Sostenibilità e Futuro

Il concetto di sostenibilità è intrinsecamente legato a quello di futuro: si ha sviluppo sostenibile quando le generazioni presenti, nel soddisfare i propri bisogni, non impediscono né compromettono la possibilità delle generazioni future di soddisfare i loro. Il termine sviluppo sostenibile è stato introdotto per la prima volta nel Rapporto Brundtland della Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo nel 1987. Il punto focale è la capacità di trovare il giusto equilibrio che consenta di continuare sulla strada del progresso, senza danneggiare l’ambiente dal quale dipende la nostra sopravvivenza. 

È proprio nel solco sopradescritto che Enpam, nel corso degli ultimi anni, ha avviato un percorso sostenibile verso il futuro, simbolicamente rappresentato da una stella polare che è da riferimento e da guida. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Appare comunque evidente come la funzione sociale di Enpam trovi risposta anche nel suo ruolo istituzionale. Nei capitoli precedenti sono infatti diverse le azioni nei campi previdenziali, assistenziali ma anche degli investimenti mission related che testimoniano il suddetto impegno sociale. 

 

CIRCOLARITA’

La sostenibilità in termini generali è intrinsecamente collegata al concetto di economia circolare, ovvero a sistemi economici che, senza sprechi, creino valore rigenerandosi.
Pensare in modo circolare non riguarda più solo la mitigazione degli impatti sull’ambiente, ma è un approccio progettuale che può funzionare anche nella dimensione sociale, per creare inclusione e integrazione, ridurre la marginalità, migliorare la vita delle persone. In Enpam, la sostenibilità del sistema previdenziale è garantita da un percorso che va dal patto allo scambio generazionale.
Si è passati negli anni da una visione lineare unidirezionale, dal contributo alla prestazione previdenziale, ad una visione circolare del rapporto, realizzata attraverso l’impiego del patrimonio. In un circuito tra generazioni è necessario perseguire una sostanziale equivalenza e corrispettività delle prestazioni fornite nell’arco della vita tra gli iscritti passati, presenti e futuri, e realizzare una più effettiva prossimità ai medici e agli odontoiatri attraverso l’assistenza e il supporto professionale, nonché una maggior attenzione e flessibilità sia di genere che di generazione. In questa prospettiva di circolarità, di notevole importanza è la previsione istituzionale di sostegno al reddito degli iscritti. Il portafoglio “mission related”, di cui si parla nel capitolo “Investimenti”, risponde specificamente a quanto sopra ed è finalizzato a garantire, attraverso gli investimenti correlati allo sviluppo delle professioni sanitarie e dell’ecosistema di riferimento (Ssn e sistema economico italiano), la sostenibilità dell’equilibrio intergenerazionale tra gli aderenti di oggi e quelli di domani.
Nel capitolo “Investimenti” è anche illustrata la criticità della indisponibilità del patrimonio, il cd. paradosso del patrimonio bloccato.
L’importanza delle iniziative a sostegno del reddito è anche bene evidenziata nei capitoli “Assistenza” e “Previdenza”. Altre iniziative sono in fase avanzata e/o di studio.

 

SALUTE E BENESSERE

Piazza della Salute al tempo del Covid

Dalla data di inaugurazione, il progetto Piazza della Salute è cresciuto attraverso l’organizzazione di iniziative sanitarie gratuite e aperte al pubblico. Grazie alla disponibilità di medici e odontoiatri e potendo contare anche sulla collaborazione degli Ordini provinciali dei Medici e degli Odontoiatri, dal 2016 si sono svolti quasi un centinaio di eventi nella Capitale e sull’intero territorio nazionale. Per alcuni di questi si può parlare di tradizionali appuntamenti in calendario legati a giornate tematiche. 

Ispirandosi al concetto di piazza intesa come agorà greca, luogo di incontro e di confronto, il progetto è nato e cresciuto con l’intento di diffondere i corretti stili di vita tra la cittadinanza e promuovere la consapevolezza dell’autorevolezza e dell’utilità sociale della professione medica. 

