L’immagine della donna nei dipinti di Gustav Klimt – I libri della settimana 26 settembre 2024
L’IMMAGINE DELLA DONNA NEI DIPINTI DI GUSTAV KLIMT di Michele Raja
Ipnotico, singolare, provocatore Gustav Klimt e le sue seducenti donne d’oro, d’argento e madreperla avvolte da spirali, volute, cerchi, strie valgono oggi centinaia di milioni di euro.
Padre orafo, madre dedita alla musica lirica, secondo di sette fratelli, nato a Baumgarten nei pressi di Vienna nel 1862, il giovane Gustav ricevette a 26 anni l’Ordine d’oro al merito dall’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria.
A 35 anni tuttavia ruppe con la tradizione accademica e fondò il gruppo della Secessione viennese, noto nel resto dell’Europa come “Art Nouveau”.
Metodico e rigoroso nella sua arte, imponeva lunghe estenuanti pose alle sue modelle.
Era considerato uno sciupafemmine. Quattordici i figli riconosciuti in tribunale.
Colpito da un ictus nel 1918 lasciò innumerevoli dipinti incompiuti.
Molte opere dell’autore del celeberrimo dipinto “Le tre età della donna” furono bandite, a causa della prorompente e scomposta carnalità, dalle istituzioni dell’Impero austro-ungarico di cui la spregiudicata Vienna, paradossalmente, era capitale.
Nel volume Michele Raja – già direttore del reparto di Psichiatria dell’ospedale Santo Spirito in Sassia – illustra sotto il profilo storico e filosofico una cospicua selezione di sensuali ritratti femminili di Klimt, sparsi in musei e collezioni private.
E ricostruisce le storie di quelli andati perduti o distrutti durante il secondo conflitto mondiale, di cui (s)fortunatamente restano solo le fotografie, perlopiù in bianco e nero.
In copertina, Igea, l’unico particolare fotografato a colori della tela “Medicina”, non più esistente.
L’opera fu commissionata nel 1894 all’artista dal ministero dell’Istruzione austriaco per decorare il soffitto dell’aula magna dell’Università di Vienna.
A differenza della dea della Salute, solenne e ieratica, che inanella al braccio il serpente simbolo della medicina, le altre figure della rappresentazione nude, imperfette, inquietanti indignarono la comunità accademica.
Klimt rassegnò le dimissioni e cedette il dipinto al ricco magnate siderurgico Ludwig Wittgenstein, suo fervido collezionista.
https://www.nepedizioni.com/ Roma, 2024, ill., pp. 226, euro 24,00