Tromba d’aria in Veneto, gli aiuti dell’Enpam

La Fondazione pronta a intervenire a sostegno dei colleghi colpiti a luglio dalla calamità

Leggi anche le testimonianze dei colleghi di Senigallia, colpita dall’alluvione il 3 maggio 2014.

L’Enpam è pronta a intervenire con aiuti economifoto 12ci a favore dei medici e dei dentisti danneggiati dalla tromba d’aria che l’8 luglio ha investito il veneziano. La Fondazione potrà erogare sussidi straordinari per i danni alla prima abitazione o allo studio professionale e per i danni ad automezzi, attrezzature e altri beni mobili.

Per chi lavora esclusivamente come libero professionista è possibile anche l’erogazione di un reddito sostitutivo. Il presidente Alberto Oliveti ha detto:

Vogliamo dimostrare con i fatti la nostra vicinanza ai colleghi colpiti da questa calamità e lo facciamo ascoltando la nostra rete di collegamento sul territorio

L’Ente previdenziale agisce su impulso degli Ordini provinciali dei medici e degli odontoiatri e per questo è rimasta in costante contatto con Maurizio Scassola, ex presidente dell’Ordine di Venezia e vicepresidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri.

Scassola ha coordinato la fase successiva all’emergenza, al cui termine la Fondazione ha previsto di inviare sul posto una delegazione di suoi funzionari per illustrare le modalità per accedere alle prestazioni assistenziali erogabili.

LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI

Gli indennizzi, sotto forma di sussidi straordinari, possono arrivare fino a un massimo di oltre 17mila euro per la generalità degli iscritti mentre il tetto rimborsabile è più alto per chi esercita la libera professione. Inoltre l’Enpam potrà contribuire al pagamento fino al 75 per cento degli interessi sui mutui edilizi che dovessero essere accesi da iscritti o superstiti per la ricostruzione o la riparazione della casa e/o dello studio professionale danneggiati.

Le misure si estendono anche ai familiari di iscritti deceduti che percepiscono una pensione di reversibilità o indiretta (per esempio: vedove, orfani). In più, i medici e i dentisti che esercitano esclusivamente la libera professione, costretti a interromperla a causa dell’alluvione, potranno chiedere un contributo di circa 80 euro per ogni giorno di astensione dal lavoro, fino a un massimo di 365 giorni.

Le domande dovranno essere inviate all’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Venezia (o di altra provincia se iscritto a un Ordine diverso). La Fondazione Enpam procederà con i pagamenti appena le autorità avranno dichiarato lo stato di calamità.

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@FondazioneEnpam