Da marzo 2020, la pandemia ha stravolto di colpo la normalità costringendo a una battuta di arresto un progetto che fondava la sua forza nella riunione di quante più persone possibili. Ognuno di noi è stato costretto a modificare le proprie abitudini e il proprio stile di vita. Abbiamo dovuto fare a meno anche delle tradizioni più sacre e, inevitabilmente, anche la ricca agenda di eventi in programma per il 2020, ha dovuto essere rivista alla luce delle misure anti-contagio, basate innanzitutto sul distanziamento tra le persone e sul divieto di qualsiasi forma di assembramento. 

Per l’anno 2020 è stato possibile svolgere unicamente le iniziative nel mese di febbraio: 

  1. La prevenzione va in scena, a Vercelli; 
  2. VII Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare – Alimentare il valore del cibo, a Roma. 
  3. Psicoterapia in Piazza della Salute – Recupero dal cancro con la mindfulness: un programma di mindfulness per affrontare l’esperienza del cancro. 

 

FOCUS: la prevenzione va in scena

Al Teatro civico di Vercelli dermatologi, reumatologi, cardiologi, medici di medicina generale si sono messi a disposizione dei cittadini facendo visite gratuite. 

La tappa piemontese di Piazza della Salute ha cambiato l’aspetto di un foyer trasformandolo per un giorno in un “teatro di salute”.

Rubando la scena al cartellone degli artisti i medici hanno incassato un successo di pubblico visitando tra i salottini di velluto rosso. 

Oltre alle visite mediche i cittadini hanno potuto apprendere le manovre di primo soccorso e le azioni fondamentali da mettere in pratica in caso di soffocamento di un neonato. 

  

COMUNITA’ E TERRITORIO

La responsabilità sociale ha un’importante declinazione in quella che oggi viene definita come responsabilità socio-territoriale: un forte contenuto sociale e umanistico non può infatti prescindere dalla centralità della dimensione comunitaria e territoriale. 

 

Piazza Vittorio – Aps

È proprio con questa logica che, nel corso del 2016, la Fondazione Enpam, raccogliendo gli inviti delle istituzioni – dalla Prefettura al Municipio – ha promosso e costituito, insieme ad altri soci fondatori, “Piazza Vittorio – APS”, una associazione di promozione sociale, regolarmente iscritta al registro regionale, il cui fine principale è quello di contribuire alla riqualificazione e valorizzazione dell’omonima piazza in cui è situata la sede dell’Enpam. Tramite questo soggetto, Enpam contribuisce alla realizzazione di progetti con ricaduta sociale e di riqualificazione e valorizzazione dell’intera area. 

Tale esperienza rappresenta un unicum su scala nazionale, avendo creato un’azione sinergica che vede come attori, oltre ad una importante organizzazione come Enpam, realtà di zona, privati cittadini e istituzioni. Nel corso degli anni di attività l’associazione “Piazza Vittorio – APS” ha concentrato la propria azione sul territorio, avviando progetti finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza della piazza e collaborando con le istituzioni, prima tra tutte Enpam, nel concepire e realizzare progetti a carattere medico, sociale e culturale, che consentissero di migliorare la percezione e lo stato dei luoghi. 

Rilevante per l’area in cui la Fondazione ha la propria sede è l’aver realizzato un progetto di videosorveglianza integrata, lungo i portici perimetrali di piazza Vittorio, consistente in un sistema di videocamere collegate direttamente con le sale operative delle Forze dell’Ordine. Di notevole importanza, infine, il progetto “EsquilinochiamaRoma”, descritto nel seguito, nato da una convenzione promossa dalla Aps e condivisa da diverse istituzioni. Il progetto mira a rafforzare la collaborazione fra i diversi soggetti di cittadinanza attiva, le istituzioni e gli operatori economici e culturali presenti nel territorio, per riqualificarlo e valorizzarlo. 

