La Previdenza

Al 31 dicembre 2019 risultano 371.465 iscritti (di cui 5.078 studenti) e 124.417 pensionati (con un rapporto iscritti/pensionati pari a 2,99). La sicurezza previdenziale si basa sul meccanismo di conveniente collaborazione tra generazioni. Il bilancio di quest’anno porta oltre un miliardo e settecento milioni in più nella riserva che servirà da garanzia per le pensioni future.

Allo stesso tempo Enpam ha aumentato gli sforzi per rendere gli iscritti più consapevoli e mantenere la previdenza flessibile, per rispondere al meglio alle esigenze dei medici e degli odontoiatri, cercando anche di destinare maggiori risorse ai più giovani per conseguire un maggiore equilibrio nella corrispettività tra generazioni.

Nel sistema pensionistico di Enpam, infatti, l’interesse del singolo coincide con quello collettivo: il giovane ha interesse a entrare nel sistema che l’anziano ha costruito, mentre l’anziano ha interesse affinché il giovane lavori al meglio per mantenerlo. I paragrafi che seguono rendicontano alcune delle attività di Enpam per la sicurezza, l’equilibrio e l’equità del sistema previdenziale.

 

L’organizzazione dei fondi di previdenza
I contributi versati dagli iscritti confluiscono nei fondi di previdenza della Fondazione che si distinguono in: Fondo di previdenza generale, a sua volta suddiviso in due gestioni previdenziali, Quota A e Quota B, e Fondo della medicina convenzionata e accreditata, nel quale confluiscono tre gestioni: Gestione dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e addetti ai servizi di continuità assistenziale ed emergenza territoriale, Gestione degli specialisti ambulatoriali e degli addetti alla medicina dei servizi e Gestione degli specialisti esterni.

Per ogni fondo le entrate sono rappresentate principalmente dai versamenti obbligatori degli iscritti e le uscite prevalentemente dalle prestazioni previdenziali erogate da Enpam in favore di coloro che posseggono determinati requisiti, che variano a seconda della gestione o del fondo considerato. I dettagli relativi ai vari fondi sono riportati nei regolamenti disponibili sul sito web della Fondazione.

Come funzionano i fondi
I Fondi di previdenza Enpam sono, per legge, tutti a iscrizione obbligatoria e automatica (articolo 21 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233). La contribuzione varia in base al diverso tipo di rapporto professionale, se cioè il medico/odontoiatra esercita la libera professione o se, invece, lavora in rapporto di convenzione/accreditamento con il Servizio sanitario nazionale.

Il Fondo di previdenza generale è diviso in due gestioni, Quota A e Quota B. Tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’Albo professionale contribuiscono alla Quota A, in misura fissa e determinata per fasce d’età. Alla Quota B, invece, sono iscritti tutti i medici e gli odontoiatri che esercitano la libera professione. Il contributo dovuto è calcolato in misura proporzionale rispetto al reddito libero professionale annualmente prodotto e dichiarato all’Enpam.

Alle gestioni speciali, rientranti nel Fondo della medicina convenzionata e accreditata, sono iscritti tutti i medici/odontoiatri che lavorano in convenzione o in accreditamento con il Servizio sanitario nazionale presso il proprio studio, negli ambulatori oppure presso società accreditate con il Ssn.

In Italia, ogni reddito fiscalmente rilevante è assoggettato a contribuzione di previdenza obbligatoria (primo pilastro). Pertanto, può accadere che un medico, titolare di più rapporti professionali nello stesso periodo o in fasi successive della sua carriera, produca redditi di diversa natura e quindi sia tenuto a versare a più fondi. Per esempio, un medico di famiglia è tenuto a versare i contributi:
• alla gestione Quota A del Fondo di previdenza generale, in quanto iscritto all’albo professionale;
• al Fondo della medicina convenzionata e accreditata, nello specifico alla gestione dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e addetti ai servizi di continuità assistenziale, in quanto svolge il servizio di medico di famiglia per conto di un’Asl;
• alla gestione Quota B del Fondo di previdenza generale, per l’attività libero professionale.

Inoltre, sempre a titolo di esempio, lo stesso iscritto, prima di svolgere l’attività di medico di famiglia, potrebbe aver versato i contributi previdenziali anche alla gestione degli specialisti ambulatoriali, se avesse lavorato come specialista convenzionato. In sintesi, i versamenti contributivi dei medici e degli odontoiatri dipendono dall’iscrizione all’albo e dal tipo di rapporto professionale all’interno del quale viene erogata la prestazione sanitaria che costituisce una fonte di reddito.

