Interventi d’urgenza ad alta velocità e ad alta quota per due camici in formazione
La fortuna, se così si può dire, sta nel tempismo di sentirsi male al momento giusto e nel posto giusto, alla presenza di due camici in formazione con la giusta prontezza e determinazione.
Lo raccontano due storie comparse nei giorni scorsi sulle cronache dei quotidiani. La prima protagonista è una specializzanda di 25 anni, che ha praticato un massaggio cardiaco sul treno Frecciarossa Roma-Milano a un uomo colto da infarto. “Qualora fossi intervenuta anche un solo minuto dopo, non so se sarebbe andato tutto per il meglio comunque”, ha raccontato al Corriere della Sera Ines Carrato, medico dallo scorso giugno dopo la laurea al campus Bio Medico di Roma, dove al policlinico universitario è specializzanda in medicina di emergenza.
SOCCORSO AD ALTA VELOCITÀ
La chiamata di emergenza sul treno ad alta velocità è arrivata quando dall’altoparlante è stato richiesto l’intervento di un dottore nella carrozza numero 3. Il paziente è un passeggero 70enne, che “al mio arrivo – prosegue la dottoressa di da Vallo della Lucania, in provincia di Salerno – stava già parlando con due colleghi, un neurologo e un medico di medicina generale”.
L’uomo dice di sentirsi affaticato, suda e ha la tachicardia. Improvvisamente chiude gli occhi e, scivolando sul sedile, cade a terra svenuto. A quel punto la dottoressa inizia le compressioni toraciche, finché il paziente riprende i sensi. “Per fortuna è rinvenuto già dopo pochi secondi – ricorda la giovane dottoressa – e, stringendomi la mano, mi ha detto: Non so come ringraziarti, questa tua botta al cuore l’ho proprio sentita tanto”.
Il passeggero – che poi si è scoperto soffrire di tachicardia atriale – è stato poi affidato alle cure di un’ambulanza accorsa alla stazione di Firenze Campo di Marte, dove il treno ha fatto una fermata in via eccezionale. Da lì la corsa al pronto soccorso, dove è stato dichiarato fuori pericolo.
Appena il tempo per permettere alla dottoressa Carrato di riprendere fiato. “È stata un’emozione fortissima, – ha raccontato – dopotutto sono una specializzanda da appena quattro mesi. Mi guardavo intorno e non sapevo cosa dire: ero quasi più stordita io di lui”.
LAUREANDA, PRONTA E PREVIDENTE
Ambientazione analoga, ma in questo caso ad alta quota, per la storia di Maria Beatrice Minelli, che dottoressa ha in programma di diventarlo a breve. La 24enne di Perugia, con tre esami dal traguardo alla laurea in medicina all’università del capoluogo umbro, si è trovata sul volo Ryan Air diretto Londra Stansted ad assistere una passeggera inglese che aveva improvvisamente accusato un malore.
“Mi ha riferito che probabilmente era svenuta e aveva un forte dolore addominale”, racconta al Giornale della Previdenza la studentessa. La paziente ha fame d’aria, si sente venire meno di continuo e la frequenza cardiaca inizia a scendere da 45 a 38 battiti al minuto. La paziente-passeggera ha con sé un saturimetro, che però non registra parametri preoccupanti, quindi la decisione è di somministrarle l’ossigeno da una bombola messa a disposizione dagli assistenti di volo. Nel corso del viaggio, la paziente si è gradualmente ripresa, prima di ricevere le cure necessarie all’arrivo. “Ci ha raccontato che nei giorni precedenti – spiega la studentessa – aveva avuto una tachicardia insolita. Quindi di concerto con un medico psichiatra che era a bordo abbiamo ipotizzato una possibile fibrillazione atriale. Difficile però azzardare una diagnosi compiuta senza un elettrocardiogramma e la strumentazione necessaria”.
Nel percorso verso la professione medica, invece, la 24enne di Perugia ha in programma entro l’estate di segnare sul libretto gli esami di Medicina interna, Chirurgia generale e Geriatria, prima di discutere una tesi in Medicina generale sull’ipotiroidismo. La seguente tappa in programma è entrare nel corso di specializzazione in Endocrinologia.
Prima ancora però, dal quinto anno di corso, ha provveduto a iscriversi all’Enpam, per beneficiare da subito delle tutele e dei vantaggi previsti dalla Fondazione. Così giovane, ma pronta e già previdente.
Antioco Fois