In questo modo, Enpam si prefigge un duplice obiettivo: da un lato quello di assolvere ad un ruolo di utilità sociale anche per la comunità territoriale di riferimento, dall’altro di riqualificare il contesto urbano dove insiste la sede della Fondazione, con evidente valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare. 

 

Convenzione “EsquilinochiamaRoma”                                                       

Dopo molte collaborazioni già avviate, come ad esempio per il restauro della statua di Santa Bibiana del Bernini, nel dicembre 2018 è stata stipulata una Convenzione aperta tra Piazza Vittorio Aps, Municipio Roma I Centro, Museo Nazionale Romano, Ordine degli Architetti di Roma, per un progetto urbano e di valorizzazione culturale del rione Esquilino e delle aree della città direttamente connesse, denominata “EsquilinochiamaRoma”.

La stessa, che nel corso dell’anno 2019 era stata ampliata a nuovi aderenti, tra cui le Università “Sapienza e “RomaTre”, nel 2020 si è ulteriormente allargata con la presenza della Soprintendenza ministeriale e della Sovrintendenza capitolina.

L’associazione, quindi, ha partecipato ad una serie di tavoli tematici organizzati anche presso Enpam, durante i quali i principali stakeholder presenti nella zona esplicitano e studiano le dinamiche e le problematiche dell’Esquilino. 

Ideato quale spazio di condivisione ed interazione fra cittadinanza e istituzioni, che individua nel riconoscimento di valore del patrimonio culturale materiale e immateriale una trading zone, Esquilino chiama Roma si pone quale ambito di dialogo collaborativo fra soggetti diversi e portatori di espressioni e interessi diversificati. 

La ricerca-azione si articola su tre assi operativi: 

– un progetto urbano per la riqualificazione funzionale del Rione; 

– un piano di coesione socioculturale; 

– un programma di valorizzazione del patrimonio culturale. 

L’accesso condiviso alla conoscenza si pone quale elemento concreto che permetta l’attuazione delle politiche pubbliche relative a Roma città metropolitana – a partire dal Piano di Gestione del sito Unesco ‘Centro storico di Roma’ – favorendone processi partecipati, visione integrata, innovazione. La ricerca-azione individua la propria centralità in ambiti “nodali”, così definiti in quanto caratterizzati da ricadute positive, effetti benefici che si estendono oltre lo stesso oggetto di azione, a riprova delle forti connessioni del “sistema Rione”. Dalla collaborazione fra enti pubblici e privati, cittadini e dipartimenti universitari, gruppi di cittadinanza attiva ed istituzioni emergeranno possibili scenari di soluzione, sulla base di conoscenze adeguate e condivise. L’auspicio, dunque, è di promuovere la costituzione in Esquilino – e a Roma – di una learning community quale nucleo generatore di una heritage community, così come proposto dalla Convenzione di Faro, orientata all’adozione di procedure di programmazione negoziata non soltanto per i necessari interventi infrastrutturali ma anche per la qualificazione della gestione quotidiana di medio-lungo periodo dello spazio pubblico e dei luoghi della cultura. Concludendo, non si può̀ abitare né governare un sito… che non si comprenda insieme! 

 

Gli Horti Lamiani e la domus aurea di Caligola

Quando nella fase iniziale dei lavori per il recupero dell’area dove sarebbe sorta la nuova sede dell’Enpam, furono rinvenuti i primi reperti, si capì subito che si trattava degli horti lamiani, ma solo recentemente si è compreso che eravamo capitati proprio nella leggendaria domus aurea di Caligola, chiamata così dagli archeologi proprio per esaltarne le tante bellezze che vi si trovavano all’epoca, con giardini animati da terrazze collegate tra loro da scale, pitture dai colori brillanti, padiglioni rivestiti di marmi provenienti da tutto il mediterraneo e anche orti esotici.