I numeri dei fondi
L’analisi delle risultanze dei Fondi di previdenza Enpam conferma, nel complesso, un positivo andamento anche per il 2019. Tale risultato è collegato al rapporto, tuttora positivo, tra il numero degli iscritti e quello dei pensionati e tra le entrate contributive e la spesa per pensioni.

Difatti, a fronte di un importo di 2.971.073.544 euro a titolo di entrate contributive, il consuntivo 2019 registra una spesa previdenziale di 1.951.720.257 euro, con un avanzo di gestione pari a 1.019.353.287 euro (al netto dei contributi e dell’indennità di maternità e tenuto conto delle prestazioni assistenziali).

 

Rapporto iscritti Pensionati

FONDO DI PREVIDENZA GENERALE

NUMERO
ISCRITTI
ATTIVI

NUMERO PENSIONATI

RAPPORTO ISCRITTI/
PENSIONATI

MEDICI

SUPERSTITI

TOTALE

Fondo Generale “Quota A”

371.465*

82.859

41.558

124.417

2,99

Fondo Generale “Quota B”

183.671

40.320

13.001

53.321

3,44

Medicina Generale

71.213

19.488

16.073

35.561

2,00

Specialistica Ambulatoriale

18.232

9.128

6.839

15.967

1,14

Specialistica Esterna

12.165**

2.373

3.158

5.351

2,20

di cui n. 5.078 studenti dal V anno di corso di laurea
✻✻ di cui n. 682 convenzionati ad personam e n. 11.263 ex legge 243/2004, art. 1 comma 39

 

Rapporto Contributi – Pensioni (dati espressi in milioni di euro)

FONDO 

CONTRIBUTI (a)

PENSIONI (b) 

RAPPORTO (a/b)

Fondo Generale “Quota A”

456,43***

338,18

1,35

Fondo Generale “Quota B”

792,55

173,22

4,58

Medicina Generale

1.375,16

1019,01

1,35

Specialistica Ambulatoriale

317,35

258,27

1,23

Specialistica Esterna

28,72

46,40

0,62

TOTALE

2.970,20

1.835,09

1,62

✻✻✻ I dati indicati in tabella risultano differenti da quelli indicati nel testo in quanto al netto dei contributi per indennità di maternità e recupero anni precedenti di tutti i fondi

 

Il bilancio tecnico

Il decreto legislativo 509 del 30 giugno 1994 (art. 2, comma 2) dispone che la gestione economico-finanziaria degli Enti previdenziali privatizzati “deve assicurare l’equilibrio di bilancio mediante l’adozione di provvedimenti coerenti alle indicazioni risultanti dal bilancio tecnico, da redigersi con periodicità almeno triennale”.

Il bilancio tecnico è quindi lo strumento previsionale di valutazione della sostenibilità di una gestione pensionistica.

Tenuto conto della periodicità triennale dei bilanci tecnici richiesta dalla normativa di riferimento sopra indicata, il nuovo bilancio è redatto assumendo come riferimento i dati di bilancio consuntivo 2017 e i parametri macroeconomici individuati dalla Conferenza di servizi del 31 luglio 2018.

Le risultanze del bilancio tecnico al 31 dicembre 2017, recepite nel corso del 2019, hanno verificato il requisito di sostenibilità; in particolare il saldo previdenziale risulta negativo dal 2027 al 2040, il saldo corrente risulta positivo per tutto il periodo di proiezione, pertanto il patrimonio è sempre crescente e a fine proiezione risulta pari a circa 172 miliardi di euro nel 2067 (moneta corrente).

Inoltre, il patrimonio è superiore alla riserva legale (pari a cinque annualità di pensioni correnti) per tutto il periodo di valutazione. Di seguito i grafici del saldo previdenziale, del saldo corrente confrontati con il bilancio tecnico al 31 dicembre 2014, infine il confronto tra patrimonio e riserva legale.

 

 

 

 

Il paradosso del patrimonio bloccato
La riforma delle pensioni Fornero aveva imposto alla Fondazione di dimostrare la sostenibilità del sistema in un orizzonte temporale di almeno 50 anni, utilizzando il solo saldo corrente tra le entrate e le uscite senza attingere al proprio patrimonio (ad eccezione delle plusvalenze generate) che, al 31 dicembre 2019, è di oltre 22 miliardi.

