Così le strutture accreditate devono rimpolpare la pensione degli specialisti
Da quest’anno è più facile per le strutture accreditate dichiarare il fatturato e attribuirlo ai medici e agli odontoiatri che hanno contribuito a generarlo.
L’OBBLIGO PER LE STRUTTURE ACCREDITATE
Le strutture accreditate con il Ssn devono infatti versare un 2 per cento a favore dei medici e degli odontoiatri che hanno partecipato alla produzione del fatturato relativo alle prestazioni specialistiche in regime di convenzionamento. Questo contributo si aggiunge alla contribuzione previdenziale personale dei singoli.
La scadenza per dichiarare e pagare questo 2 per cento è fissata al 31 marzo.
Proprio in questo periodo, la Fondazione è impegnata a passare al setaccio i fatturati degli anni precedenti (2015-2019) per tutelare i professionisti che lavorano per enti e imprese accreditati e che si vedevano privati di una parte di versamenti dovuti (ne abbiamo parlato qui).
DOVE VERIFICARE
Gli specialisti esterni che vogliono verificare che le strutture accreditate con le quali lavorano versino correttamente i contributi, possono farlo direttamente dalla propria area riservata.
Dal 2013 la Fondazione, infatti, mette a disposizione degli iscritti l’estratto conto dei contributi accreditati presso le gestioni Enpam nella propria area riservata e recentemente anche dall’App Enpam su smartphone e tablet.
I prospetti vengono aggiornati quando i pagamenti sono acquisiti nella banca dati della Fondazione.
Tutte le informazioni sul riepilogo dei contributi versati si trovano qui.
ATTRIBUZIONE FACILITATA
Con la nuova area riservata dedicata alle strutture accreditate, attiva già da ora per la dichiarazione del fatturato relativo al 2020, è più semplice per le strutture attribuire ai camici bianchi i contributi previdenziali per le loro prestazioni specialistiche.
Il sistema, infatti, permette al legale rappresentante della struttura – o all’operatore delegato alla compilazione – di ottenere l’ammontare dei contributi da attribuire ai vari medici e dentisti e nella fase di assegnazione e di tenere sotto controllo quanto resta ancora da assegnare, a mano a mano che vengono inseriti i contributi da accreditare agli specialisti.
Non c’è il rischio che una parte dei contributi non venga assegnata, perché il sistema non permette la chiusura della procedura sino a quando tutti i contributi non sono stati ‘spalmati’ sui diversi professionisti.
Gianmarco Pitzanti