Mirella Serlorenzi, archeologa responsabile del progetto scientifico della Soprintendenza speciale di Roma, infatti spiega: “Dalle viscere di Piazza Vittorio è riemersa una scala monumentale che collegava il sistema di terrazzamenti, e qui è facile immaginare che passeggiasse Caligola godendosi lo spettacolo di una reggia costruita sul modello ellenistico e orientale, che combinava sfarzo architettonico ed estro decorativo, con virtuosismi di ninfei, fontane e giochi d’acqua”. 

Dopo un incredibile lavoro di indagini su circa 30 mila metri cubi di stratificazione archeologica e di restauro su centinaia di migliaia di reperti riaffiorati, sono giunti a conclusione i lavori che consentono ad Enpam di disporre di una eccezionale sala convegni (oltre che di sale riunioni modulari) perfettamente integrata in un vero e proprio museo. «Il Museo Ninfeo di Piazza Vittorio è uno straordinario risultato scientifico – ha commentato la soprintendente Daniela Porro – Riporta alla luce uno dei luoghi mitici dell’antica capitale dell’Impero, una delle residenze giardino amate dagli imperatori.

Ma l’aspetto virtuoso è stata la collaborazione con Enpam che ha permesso anche l’apertura di un laboratorio dove le decine di migliaia di reperti sono stati selezionati, studiati e interpretati. Insomma, uno scavo esemplare che ci restituisce un altro pezzo dell’antica Roma».

I ritrovamenti hanno destato un grande interesse sia nella stampa nazionale che in quella internazionale, da grandi approfondimenti su quotidiani come il Messaggero fino a rilevanti articoli del New York Times, tutti uniti nell’esaltare un tesoro di Roma finora sconosciuto e solo adesso riaffiorato, che grazie all’importante campagna di scavo e ai progetti di valorizzazione attivati, è pronto ad aprirsi al pubblico, non appena l’emergenza sanitaria lo consentirà, diventando un vero museo, che coabiterà con la nuova sala auditorium dell’Enpam, dedicata alla memoria di Roberto Stella, presidente dell’ordine di Varese e di tutti i medici caduti nel corso dell’epidemia Covid. 

 

Enpam offre il proprio patrocino per eventi di rilievo

Nell’ottica di un maggior rapporto con i propri iscritti e con il territorio, Enpam ha deciso all’inizio del 2017 di dotarsi di una disciplina per la concessione di patrocini gratuiti.

Le richieste possono essere fatte per eventi che interessano alcune tematiche di stretta pertinenza della Fondazione (previdenza, assistenza), oppure che promuovono o sostengono l’attività e il reddito dei professionisti (autorevolezza della professione medica e odontoiatrica) e anche che abbiano ricadute sociali, con particolare attenzione alle aree dove la Fondazione ha la propria sede.

La disciplina contiene anche indicazioni sul corretto utilizzo del logo Enpam, una volta concesso il patrocinio. Per fare la richiesta è sufficiente scaricare il modulo dall’apposita sezione del sito Enpam e inviare la domanda debitamente compilata all’indirizzo di posta elettronica:  patrocini@enpam.it.

 

FINANZA SOSTENIBILE

La Fondazione ritiene che una gestione finanziaria efficace dei rischi Esg possa contribuire a proteggere i rendimenti, generando contestualmente un impatto positivo sulla creazione di valore nel lungo termine, il tutto nel pieno rispetto dei criteri di prudenza, salvaguardia e garanzia delle prestazioni future ai propri iscritti.

Come sottolineato dalla Covip, l’adozione di strategie di investimento Esg appare coerente con il dovere fiduciario che fondi pensione e casse previdenziali hanno nei confronti dei propri iscritti, senza però andare a inficiare gli obiettivi di carattere finanziario.