Il saldo corrente è la differenza tra i contributi previdenziali versati all’Enpam, sommati agli interessi generati dal patrimonio, e i costi delle prestazioni previdenziali e assistenziali pagate nel corso di un anno fiscale.

Ad oggi Enpam, pur avendo dimostrato di poter garantire le pensioni e l’assistenza in un orizzonte temporale di oltre 50 anni, non può per legge utilizzare nemmeno in parte il proprio patrimonio, ossia i risparmi degli iscritti, per il pagamento delle pensioni e dei sussidi per l’assistenza tradizionale e strategica, ad eccezione del suo rendimento annuale generato, le plusvalenze.

In altri termini, questa situazione è paragonabile a quella di una famiglia che, pur senza debiti, non può attingere ai propri risparmi, dovendo contare solo sullo stipendio, e che, anche nelle semplici previsioni di spesa, non può nemmeno virtualmente contabilizzarli.

 

Previdenza e giovani, la copertura previdenziale per gli universitari dal V anno con accesso a tutto il sistema welfare
I futuri medici e dentisti non devono più aspettare l’abilitazione professionale per avere una copertura previdenziale e assistenziale, ma possono iscriversi alla Fondazione a partire già dal quinto anno di corso.

Oltre ai benefici previdenziali (come, a titolo di esempio, la pensione di inabilità e quella ai superstiti), con la maturazione di anni di anzianità contributiva, gli studenti avranno così accesso a tutto il sistema di welfare dell’Enpam: tutele per la genitorialità (tra cui il bonus bebè), mutui per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa o dello studio professionale, sussidi straordinari per cure mediche o eventi imprevisti, aiuti per danni subiti in seguito a calamità naturali sono alcune delle opportunità che si aprono per i futuri medici e dentisti.

Considerata la limitata capacità reddituale dei soggetti interessati, l’entità del contributo dovuto è pari alla metà della quota prevista per i professionisti fino a 30 anni d’età).

Il nuovo istituto sta trovando un sempre più ampio favore da parte della categoria: alla fine del 2019, gli studenti iscritti sono risultati pari a 5.078, oltre mille in più dell’anno precedente. Di seguito si illustra la platea degli studenti iscritti all’Enpam, suddivisi per sesso e classi di età.

STUDENTI ISCRITTI ALL'ENPAM PER SESSO E CLASSI ETÀ

Classi di età

Femmine

Maschi

Totale

≤ 25

1.686

1.529

3.215

26-30

827

770

1.597

31-35

106

75

181

>36

44

41

85

Totale

2.663

2.415

5.078

 

 

Indennità per inabilità temporanea per i liberi professionisti: dall’assistenza per pochi alla previdenza per tutti
Nel corso del 2019 è stato approvato dai Ministeri vigilanti il “Regolamento a tutela dell’inabilità temporanea a favore degli iscritti alla Quota B del Fondo di Previdenza Generale”.

Di particolare importanza è l’introduzione, tra le prestazioni previdenziali del Fondo Generale, di una tutela previdenziale ad hoc a favore degli iscritti alla gestione quota B in caso di inabilità temporanea e assoluta all’esercizio della professione.

Si assicura così a tali professionisti, in luogo della copertura assistenziale fino ad oggi prevista, una prestazione previdenziale analoga a quella prevista per gli iscritti che svolgono attività in convenzione.

La prestazione spettante agli iscritti quota B, in caso d’inabilità assoluta e temporanea, consiste in un’indennità giornaliera erogabile per i periodi antecedenti il compimento dell’età vigente per accedere alla pensione di vecchiaia, demandando ad un apposito regolamento l’intera disciplina attuativa per la definizione della misura dell’indennità, delle modalità di erogazione, della decorrenza e della durata del periodo tutelato.

L’indennizzo viene, quindi, garantito a tutti gli iscritti indipendentemente dai limiti di reddito previsti per l’erogazione delle prestazioni assistenziali. La prestazione spettante in caso d’inabilità assoluta e temporanea è stata individuata in una indennità giornaliera pari ad 1/365 dell’80 per cento del reddito medio annuo imponibile presso la “Quota B” nei tre anni precedenti l’insorgenza dello stato di inabilità, con un importo giornaliero massimo erogabile pari a 167,11 euro, annualmente indicizzati.

