Contributi con carta di credito: come si paga
Pagare i contributi previdenziali con carta di credito? Niente di più facile con la rinnovata carta emessa da Banca popolare di Sondrio in collaborazione con la Fondazione Enpam. E per tutti gli iscritti che si apprestano a farlo, proponiamo di seguito un semplice vademecum per evitare qualsiasi possibile errore.
SOLO BOLLETTINI MAV
Prima di partire con le istruzioni per l’uso però un’avvertenza fondamentale: il pagamento dei contributi con carta di credito è riservato solo a chi riceve i bollettini Mav. Chi ha attivato la domiciliazione bancaria con Enpam quindi, dovrà prima disattivarla. Per farlo occorre revocare l’addebito diretto sia dall’Area riservata di www.enpam.it sia con la propria banca. Quando l’Enpam si troverà il primo pagamento respinto invierà un bollettino Mav che a questo punto potrà essere pagato con la carta di credito. Nel caso della Quota B, anche se il bollettino arriverà dopo il 31 ottobre, l’Enpam non applicherà sanzioni.
DALL’AREA RISERVATA
Chiarita questa indispensabile premessa, l’iscritto pronto a pagare con carta di credito deve accedere all’Area riservata del portale Enpam, cliccare sulla voce “CARTA DI CREDITO E SERVIZI CONNESSI” e, nella schermata successiva, sulla funzionalità “Accedi al Servizio” posta in basso a destra. In questo modo si avrà accesso al portale della Banca popolare di Sondrio.
A questo punto, sotto la tendina “Servizi”, si dovrà selezionare quello desiderato, nel caso specifico quello relativo alla “CARTA FONDAZIONE ENPAM”. Nella schermata successiva si cliccherà sulla sezione “Pagamenti e Utilizzi” e poi su “RICERCA M.AV.”
Dopo aver inserito i dati del Mav, cioè il numero (M.Av Key) stampato sul bollettino e l’importo, il sistema proporrà all’iscritto le varie opzioni di pagamento, che da quest’anno prevedono una rateazione anche fino a 18, 24 e 30 mesi. Basterà spuntare la modalità prescelta, e dopo un riepilogo di quanto richiesto, procedere con il versamento.
QUIETANZA
Una volta eseguito il pagamento si otterrà la quietanza, e, per chi avesse scelto un versamento rateale, di seguito verrà rilasciato il documento di finanziamento con il relativo piano di rientro. Con la quietanza in mano l’intero importo dei contributi potrà essere dedotto subito dalle tasse, anche se si è deciso di rateizzare in più anni.
Giuseppe Cordasco