La Fondazione, sin dal 2014, ha avviato un percorso interno volto a integrare, nel proprio portafoglio, elementi di analisi che le potessero consentire di esercitare, con maggior consapevolezza, il ruolo di investitore attento agli effetti delle proprie decisioni di investimento, andando oltre la mera valutazione finanziaria. 

Enpam, inoltre, al fine di definire una policy formale per gli investimenti responsabili, ha intrapreso un percorso di approfondimento e di valutazione del proprio portafoglio in base a criteri Esg, data l’importanza sempre maggiore che tali aspetti stanno assumendo tra gli investitori e le istituzioni internazionali. 

L’Enpam sustainable rating (Esr) è il sistema di rating, non vincolante per le scelte di portafoglio, utilizzato per poter valutare gli aspetti Esg del portafoglio finanziario. Le metriche selezionate ed utilizzate nelle procedure di calcolo dell’Esr derivano da dati presenti su diversi provider. I dati e le metriche consentono un’approfondita valutazione di tutti gli investimenti ricompresi nel portafoglio public market.

Gli investimenti nei private market e nei beni reali, attualmente, in base alla disclosure disponibile, non consentono un’analisi Esg puntuale: i gestori, comunque, adottano una propria valutazione di impatto. Il coefficiente principale per il calcolo dell’Esr, che concorre per l’80% alla definizione del valore finale, è relativo agli score di valutazione forniti da società specializzate.

La componente disclosure, cioè la quantità di informazioni che la società rende disponibili agli stakeolders relativamente ad ogni campo Esg, concorre per il 15% della valutazione totale. Il restante 5% è attribuito alla valutazione inerente al rischio paese, utilizzando il country strategic risk elaborato da piattaforme finanziarie di riferimento sul mercato. Per ogni investimento, oltre ai suddetti dati, sono riportati altri 33 indicatori utili a valutare se l’azienda oggetto di studio, ha attuato delle politiche volte ad attenuare problematiche inerenti all’impatto ambientale, sociale o di governance. 

  

Convenzione con il Politecnico di Milano

Attraverso la stipula di una convenzione, avvenuta ad inizio 2018, Enpam Real Estate ha istituito con il Politecnico di Milano un rapporto di collaborazione continua al fine di contribuire alla formazione di studenti e laureati particolarmente qualificati, allo svolgimento di studi e ricerche volti all’innovazione tecnologica, al mantenimento di un elevato livello culturale dei propri operatori e a favorire il loro aggiornamento professionale attraverso opportuni contatti e collaborazioni con Strutture del Politecnico.

Quest’ultimo, parallelamente, ha inteso favorire le iniziative tendenti a migliorare e completare la formazione accademica e professionale degli studenti, nonché le collaborazioni in attività di ricerca per le innovazioni tecnologiche.

Nel corso del 2020 Enpam Real Estate ha contribuito allo svolgimento degli insegnamenti attivati presso il Politecnico con l’erogazione di un contributo di liberalità, secondo la normativa vigente. 

 

AMBIENTE

Mitigazione dell’impatto ambientale e approvvigionamenti

Enpam, considerando le proprie attività e la sua natura non produttiva, non causa impatti significativi a livello ambientale, ad eccezione di quelli minori riferibili ai consumi energetici e di carta per gli uffici, né ha ricevuto sanzioni e/o pene per reati o danni ambientali nell’ultimo triennio. In merito all’utilizzo di carta si segnalano i benefici generati dall’introduzione delle stampanti centralizzate per piano, che consentono un duplice risparmio di tipo economico e di consumo di carta.

Al riguardo, si segnala anche che obiettivo della Fondazione è l’introduzione di un sistema automatico di protocollazione delle Pec, che ne eviti la stampa consentendo un ulteriore importante risparmio. Sempre più frequentemente, per l’aggiudicazione delle procedure di gara per l’acquisizione di beni e servizi è stato utilizzato il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, come indicato nell’articolo 34 del Codice degli appalti.

