Casse, boom della spesa per welfare e assistenza
Il terzo rapporto dell’Adepp descrive lo sforzo economico crescente degli enti previdenziali privati messo in campo per arginare la crisi. Un dato su tutti: la spesa per il welfare è cresciuta del 43 per cento in cinque anni. Dall’Unione europea fondi per i professionisti
Nel 2012 le Casse previdenziali dei professionisti hanno erogato 334 milioni di euro in prestazioni assistenziali e di sostegno al reddito e 227,2 milioni per il welfare dei propri iscritti, con un aumento in questa voce del 43,72 per cento rispetto a cinque anni prima. È quanto emerge dal terzo rapporto Adepp, presentato lunedì 16 dicembre a Roma.
“Abbiamo fatto uno sforzo enorme per cercare di alleviare le sofferenze e aiutare i nostri colleghi a entrare nel mondo del lavoro. A questo sacrificio però è corrisposto uno ‘zero’ da parte del pubblico”. Così il presidente dell’Associazione degli enti di previdenza dei liberi professionisti, Andrea Camporese, ha commentato i risultati del report.
Il numero uno dell’Adepp si è rivolto al mondo delle istituzioni per ribadire l’esigenza di un dibattito sui temi dell’autonomia, della tassazione e del welfare. “L’eccessiva tassazione sulle plusvalenze finanziarie – ha detto Camporese – è un aspetto rilevato anche dai presidenti delle commissioni Lavoro di Camera e Senato e dal presidente della commissione bicamerale sugli enti previdenziali. Uno squilibrio fiscale riconosciuto a livello europeo, dove la sperequazione tra i diversi trattamenti dovrà essere affrontata. Ecco perché rivolgiamo un invito al ministro Saccomanni per un confronto”. Un segnale positivo per i professionisti è arrivato dal ministero del Lavoro, che ha aperto all’inclusione nel piano da 1,5 miliardi di ‘Garanzia giovani’, il programma varato dall’Unione europea per anticipare e tutelare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Entro la fine di gennaio verrà avviato un tavolo tecnico, così come annunciato da Camporese e confermato da Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera, intervenuto alla presentazione.
Il secondo segnale positivo è venuto dal vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, che ha confermato la presentazione entro marzo di un piano d’azione europeo che includerà i professionisti tra le categorie destinatarie delle risorse. “I fondi europei 2014-2020 non possono escluderli” ha affermato Tajani, che poi ha specificato: “Non saranno finanziamenti a pioggia, ma incentivi per farli diventare, i giovani in particolare, protagonisti della crescita”.
(Marco Fantini)
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