medici).
I vertici del ministero si sono dichiarati disponibili ad aprire un tavolo tecnico (Enpam – Inps – ministero del Welfare) per ascoltare le proposte dei Giovani Medici.
Il sistema tiene ma fino a quando?
Il professor Massimo Angrisani, ordinario di Tecnica attuariale, ha ammonito sul tema della sostenibilità. L’innalzamento dell’età pensionabile e il suo agganciamento all’aspettativa di vita, ha detto, è un correttivo che ha un effetto risolutivo immediato, ma con ricadute che devono essere ben ponderate se si vuole davvero pensare a una sostenibilità nel medio-lungo termine. Sul problema della sostenibilità si è espresso anche Alberto Oliveti, richiamando l’attenzione delle istituzioni sul fatto che le misure correttive devono, per essere tali, considerare la gradualità degli interventi.