Nell’espletamento delle procedure di affidamento di servizi e lavori, laddove questi abbiano un possibile impatto ambientale, la Fondazione ha scelto di adottare criteri di scelta con il contraente che, oltre a rispettare naturalmente i limiti di legge, siano volti a minimizzare qualsiasi tipo di impatto (ad esempio, nella scelta del fornitore del servizio di pulizie è stato richiesto l’utilizzo di prodotti detergenti con certificazioni eco-ambientali).

Nel corso del 2020, la Fondazione ha proseguito con Ama (Azienda municipale ambiente di Roma) la raccolta differenziata attraverso la suddivisione delle diverse tipologie di rifiuti, al fine di ottenere un corretto riciclo, come previsto dalla normativa in materia.

Per tale motivo e per la scontistica applicata a causa dell’assenza di gran parte del personale nella sede per smart working, si è rilevata una riduzione di circa il 15% dell’importo relativo alla tassa sui rifiuti. 

 

Mobilità

La forte vocazione a una mobilità sostenibile, tra l’altro sempre più coerente con l’implementazione del lavoro agile che Enpam ha attuato e che è descritto in un precedente capitolo, ha trovato le seguenti risposte: 

– nel corso dell’anno, sono state allestite all’interno della Fondazione, 3 colonne elettriche per la ricarica di auto ecologiche, utilizzabili da personale dipendente e da visitatori esterni, in particolare iscritti. Di fatto, si prosegue così un percorso finalizzato ad incentivare l’utilizzo di auto elettriche anche da parte dei dipendenti, che va ad affiancarsi all’utilizzo di auto aziendali ad alimentazione ibrida; 

– nel 2020 nell’ambito del mobility management aziendale, oltre a confermare i servizi al personale dipendente, si è continuato nella ricerca volta ad agevolare gli spostamenti casa-lavoro, ad esempio attraverso la rateizzazione dell’importo per la tessera annuale dei mezzi pubblici cittadini (trattenuta direttamente dalla busta paga), tramite la tenuta dei rapporti con i principali gestori e agenzie della mobilità cittadina e regionale; 

– nel parcheggio interrato sono presenti delle rastrelliere per stimolare l’uso della bicicletta per una mobilità verde e salutare. 

 

Lotta allo spreco alimentare

L’Ente previdenziale dei medici e dei dentisti si conferma in prima linea nella lotta contro lo spreco alimentare con l’obiettivo di diffondere, con un ampio ventaglio di strumenti, una cultura dell’alimentazione in grado di migliorare la qualità della vita degli italiani. Il presidente Oliveti, nel corso della VII Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, ospitata a febbraio 2020 nella sede della Fondazione e dedicata al binomio cibo e salute, ha voluto sottolineare la crescente sensibilità nei confronti della battaglia contro lo spreco auspicando che una quotidianità di scelte si sostanzi con una visione superiore di prospettiva, che permetta di impostare delle politiche di tipo economico e sociale che aiutino questa maggiore consapevolezza individuale sullo spreco alimentare, della tutela ambientale e della salute. 

Secondo il rapporto 2020 dell’osservatorio ‘Waste watcher’ è emerso che gli italiani hanno sprecato meno e l’approccio alla gestione del cibo è divenuta più consapevole. Un cittadino getta 4,90 euro a settimana nella spazzatura, a fronte dei 6,60 del 2019. Un calo del 25 per cento. 

Riducendo lo spreco di cibo si guadagna anche in termini di salute e tutela dell’ambiente generando ricadute positive nel settore della produzione alimentare e per la solidarietà sociale. Su questa sequenza logica è stata costruita l’impalcatura della giornata, in cui si sono confrontati Sergio Costa e Roberto Morassut, in qualità di ministro e sottosegretario all’Ambiente, il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa e Chiara Gadda, promotrice della legge nazionale sullo spreco alimentare. Grazie agli interventi dell’ambasciatore alla rappresentanza d’Italia all’Onu Vincenza Lomonaco, della team leader Fao Rosa Rolle e del presidente del Comitato italiano per il World food programme Vincenzo Sanasi d’Arpe, l’iniziativa, introdotta e moderata dal fondatore di Spreco Zero Andrea Segrè, ha offerto anche uno spaccato internazionale del fenomeno dello spreco alimentare. 