Per gli iscritti che versano il contributo in misura ridotta, gli importi sopra indicati sono rideterminati tenendo conto del rapporto tra la contribuzione ridotta versata e la contribuzione dovuta in base all’aliquota contributiva ordinaria vigente nell’anno che precede l’evento.

La nuova disciplina prevede anche una diversa decorrenza dell’indennità rispetto quanto previsto nella previgente normativa delle prestazioni assistenziali: l’indennizzo è infatti ora corrisposto a partire dal 31° giorno successivo all’insorgenza dello stato di inabilità, invece che dal 61° giorno.

Indennità per i primi 30 giorni di malattia

L’Accordo Collettivo Nazionale di categoria prevede, a carico del servizio pubblico, uno specifico contributo da utilizzarsi per la stipula di apposite assicurazioni aventi ad oggetto la tutela del pregiudizio economico sofferto dai medici di assistenza primaria, di continuità assistenziale e di emergenza sanitaria territoriale in caso di malattia e/o infortunio e di eventuali conseguenze economiche di lungo periodo.

L’Ente, pertanto, al fine di garantire una tutela economica ai propri iscritti in caso di malattia o infortunio, in attesa che venga definito negli accordi collettivi nazionali di categoria il ruolo della Fondazione, nel corso del 2017 ha attivato la procedura ad evidenza pubblica di rilevanza comunitaria per l’affidamento ad una compagnia assicurativa della copertura assicurativa relativa ai “primi 30 giorni di malattia ed eventuali conseguenze economiche di lungo periodo per i medici di assistenza primaria, continuità assistenziale ed emergenza sanitaria territoriale”.

Dal 1° gennaio 2018, pertanto, i primi 30 giorni di inabilità per infortunio o malattia sono stati coperti dalla compagnia Cattolica in coassicurazione con Groupama.

In considerazione dell’efficiente servizio fornito dalle compagnie assicurative aggiudicatarie, alla scadenza dell’annualità del contratto è stata autorizzata “la ripetizione del servizio fino ad un periodo massimo di ulteriori 12 mesi alle medesime condizioni economiche e normative in corso”, come previsto nel contratto medesimo.

Nel corso del 2019, pertanto, è stata attivata una nuova procedura di gara per aggiudicare la polizza assicurativa prevista dall’ACN di categoria in scadenza. Alla fine del 2019, è stata aggiudicata la gara per l’affidamento del servizio assicurativo a favore di Cattolica Assicurazione Società Cooperativa in coassicurazione con Aviva Italia Spa. L’affidamento del servizio ha durata triennale con possibilità di riaffidare di anno in anno il servizio alla Compagnia aggiudicatrice per un massimo di ventiquattro mesi.

Prestazioni in cumulo
La legge di Bilancio 2017 (legge 11 dicembre 2016, n. 232) ha esteso agli iscritti agli Enti di previdenza privatizzati e privati, di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509 e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, la facoltà di avvalersi, a decorrere dal 1° gennaio 2017, del cumulo gratuito dei periodi assicurativi, introdotto dalla legge 228/2012 (art. 1 comma 239 e seguenti).

Come la totalizzazione, l’istituto permette di cumulare tutti i periodi non coincidenti accreditati presso le diverse gestioni previdenziali per conseguire una pensione unica; si differenzia invece dalla totalizzazione per i requisiti di accesso e per il metodo di calcolo della prestazione.

Con il cumulo, infatti, le gestioni determinano il trattamento pro quota secondo le proprie regole di calcolo e non con il sistema contributivo. L’accesso al cumulo è consentito ai richiedenti che non siano già titolari di trattamento pensionistico presso una delle gestioni considerate, anche se hanno già perfezionato i requisiti per il diritto al trattamento pensionistico in uno degli Enti interessati.

I trattamenti erogati in regime di cumulo sono: la pensione di vecchiaia, anticipata, d’inabilità e la pensione indiretta ai superstiti. L’importo complessivo della spesa erogata per le prestazioni in regime di totalizzazione e cumulo è pari per l’anno 2019 ad € 22.325.083.

 

 

L’interazione telematica con gli iscritti e la Busta Arancione
Conoscere la propria posizione previdenziale consente agli iscritti di poter pianificare in maniera più strategica i propri risparmi e di decidere, per chi desiderasse un reddito più simile all’ultimo stipendio percepito, di investire una quota del proprio reddito attuale nei riscatti (di laurea, di allineamento, ecc.) e in forme di previdenza complementare.

