I libri della settimana – 17 giugno 2022
DANTE E L’ARTE MEDICA di Giorgio Cosmacini
Il Sommo Poeta fu iscritto nominalmente alla Corporazione dei Medici e degli Speziali fiorentini.
L’iconografia lo mostra rivestito del “lucco rosso”, un abito che secondo la legge del tempo solo ai medici era consentito indossare.
Dante non esercitò la professione, ma vita e opere ne testimoniano la vasta cultura medico-scientifica.
Questo pregevolissimo e godibile volume è – come dice l’Autore, storico della medicina e filosofo – una “ricognizione” del testo della Commedia con riferimenti alla Sanità dell’epoca e ai suoi protagonisti.
Giorgio Cosmacini individua e analizza con puntualità e rigore certosini nel Poema i passi salienti della sapienza medica dantesca: i richiami all’anatomia e alla fisiologia, nonché alla patologia umana, soprattutto per illustrare le condizioni dei dannati. Oltre alla zoologia e alla botanica.
Illumina Ippocrate, Galeno, Avicenna, Averroè e il medico contemporaneo all’Alighieri, Taddeo Alderotti, che appaiono nella divina opera.
Inoltre, dedica uno spazio considerevole alla peste del 1348 che Dante non visse (era morto da 27 anni), ma fu sofferta da due suoi celebri ammiratori, Petrarca e Boccaccio. E, naturalmente, non mancano sorprendenti parallelismi con la recente pandemia.
Edizioni Pantarei, Milano, 2021, pp.158, euro 15,00