Nel corso della Giornata di prevenzione allo spreco 2020, le Acli di Roma hanno presentato gli sviluppi e i risultati della buona pratica replicabile de “il cibo che serve”. Grazie a questo progetto i numeri del recupero sono lievitati in modo esponenziale. Nel solo 2019 e gennaio 2020 è stato possibile salvare dalla spazzatura oltre 60mila chili di pane, più di 36mila chili di ortofrutta distribuendo circa 1.200.000 pasti all’anno. 

Inoltre, il recupero di pesce fresco e generi di prima necessità, tra i quali gli alimenti per l’infanzia, ha permesso alle Acli di Roma di rivolgersi oltre che alle grandi realtà solidali del territorio anche alla distribuzione diretta alle famiglie in difficoltà incontrate e accolte presso i presidi solidali presenti soprattutto nelle periferie e nella provincia. 

 

 

Cibo recuperato per una tavola gourmet

 

Protagonisti ancora una volta della Giornata di prevenzione dello spreco gli studenti dell’Istituto Alberghiero Gioberti di Roma. Accompagnati dai loro insegnanti, hanno dimostrato che, prima di finire nel secchio, le eccedenze recuperate al mercato o conservate nel frigo o in dispensa in prossimità della scadenza possono diventare ottimi piatti. Belli da vedere, sani da mangiare. 

Al termine dei lavori della giornata hanno offerto la dimostrazione pratica di una ricetta e una ricca proposta di piatti cucinati con alimenti di recupero alla quale è poi seguita una degustazione.

 

Osservatorio “Verso rifiuti zero” – l’impegno della Fondazione tra Comune, Municipio e territorio

 

Il tema del riutilizzo e di una gestione dei rifiuti finalizzata alla riduzione della produzione e allo smaltimento è sempre più sentito in Fondazione.

Il Consiglio del Municipio Roma I Centro, area della città nella quale la Fondazione è proprietaria di diversi immobili, tra i quali la propria sede, ha approvato nel 2017 l’istituzione dell’Osservatorio municipale “Verso Rifiuti Zero”.

Tale organismo (composto in parti eguali da rappresentanti della Giunta e del Consiglio municipale, da rappresentanti dei cittadini e tecnici dell’azienda municipale Ama) detta linee di indirizzo per il raggiungimento dell’obiettivo “rifiuti zero” nell’auspicio di una sostanziosa riduzione della produzione di rifiuti pro capite.

Nell’ottica di una riqualificazione della zona in cui la Fondazione ha la propria sede, in relazione a quanto espresso e condividendo le proprie competenze professionali su diversi fronti, la Fondazione partecipa ai lavori dell’Osservatorio con proprio personale.

È stato così possibile, anche nel 2020, avviare una serie di interventi congiunti, al fine di migliorare la qualità del livello di vivibilità dell’intero territorio, partecipando ai diversi meeting sul tema dei rifiuti nel Municipio I. 

  

FUTURO

L’azione futura di Enpam, anche in considerazione del contesto descritto in precedenza, farà leva sui propri punti di forza per disegnare e promuovere i più favorevoli scenari futuri per la Fondazione, per la professione medica e odontoiatrica, per il settore della salute in generale.

Nel programma di mandato 2020-2025, il Presidente Oliveti afferma “Una sfida che concerne non solo il ruolo e le funzioni che avremo nell’esercizio di una rinnovata professione medica al servizio di una medicina caratterizzata dal progresso tecnologico e dai mutamenti socio-economici, ma riguarda anche il nostro contributo nel promuovere il concetto di salute come diritto individuale e interesse collettivo, concetto che l’intera collettività sarà inevitabilmente chiamata a meglio definire ed assimilare”.