La Fondazione, proprio a questo fine, ha dedicato negli ultimi anni particolare attenzione all’implementazione dei servizi telematici offerti agli iscritti registrati all’area riservata del proprio sito web.

Tali iniziative hanno raccolto, nel tempo, numerosi consensi da parte della categoria. Nel corso del 2019, ad esempio, la dichiarazione telematica dei redditi professionali imponibili presso la “Quota B” è stata presentata da 157.692 contribuenti e 5.639 sono gli iscritti che hanno presentato on-line la domanda di riscatto e di ricongiunzioni.

A titolo esemplificativo, nel grafico sotto riportato si evidenzia come sia cresciuta negli anni la propensione degli iscritti alla presentazione del Modello D, per la dichiarazione dei redditi da libera professione, in via telematica.

Il servizio on-line “Busta Arancione”, lanciato nel 2013 per le ipotesi di pensione per la quota A e la libera professione, e ampliato nel corso del 2016 con la possibilità di simulare il calcolo della pensione anche per i professionisti transitati alla dipendenza ex continuità assistenziale ed emergenza territoriale, ha consentito nel 2019 l’elaborazione di 84.184 ipotesi di pensione anticipata quota A con calcolo contributivo, 189.288 proiezioni di pensione di vecchiaia quota A e 152.230 ipotesi di pensioni ordinarie quota B.

Inoltre, nel 2018 è stato introdotto il calcolo del trattamento ordinario di vecchiaia maturato presso la medicina generale: le simulazioni effettuate nel 2019 sono state 178.526, di cui 107.338 ipotesi a 68 anni e 71.188 a 70 anni.

 

All’interno dell’area riservata, i medici e gli odontoiatri possono usufruire di numerosi servizi quali ad esempio: consultare la situazione contributiva e anagrafica, stampare i duplicati dei bollettini Mav per il pagamento dei contributi dovuti al Fondo Generale e degli importi dovuti a titolo di regime sanzionatorio o di riscatto, monitorare lo status delle domande di indennità di maternità, adozione, affidamento o aborto, visualizzare le certificazioni fiscali dei contributi corrisposti (obbligatoriamente o facoltativamente) e le certificazioni delle prestazioni erogate.

Un ulteriore servizio fruibile esclusivamente in via telematica è quello dedicato all’attivazione del pagamento rateale dei contributi del Fondo di previdenza Generale mediante addebito diretto in conto corrente (Sdd – Sepa direct debit). Al riguardo, si evidenzia che nel 2018 i moduli di addebito compilati on-line sono stati oltre 130.000.

Per quanto riguarda le certificazioni ai fini fiscali relative ai contributi versati, è stato predisposto un unico documento nel quale sono state certificate tutte le tipologie di contributi versati direttamente: quota A, quota B, a titolo di regime sanzionatorio, riscatto, ricongiunzione, ecc.

Ogni iscritto, quindi, in luogo di dover reperire una diversa certificazione per ogni tipologia di contributo, ha a disposizione nella propria Area riservata un unico documento riepilogativo valido ai fini fiscali. Gli accessi al servizio nel 2019 sono risultati pari a 289.298.

 

Una App per tutti gli iscritti

Dal 2019 è disponibile l’App Enpam Iscritti, progettata per Android e iOS, che permette in modo semplice di navigare nell’area riservata e scaricare i documenti di cui l’iscritto ha necessità. Possono utilizzarla tutti gli iscritti che si sono già registrati su www.enpam.it, che possono accedere direttamente inserendo le proprie credenziali. Chi non fosse ancora registrato, dovrà prima farlo andando sul sito web dell’Enpam.

L’App, ad esempio, può essere d’ausilio ai pensionati, alle dottoresse che hanno percepito l’indennità per una gravidanza e agli iscritti che hanno ricevuto sussidi soggetti a tassazione, che così potranno visualizzare la Cu per la dichiarazione dei redditi. Verso la fine di ogni mese è anche possibile visualizzare l’importo esatto della pensione e la data in cui verrà accreditata.

È utile per chi lavora, consentendo di visualizzare la certificazione degli oneri deducibili, con l’ammontare dei contributi previdenziali che si possono indicare nella dichiarazione dei redditi per ottenere uno sconto fiscale.

