Novità di quest’anno per i riscatti
Da quest’anno le rate di riscatto Enpam non si potranno più pagare con i bollettini Mav. È l’ultima novità riguardante questa copertura previdenziale che, con l’approssimarsi della fine dell’anno, può tornare utile da un punto di fiscale anche a chi non ha ancora fatto domanda.
PER CHI STA GIÀ PAGANDO
Chi ha già un piano di riscatto in corso d’ora in poi dovrà onorare le rate con il sistema PagoPA. La prossima scadenza, per chi ha scelto di pagare con rate semestrali è il 31 dicembre. Al momento è obbligato a usare PagoPA per i riscatti anche chi ha attivato l’addebito diretto degli altri contributi Enpam. Non è escluso che in futuro la domiciliazione bancaria venga estesa anche per questo tipo di pagamenti.
PER CHI NON HA ANCORA APPROFITTATO
I medici e i dentisti che invece non hanno fatto domanda di riscatto ma vorrebbero beneficiare delle deducibilità per abbattere l’imponibile del 2023, c’è ancora la possibilità di versare degli acconti tramite bonifico bancario.
Per poterlo fare è necessario presentare domanda di riscatto online dalla propria area riservata: l’acconto si può poi versare subito, anche se non si ha ancora ricevuto la proposta da parte degli uffici. In questo modo si possono portare da subito in deduzione le somme investite e quindi ridurre la base di reddito sulla quale verranno calcolate le tasse.
Bisogna considerare che il riscatto può essere totale o parziale: anche se non si verserà il massimo possibile, tutto ciò che viene pagato verrà valorizzato nell’assegno futuro di pensione.
OTTENERE VANTAGGI AGGIUNTIVI
Anche chi ha un riscatto in corso può, se lo desidera, fare dei versamenti in aggiunta a quelli dovuti con i bollettini PagoPA. L’Iban è lo stesso di quello previsto per gli acconti.
I PERIODI RISCATTABILI
Sono numerosi i periodi riscattabili (corsi di laurea, servizio militare o civile, periodi precontributivi, periodi di sospensione dell’attività convenzionata, periodi liquidati, corso di specializzazione attinente l’attività svolta e frequentato entro il 31 dicembre 2006, corso di formazione in medicina generale frequentato entro il 4 novembre 2010.
È anche possibile fare un allineamento dei contribuiti: un riscatto che consente di portare i contributi già pagati al livello di una contribuzione più alta versata nei periodi in cui si è lavorato di più e quindi il reddito è stato maggiore
FARE DOMANDA DI RISCATTO
La domanda di riscatto si fanno esclusivamente online entrando nella propria area riservata del sito web dell’Enpam oppure rivolgendosi all’Ordine dei medici e degli odontoiatri di appartenenza.
La richiesta non è vincolante e una volta ricevuta la proposta da parte degli uffici, l’eventuale accettazione va spedita entro 120 giorni. Trascorso tale termine, la proposta viene considerata decaduta.
Può chiedere il riscatto l’iscritto che:
- non ha compiuto l’età per la pensione al momento in cui presenta la domanda;
- ha maturato un’anzianità contributiva al fondo non inferiore a 10 anni (5 anni per il riscatto di allineamento);
- è in regola con il pagamento di altri riscatti in corso;
- non ha fatto domanda di pensione d’inabilità assoluta permanente;
- non ha rinunciato da meno di 2 anni allo stesso riscatto.
SOLO PER CHI PAGA L’IRPEF
È comunque bene precisare che la possibilità in termini di deducibilità e detraibilità valgono per quei medici o dentisti che pagano l’Irpef. Per chi invece è soggetto all’imposta sostitutiva perché ha una partita Iva con il regime forfettario, la legge non prevede detrazioni e restringe il campo delle spese che possono essere portate in deduzione.