Di fatto, ancora una volta viene ribadita l’importanza della categoria, nell’interesse della collettività, come peraltro messo ancor più in risalto nel momento della pandemia. 

La Fondazione Enpam del futuro, in particolare, si pone alcuni obiettivi programmatici: 

  • welfare partecipato e attivo: la protezione e la sicurezza sociale devono essere l’asse portante del rilancio di un nuovo welfare partecipato e attivo. Ci dovremo preoccupare in particolare degli effetti della crisi epidemiologica Covid-19 sullo stato economico-finanziario e di welfare attivo, sia nell’eventualità di ulteriori recrudescenze epidemiche che nello sviluppo di nuove pandemie; 

  • attenzione al nuovo contesto: l’idea di sviluppo economico basato su una domanda diversa implica un’attenzione alle infrastrutture materiali, sociali e digitali, alle nuove declinazioni del lavoro, alla ricerca e all’innovazione, all’istruzione e alla formazione, alle opportunità del “green new deal” comunitario in tema di transizione ed efficienza energetica, all’economia circolare, alla mobilità sostenibile; 

  • modernizzazione sistemica delle procedure: la Fondazione, grazie alla propria autonomia nel rispetto delle finalità pubbliche, agirà sulle procedure, sul sistema di gestione, sugli investimenti. Sarà importante definire approcci che eliminino o riducano la fiscalità applicata agli investimenti, così come il paradosso del patrimonio bloccato; 

  • maggiore coinvolgimento dell’assistenza strategica: a partire dal progetto Quadrifoglio, Enpam ha avviato un percorso che si prevede di sviluppare sempre di più e che si propone di affiancare e supportare gli iscritti nelle diverse fasi di vita, anche lavorativa, e nelle emergenze, come si è visto nel momento della pandemia.
    Gli obiettivi: più risorse per le catastrofi naturali, un’assistenza alla genitorialità più estesa, un accesso al credito agevolato, professionalità nell’istruzione, maggiori tutele per malattia e infortuni, la tutela dei professionisti per responsabilità civile e professionale; 

  • istituzione della struttura Futuro e innovazione: partendo dal presupposto che non ci possa essere una previdenza lungimirante, tempestiva, rigorosa, appropriata e orientata alle prospettive dei giovani se non si comprende con anticipo l’evoluzione dell’innovazione tecnologica, dello sviluppo sostenibile e della crescita economica e culturale del Paese e del sistema nel quale si opera, Enpam, nell’ambito della riorganizzazione della struttura, deliberata nel 2020 ma divenuta operativa all’inizio del 2021,ha previsto uno specifico dipartimento il cui obiettivo è lavorare sul futuro dell’Ente, andando a studiare e delineare possibili scenari di sviluppo anche del settore Salute e della professione medica e odontoiatrica, promuovendo nuove iniziative in tal prospettiva; 

  • formazione e aggiornamento continuo: è stato avviato il progetto Tech2doc, un nuovo esclusivo servizio di formazione e aggiornamento, continuativo ed affidabile, su innovazione e tecnologia a supporto della pratica medica e odontoiatrica, volto proprio a colmare l’emergente gap conoscitivo innescato dallo sviluppo esponenziale delle nuove tecnologie digitali applicate alla salute (digital health o health tech), amplificat o e reso urgente dalla crisi sanitaria in corso.

 

Indice

Capitolo 0 Lettera del Presidente e introduzione

 

Capitolo 1 Enpam

 

Capitolo 2 La Previdenza

 

Capitolo 3 L’Assistenza

 

Capitolo 4 Gli Investimenti

 

Capitolo 5 Sostenibilità e Futuro

 

                               

                                 Appendice