È presente anche l’estratto conto contributivo per visualizzare la propria storia previdenziale e chi non avesse ancora scelto l’addebito diretto su conto corrente potrà inoltre ottenere i bollettini Mav per pagare i contributi Enpam. Una delle funzioni più importanti, a portata di mano, è la busta arancione, che permette di fare ipotesi su quanto si prenderà di pensione in futuro.

La funzione è attiva per la Quota A, la Quota B, la gestione della Medicina generale e per gli ex convenzionati transitati a rapporto di dipendenza.

L’applicazione permette a tutta la platea degli iscritti di conoscere anche tutte le convenzioni stipulate da Enpam per ottenere sconti e promozioni. Sono anche presenti una sezione per restare aggiornati sulle scadenze e un’altra sulle ultime notizie.

Il successo dell’App è testimoniato dal numero di documenti scaricati/visualizzazioni da parte degli iscritti nel coso dell’anno:

SERVIZI A DISPOSIZIONE

NUMERO VISUALIZZAZIONI

Certificazione unica

2.023

Certificazione oneri deducibili

42.631

Ipotesi pensione

107.696

Bollettini MAV

22.450

Cedolini mensili pensione

22.250

Estratto conto contributivo

113.731

 

 

L’importanza degli Ordini e la sinergia con la Fondazione
Gli Ordini professionali rivestono un ruolo strategico e operativo su tutto il panorama nazionale grazie alla capacità di intercettare e condividere i bisogni degli iscritti sul territorio. In quest’ottica la Fondazione ha ritenuto opportuno renderli sempre più protagonisti nell’interazione tra gli iscritti e l’Ente, attivando negli ultimi anni diversi servizi di consultazione nell’area riservata agli Ordini del sito della Fondazione.

È possibile, ad esempio, acquisire la certificazione del codice Enpam attribuito al singolo iscritto, ottenere direttamente la verifica della regolarità contributiva presso l’Ente e consultare i dati anagrafici del singolo iscritto che risultano dall’ultima interrogazione presso gli archivi dell’anagrafe tributaria effettuata dalla Fondazione.

Di seguito le iniziative Enpam di maggior rilievo:
• Video-consulenze. È attivo presso gli Ordini un servizio di consulenza personalizzata in video-conferenza grazie al quale gli iscritti, che ne fanno richiesta, possono ricevere informazioni sulla loro posizione previdenziale direttamente dai funzionari dell’Enpam in collegamento audio-video. Il servizio si aggiunge a quello delle postazioni informative già assicurato in occasione dei convegni pianificati dagli Ordini e dai sindacati maggiormente rappresentativi delle categorie ed è volto a rafforzare ancor più il collegamento tra l’Enpam e il territorio. Nel corso del 2019 sono state effettuate 267 sessioni di videoconsulenza presso 44 diversi Ordini provinciali.
• Gestione deleghe. Grazie a questo servizio gli Ordini possono accedere in nome e per conto dell’interessato (dopo autorizzazione scritta) ai principali servizi di consultazione dedicati e personalizzati per gli iscritti (ipotesi di pensione, ristampa Certificazione unica, certificazioni fiscali, ecc.).
• Corsi di formazione. Sono erogati con continuità corsi per i dipendenti degli Ordini inerenti temi previdenziali e/o assistenziali e i servizi integrativi. Postazioni informative. Il servizio, assicurato in occasione dei convegni pianificati dagli Ordini e dai sindacati maggiormente rappresentativi delle categorie, è volto a rafforzare ancor più il collegamento tra l’Enpam e il territorio. In particolare, nel corso del 2019 l’Enpam con le sue postazioni informative ha partecipato a 61 convegni, fornendo una consulenza previdenziale personalizzata a circa 3.500 iscritti.
• Contatto diretto. Per agevolare l’attività di consulenza da parte degli Ordini nei confronti degli iscritti è prevista una utenza telefonica riservata agli Ordini stessi.

Particolare rilievo assume, inoltre, l’erogazione da parte della Fondazione di un contributo per gli Ordini: nel febbraio 2019 è stato approvato un nuovo disciplinare che prevede l’aumento degli stanziamenti per i contributi agli Ordini da parte della Fondazione. Accanto ad un contributo istituzionale sono stati previsti incentivi per le attività di sportello e per l’uso di servizi online. È stata, inoltre, ampliata la portata dei contributi per l’organizzazione di convegni ed eventi e per le attività di formazione per dipendenti.