Gli specializzandi possono ricevere i 600/1000 euro statali?
Gli specializzandi, come categoria, non sono più esclusi dall’indennizzo statale di 600/1000 euro, ma capire chi fra questi ha effettivamente diritto di averlo non è semplice.
Una premessa è d’obbligo: l’Enpam non potrà dare una risposta. Le norme che regolano gli indennizzi infatti sono statali e solo lo Stato, dunque, può dare delle interpretazioni ufficiali.
Si possono però fare dei ragionamenti che aiutino i singoli interessati a decidere se fare domanda.
Otterrà infatti i 600/1000 euro chi autocertifica di essere libero professionista e di aver subìto una limitazione dell’attività in conseguenza dell’emergenza epidemiologica e dei conseguenti provvedimenti restrittivi.
Per chi ha un reddito professionale superiore a 35mila euro, non basterà aver avuto una “limitazione” ma occorrerà dichiarare di aver chiuso la partita iva o autocertificare una riduzione del reddito del 33 per cento: condizioni più teoriche che pratiche, visto che difficilmente uno specializzando supera il tetto di reddito indicato.
SPECIALIZZANDI LIBERI PROFESSIONISTI
Anche chi percepisce una borsa di specializzazione può svolgere alcune attività, come ad esempio la libera professione intramuraria (articolo 40, comma 1 del decreto legislativo 368/1999), le sostituzioni dei medici di medicina generale convenzionati o l’attività come guardia medica notturna e festiva e turistica (articolo 19, comma 11, della legge 448/2001).
Che poi queste attività siano svolte con una partita iva o in ritenuta d’acconto non appare rilevante.
SPECIALIZZANDI SOLO CON BORSA
Diverso il caso degli specializzandi che percepiscono solo la borsa di studio: potenzialmente tutti possono fare libera professione (nei limiti delle attività consentite dalla legge), ma chi non la svolgeva prima dell’emergenza Covid-19 può autocertificare di essere un libero professionista e, soprattutto, di aver subìto una limitazione a causa dell’epidemia?
Attenzione infine a non confondere l’indennizzo statale dei 600/1000 euro con i meritati premi che alcune Regioni hanno previsto per ricompensare il lavoro degli specializzandi durante l’emergenza. Mentre questi ultimi sono un riconoscimento per l’attività svolta, i 600/1000 euro sono appunto un indennizzo pensato per compensare un danno economico.
POSSIBILITÀ
La buona notizia è che gli specializzandi “possono” fare richiesta dei 600/1000 euro, entrando nell’area riservata del sito dell’Enpam. Questo perché la norma che escludeva chi era iscritto a due enti previdenziali (nel caso degli specializzandi: Inps-gestione separata ed Enpam) è stata abrogata. Questo, almeno, è ufficiale.
Il resto, trattandosi di un’autocertificazione personale, è necessariamente rimesso alla valutazione del singolo medico che compila la richiesta.
Gabriele Discepoli
Indennizzo statale
I medici e gli odontoiatri possono chiedere all’Enpam l’indennizzo statale di 600 euro destinato ai liberi professionisti iscritti agli Enti di previdenza privati.
Ultimo aggiornamento : 2 settembre 2020