Covid, ddl bipartisan per una Giornata dei camici bianchi

Il Presidente del Senato Elisabetta Casellati durante l’incontro a Palazzo Giustiniani con i rappresentanti dei Gruppi parlamentari del Senato, il Presidente della Siae, Mogol, il Direttore Generale della Siae, Blandini e il regista Ozpetek, Roma, 12 maggio 2020. (Foto: ©Ansa/Senato)
Partì tutto il 20 febbraio, il giorno in cui la dottoressa Annalisa Malara, 38enne anestesista dell’Ospedale di Codogno, capì di trovarsi davanti un paziente affetto non da una semplice polmonite.
Forzò i protocolli e decise di eseguire il tampone su quel ricoverato: fu così che riuscì a individuare il “paziente uno” Covid-19 positivo in Italia. Un’intuizione rivelatasi azzeccata nel limbo di quanto la grande pandemia scatenò di lì a poco.
Quel 20 febbraio rappresenta una data simbolica, racchiude in sé l’apice del lavoro serrato e instancabile di medici, infermieri e di tutto il personale sanitario in prima linea a combattere l’emergenza Coronavirus nel nostro Paese.
L’IDEA DI OZPETEK
Sono 156 i medici morti a casa nostra con o per il Covid. Uomini e donne che hanno pagato il prezzo più alto sul fronte sicurezza in un contesto generale di mancati investimenti sulla sanità e tutele.

(Foto: ©Facebook/FerzanOzpetek)
“Meritano di essere celebrati”. Con queste parole nei giorni scorsi il regista Ferzan Ozpetek ha lanciato un appello alle più alte cariche dello Stato per istituire – proprio in quella data simbolo – la “Giornata dei camici bianchi”.
Alla proposta è seguita una petizione sostenuta dalla Siae, che ha incassato l’apprezzamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In un batter d’occhio, il cineasta italo-turco ha innescato una catena solidale capace di far decollare la proposta.
“L’idea – ha raccontato Ozpetek – è nata ascoltando le storie di alcuni medici amici partiti da Roma per andare a dare una mano negli ospedali del nord, che non hanno sottovalutato il virus sin dalle prime avvisaglie”. Il suggerimento di scegliere il 20 febbraio invece è arrivato da Luciana Littizzetto.
L’invito del mondo della cultura, raccolto in maniera bipartisan dalle forze politiche, avrà a Palazzo Madama una corsia privilegiata. I gruppi parlamentari hanno, infatti, conferito alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati – che ha espresso il suo appoggio alla causa – il mandato ad elaborare il disegno di legge per l’istituzione della Festa.
Il ddl allo studio verrà poi sottoscritto da tutti i capogruppo prima del voto in Aula.
Valentina Conti