Tempo di bilanci

Siamo arrivati al voto per eleggere gli organi collegiali conED il nuovo Statuto, dopo aver realizzato importanti riforme sia sul patrimonio sia sulla previdenza. Le abbiamo fatte con la democrazia, avviando un percorso di partecipazione imponente. Oggi la Fondazione Enpam è più rappresentativa.

Nel nuovo Statuto abbiamo salvaguardato la presenza di tutti gli Ordini, che sono un radicamento fondamentale sul territorio. Abbiamo riconosciuto la specificità della professione odontoiatrica, attraverso un’autonoma rappresentanza. Poi, finalmente, abbiamo dato voce agli iscritti contribuenti, riconoscendo la pluralità delle categorie.

Abbiamo dato una spinta alla rappresentanza di genere fissando un punto di partenza, fermo restando che il nostro obiettivo è arrivare all’assoluta ‘indifferenza di genere’. Abbiamo valorizzato il patto tra generazioni, che è il vero albero motore del sistema, introducendo il concetto che la previdenza la fanno gli attivi (tant’è vero che nell’Assemblea nazionale possono essere eletti come rappresentanti dei contribuenti solo medici e dentisti in attività).

Abbiamo istituito un Osservatorio dei giovani per permettere loro di incominciare a partecipare attivamente all’interno dell’Enpam. Lo abbiamo fatto anche per non dimenticare il vero fulcro del sistema: chi lavora mantiene chi ha lavorato.

È grazie a questo stesso patto tra generazioni che la Fondazione oggi poggia su un patrimonio solido che, costruito con i contributi di chi ha già lavorato, è a garanzia della previdenza e del lavoro futuro dei giovani. L’Enpam ha infatti una tenuta di lunghissimo periodo (oltre mezzo secolo) ma ci rendiamo conto che nel prossimo futuro, oltre ad affrontare le criticità di tutti, dovrà attivarsi per sostenere la vita professionale dei giovani, per far sì che abbiano un lavoro proficuo e che permetta un flusso contributivo adeguato.

Per questo abbiamo istituito il progetto Quadrifoglio con una serie di iniziative. Abbiamo dato il via all’erogazione di mutui per la casa agli iscritti come veniva chiesto da tanto tempo; abbiamo fornito prime risposte in termini di tutela assicurativa e di previdenza complementare; inoltre stiamo impostando un fondo sanitario integrativo.

Abbiamo esteso diverse tutele sulla maternità e la genitorialità. Possiamo fare tutto ciò grazie ai risultati, consistenti, di cinque anni di gestione. Il nostro patrimonio che all’inizio del mandato era di 10 miliardi di euro, oggi è di 16 miliardi (18 miliardi, se calcolato a valori di mercato). Questo Consiglio di amministrazione, cioè, lascia un patrimonio aumentato di oltre il 60 per cento rispetto a quello che ha trovato.

Inoltre il bilancio 2014 porta dei risultati notevoli in termini di redditività degli investimenti e supera le previsioni, comprese quelle che sono servite a certificare che eravamo sostenibili a 50 anni. Questo dimostra, a consuntivo, che siamo sempre prudenti nel fare proiezioni. Sono tante anche le cose fatte per la vita quotidiana degli iscritti: la busta arancione disponibile sul nostro sito internet e la video consulenza fornita attraverso gli Ordini, per citarne solo un paio.

Tutto questo oggi è patrimonio dei medici e degli odontoiatri. Conserviamolo con cura.

di Alberto Oliveti*

*Presidente della Fondazione Enpam

@FondazioneEnpam