La Previdenza
Al 31 dicembre 2020 risultano 375.380 iscritti (di cui 3.725 studenti) e 132.472 pensionati (con un rapporto iscritti/pensionati pari a 2,83).
La sicurezza previdenziale si basa sul meccanismo di conveniente collaborazione tra generazioni. Il bilancio di quest’anno porta oltre un miliardo e duecento milioni in più nella riserva che servirà da garanzia per le pensioni future.
Allo stesso tempo Enpam ha aumentato gli sforzi per rendere gli iscritti più consapevoli e mantenere la previdenza flessibile, per rispondere al meglio alle esigenze dei medici e degli odontoiatri, specialmente nelle difficoltà legate alla pandemia, cercando anche di destinare maggiori risorse ai più giovani per conseguire un maggiore equilibrio nella corrispettività tra generazioni.
Nel sistema pensionistico di Enpam, infatti, l’interesse del singolo coincide con quello collettivo: il giovane ha interesse a entrare nel sistema che l’anziano ha costruito, mentre l’anziano ha interesse affinché il giovane lavori al meglio per mantenerlo. I paragrafi che seguono rendicontano alcune delle attività di Enpam per la sicurezza, l’equilibrio e l’equità del sistema previdenziale.
L’organizzazione dei fondi di previdenza
I contributi versati dagli iscritti confluiscono nei fondi di previdenza della Fondazione che si distinguono in: Fondo di previdenza generale, a sua volta suddiviso in due gestioni previdenziali, Quota A e Quota B, e Fondo della medicina convenzionata e accreditata, nel quale confluiscono i tre previgenti fondi speciali: Fondo dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e addetti ai servizi di continuità assistenziale, Fondo degli specialisti ambulatoriali e Fondo degli specialisti esterni. Per ogni gestione le entrate sono rappresentate principalmente dai versamenti obbligatori degli iscritti e le uscite prevalentemente dalle prestazioni previdenziali erogate da Enpam in favore di coloro che posseggono determinati requisiti, che variano a seconda della gestione o del fondo considerato. I dettagli relativi alle varie gestioni sono riportati nei regolamenti disponibili sul sito web della Fondazione.
Come funzionano i fondi
I Fondi di previdenza Enpam sono, per legge, tutti a iscrizione obbligatoria e automatica (articolo 21 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233). La contribuzione varia in base al diverso tipo di rapporto professionale, se cioè il medico/odontoiatra esercita la libera professione o se, invece, lavora in rapporto di convenzione/accreditamento con il Servizio sanitario nazionale.
Il Fondo di previdenza generale è diviso in due gestioni, Quota A e Quota B. Tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’Albo professionale contribuiscono alla Quota A, in misura fissa e determinata per fasce d’età. Alla Quota B, invece, sono iscritti tutti i medici e gli odontoiatri che esercitano la libera professione. Il contributo dovuto è calcolato in misura proporzionale rispetto al reddito libero professionale annualmente prodotto e dichiarato all’Enpam.
Al Fondo della medicina convenzionata e accreditata, sono iscritti tutti i medici/odontoiatri che lavorano in convenzione o in accreditamento con il Servizio sanitario nazionale presso il proprio studio, negli ambulatori oppure presso società accreditate con il Ssn. In Italia, ogni reddito fiscalmente rilevante è assoggettato a contribuzione di previdenza obbligatoria (primo pilastro).
Pertanto, può accadere che un medico, titolare di più rapporti professionali nello stesso periodo o in fasi successive della sua carriera, produca redditi di diversa natura e quindi sia tenuto a versare a più fondi. Per esempio, un medico di famiglia è tenuto a versare i contributi:
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alla gestione Quota A del Fondo di previdenza generale, in quanto iscritto all’albo professionale;
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al Fondo della medicina convenzionata e accreditata, nello specifico alla gestione dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e addetti ai servizi di continuità assistenziale, in quanto svolge il servizio di medico di famiglia per conto di un’Asl;
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alla gestione Quota B del Fondo di previdenza generale, per l’attività libero professionale.
Inoltre, sempre a titolo di esempio, lo stesso iscritto, prima di svolgere l’attività di medico di famiglia, potrebbe aver versato i contributi previdenziali anche alla gestione degli specialisti ambulatoriali, se avesse lavorato come specialista convenzionato. In sintesi, i versamenti contributivi dei medici e degli odontoiatri dipendono dall’iscrizione all’albo e dal tipo di rapporto professionale all’interno del quale viene erogata la prestazione sanitaria che costituisce una fonte di reddito.
I numeri dei fondi
L’analisi delle risultanze dei Fondi di previdenza Enpam conferma, nel complesso, un positivo andamento anche per il 2020. Tale risultato è collegato al rapporto, tuttora positivo, tra il numero degli iscritti e quello dei pensionati e tra le entrate contributive e la spesa per pensioni, nonostante l’aumento delle prestazioni erogate fortemente condizionate dalla situazione pandemica. Difatti, a fronte di un importo di 3.219.335.014 euro a titolo di entrate contributive, il consuntivo 2020 registra una spesa previdenziale di 2.363.338.224 euro, con un avanzo di gestione pari a 855.996.790 euro (al netto dei contributi e dell’indennità di maternità e tenuto conto delle prestazioni assistenziali).
Rapporto Iscritti/Pensionati
FONDO DI PREVIDENZA GENERALE | NUMERO | NUMERO PENSIONATI | RAPPORTO ISCRITTI/ | ||
MEDICI | SUPERSTITI | TOTALE | |||
Fondo Generale “Quota A” | 375.380* | 90.827 | 41.645 | 132.472 | 2,83 |
Fondo Generale “Quota B” | 189.105 | 44.699 | 13.778 | 58.477 | 3,23 |
Medicina Generale | 71.516 | 22.418 | 16.111 | 38.529 | 1,86 |
Specialistica Ambulatoriale | 17.699 | 9.974 | 6.817 | 16.791 | 1,05 |
Specialistica Esterna | 9.806** | 2.301 | 3.078 | 5.379 | 1,82 |
* di cui n. 3.725 studenti dal V anno di corso di laurea |