Perché non è possibile rinviare le elezioni
In questo periodo di emergenza sarebbe meglio prorogare gli organi in carica e rimandare le elezioni a un momento di maggiore serenità. L’avete valutato?
Lettera firmata
Gentile Collega,
La nostra attenzione e le nostre energie, tanto più in questo momento, sono rivolte agli iscritti che si attendono dalla Fondazione Enpam un sostegno concreto. È quindi evidente che anche le modalità per lo svolgimento delle elezioni terranno conto della situazione di oggettiva difficoltà. Qualora alle scadenze previste fosse ancora necessario, le votazioni e le operazioni elettorali potranno svolgersi attraverso una piattaforma tecnologica facilmente accessibile agli aventi diritto e di comprovata garanzia per quanto riguarda la segretezza del voto.
La Fondazione Enpam non ha facoltà di modificare l’iter elettorale: tutto dovrà necessariamente svolgersi nei tempi che consentano il rinnovo degli organi alla data della loro scadenza (giugno 2020). Questo perché né la legislazione specifica di settore né il Codice civile prevedono un regime di proroga degli organi delle Casse di previdenza private.
Basti pensare che pochi giorni fa il Ministero del Lavoro ha censurato una delibera assunta dal Consiglio di amministrazione di Enasarco per spostare la data delle elezioni e ha diffidato gli amministratori a procedere secondo le scadenze già fissate. In caso contrario il Ministero, in qualità di autorità vigilante, si è riservato eventuali “misure surrogatorie” e “azioni di responsabilità”.
Prima di dare avvio al processo elettorale dell’Enpam, io stesso in qualità di presidente dell’Associazione degli enti di previdenza privati (AdEPP), avevo chiesto la possibilità di un rinvio, che non è stato concesso.
Ora, nell’interesse dei medici e degli odontoiatri, è nostro compito guardare all’attuale periodo di emergenza e considerare anche le inevitabili ricadute di carattere economico che seguiranno. Proprio l’esercizio democratico del voto permetterà agli Organi statutari che saranno eletti di affrontare le sfide che attendono la Fondazione.
Capisco che in questo momento particolare il dolore e il coinvolgimento emotivo abbiano pienamente ragione di essere espressi e di occupare in modo assoluto i nostri pensieri.
Mi sia concesso un esempio a noi vicino: si è buon chirurgo se si riesce a mantenere la razionalità operativa anche in gravi situazioni di stress psicofisico ed emotivo. Proprio nell’interesse della persona e della comunità.
Alberto Oliveti
Presidente Fondazione Enpam