Istruzioni valide per l’indennizzo di maggio
Nella domanda non si dovrà indicare alcuna cifra, dunque in molti casi non sarà necessario fare calcoli.
Chi non è sicuro di rientrare sotto la soglia dei 35mila euro o dei 50mila euro annui tenga conto che questi importi si riferiscono all’anno di imposta 2018.
Per quanto riguarda la riduzione del 33% del reddito, i ministeri hanno specificato che bisogna confrontare quanto si è ricavato o percepito come compenso nel primo trimestre 2020, al netto delle spese sostenute nell’esercizio dell’attività, con quanto si è ricavato o percepito nel primo trimestre 2019, sempre al netto delle spese sostenute nell’esercizio dell’attività. Si applica il principio di cassa.
Con una formula, si può affermare che il requisito è soddisfatto se:
(ricavi e compensi primo trimestre 2020) – (spese sostenute) < [(ricavi e compensi primo trimestre 2019) – (spese sostenute)] – 33%
Istruzioni valide per l’indennizzo di aprile
Nella domanda non si dovrà indicare alcuna cifra, dunque in molti casi non sarà necessario fare calcoli.
Chi non è sicuro di rientrare sotto la soglia dei 35mila euro o dei 50mila euro annui tenga conto che questi importi si riferiscono all’anno di imposta 2018.
Per quanto riguarda la riduzione del 33% del reddito, i ministeri hanno specificato che bisogna confrontare quanto si è ricavato o percepito come compenso nel primo trimestre 2020, al netto delle spese sostenute nell’esercizio dell’attività, con quanto si è ricavato o percepito nel primo trimestre 2019, sempre al netto delle spese sostenute nell’esercizio dell’attività. Si applica il principio di cassa.
Con una formula, si può affermare che il requisito è soddisfatto se:
(ricavi e compensi primo trimestre 2020) – (spese sostenute) < [(ricavi e compensi primo trimestre 2019) – (spese sostenute)] – 33%
Istruzioni valide per l’indennizzo di marzo
Nella domanda non si dovrà indicare alcuna cifra, dunque in molti casi non sarà necessario fare calcoli.
Chi non è sicuro di rientrare sotto la soglia dei 35mila euro o dei 50mila euro annui tenga conto che questi importi si riferiscono all’anno di imposta 2018. Ogni volta che si parla di reddito complessivo, inoltre, bisogna includere anche gli eventuali canoni di locazione soggetti a cedolare secca (cioè la tassazione prevista dall’articolo 3 del decreto legislativo n. 23/2011 e dall’articolo 4 del decreto legge n. 50/2017).
Per quanto riguarda la riduzione del 33% del reddito, i ministeri hanno specificato che bisogna confrontare quanto si è ricavato o percepito come compenso nel primo trimestre 2020, al netto delle spese sostenute nell’esercizio dell’attività, con quanto si è ricavato o percepito nel primo trimestre 2019, sempre al netto delle spese sostenute nell’esercizio dell’attività. Si applica il principio di cassa.
Con una formula, si può affermare che il requisito è soddisfatto se:
(ricavi e compensi primo trimestre 2020) – (spese sostenute) < [(ricavi e compensi primo trimestre 2019) – (spese sostenute)] – 33%