Fondosanità batte il Covid: +7 per cento in un anno
Fondosanità ha chiuso il 2020 con un +7 per cento. Di tanto è cresciuto il valore delle quote del comparto Espansione dal 31 dicembre 2019 fino alla fine del 2020.
Un risultato straordinario quello del fondo di previdenza negoziale rivolto ai camici bianchi, se si considerano le enormi difficoltà di carattere economico e finanziario che sono state affrontate a causa dell’emergenza Covid. Turbolenze che si erano palesate con cali anche rilevanti delle quotazioni del fondo, in particolare nei mesi di marzo e aprile. Queste perdite però sono state non solo prontamente assorbite, ma addirittura ribaltate brillantemente in positivo nei mesi successivi, con un bilancio finale quanto mai soddisfacente.
“Questi risultati, ottenuti in un 2020 condizionato pesantemente dalla pandemia, sono la dimostrazione più lampante di come il nostro fondo rappresenti uno strumento straordinariamente affidabile – ha commentato soddisfatto al Giornale della Previdenza Carlo Maria Teruzzi, presidente di Fondosanità -. Una constatazione che vale soprattutto per i giovani che spero vengano invogliati sempre più ad affidare a noi i loro risparmi. La nostra squadra di tecnici – ha concluso Teruzzi – sta facendo un ottimo lavoro nel far fruttare al meglio le risorse raccolte, e questo è un elemento che deve far guardare con più fiducia al futuro”.
Entrando nello specifico dei risultati registrati a dicembre, non si può non partire dal già citato comparto Espansione, che per sua natura si connota per una maggiore esposizione azionaria e dunque è quello che più degli altri avrebbe potuto risentire negativamente del tonfo dei mercati finanziari registrato nella scorsa primavera. E invece, come detto, proprio questo comparto ha fatto segnare nei dodici mesi scorsi la crescita più sostanziosa, con quel significativo +7,07 per cento più sopra già ricordato.
A seguire, ci sono poi le buone notizie che riguardano anche il comparto Progressione, quello con una struttura di portafoglio bilanciata. Anche in questo caso si registra un dato positivo che, nel periodo che va da dicembre 2019 a dicembre 2020, è stato pari a un soddisfacente +2,34 per cento.
E infine, si può con ragione parlare di sostanziale tenuta anche per il comparto Scudo, quello più orientato verso attività a basso rischio. In questo caso l’andamento complessivo, relativo allo scorso anno, è stato anch’esso positivo, con un risultato finale quantificabile in +1,20 per cento.
Giuseppe Cordasco