Quali redditi vanno dichiarati – parte seconda

CONVENZIONATI, la retribuzione del Ssn non conta

ConvenzionatiI medici e odontoiatri convenzionati o accreditati con il Servizio sanitario nazionale devono fare attenzione a non dichiarare i compensi percepiti nell’ambito del rapporto di convenzione, ma solo quelli che derivano dalla libera professione.

Come ridurre le spese

Con il modello D va dichiarato il reddito libero professionale al netto delle spese necessarie per produrlo. Se non è possibile attribuire in modo chiaro le singole spese ai diversi tipi di reddito (da attività in convenzione o da libera professione), la quota di spese che deve essere dedotta può essere determinata in proporzione a come le diverse categorie di reddito incidono sul reddito professionale totale. Per calcolare le spese imputabili alla libera professione è possibile fare ricorso a una formula (si veda di seguito).

Spese libera professione = spese totali x compensi libero professionali                                                                                                                              compensi totali

Esempio: Spese totali = 25.000 euro;

Compensi libero professionali = 40.000 euro;

Compensi Ssn = 80.000 euro;

Compensi totali = 80.000 + 40.000 = 120.000 euro;

Le spese imputabili alla libera professione saranno:   25.000 x 40.000    = 8.333,33 euro                                                                                                                       120.000

Il reddito netto da dichiarare all’Enpam viene quindi così calcolato: 40.000 – 8.333,33 = 31.666,67 euro.

Aliquota ridotta

I medici e gli odontoiatri iscritti a uno dei Fondi speciali dell’Enpam (fondo della Medicina generale, fondo degli Specialisti ambulatoriali o degli Specialisti esterni) e i tirocinanti del corso di formazione in Medicina generale possono scegliere di versare il contributo proporzionale Enpam al 2 per cento (aliquota ridotta) invece che nella misura piena del 13,50 per cento. Nel modello D è previsto un campo per fare questa scelta.

Se, invece, si è perso il diritto alla contribuzione ridotta (non si ha più la convenzione o l’accreditamento) è necessario indicare sul modello la data in cui sono venute meno le condizioni. È comunque possibile presentare una nuova richiesta nel caso si tornasse in possesso dei requisiti necessari. Gli iscritti, che negli anni precedenti hanno optato per l’aliquota ridotta, possono decidere di passare all’aliquota intera (in questo caso la scelta è irrevocabile).

Gli aspiranti medici di famiglia

I tirocinanti del corso di formazione in Medicina generale devono dichiarare la borsa di studio percepita nel 2014.

OSPEDALIERI, ricordarsi dell’intramoenia

I medici e gli odontoiatri dipendenti pubblici devono ricordarsi di 10740080033_2f4e67364d_odichiarare all’Enpam i redditi percepiti per l’attività intramoenia. Oltre a questi vanno inseriti nel modello D anche i redditi per le attività libero professionali equiparate alle prestazioni intramurarie (es. intramoenia allargata, prestazioni per ridurre le liste di attesa, prestazioni aggiuntive in carenza di organico ecc.).

Per chiarire quali siano i redditi soggetti alla contribuzione Inps (ex Inpdap) e quali invece rientrino nella sfera Enpam, i due Enti nel 2012 hanno emanato una circolare condivisa (www.enpam.it/circolare-enpam-inps). Spesso basta osservare la Certificazione unica. Sostanzialmente, vanno dichiarati all’Enpam i redditi indicati nel punto 4 della Cu. L’Enpam raccomanda comunque di consultare il proprio commercialista.

Aliquota intera o ridotta

I medici e gli odontoiatri che hanno un contratto di dipendenza possono scegliere di versare il contributo proporzionale Enpam al 2 per cento (aliquota ridotta) invece che nella misura piena del 13,50 per cento. Nel modello D è previsto un campo per fare questa scelta.

Se, invece, si è perso il diritto alla contribuzione ridotta (non si ha più il contratto di dipendenza) è necessario indicare sul modello la data in cui sono venute meno le condizioni. È comunque possibile presentare una nuova richiesta nel caso si tornasse in possesso dei requisiti necessari. Gli iscritti, che negli anni precedenti hanno scelto di versare i contributi con l’aliquota ridotta, possono invece decidere di passare all’aliquota piena (in questo caso la scelta è irrevocabile).

PENSIONATI, il reddito va sempre dichiarato

Schermata 2015-06-19 alle 09.11.55Anche i redditi prodotti dopo la pensione devono essere obbligatoriamente dichiarati. Chi è pensionato del Fondo di previdenza generale dell’Enpam può scegliere se versare l’aliquota ridotta del 6,75 per cento invece di quella piena del 13,50 per cento. La legge, infatti, oltre a stabilire l’obbligo di contribuzione, ha anche definito la misura dei contributi da versare: non meno del 50 per cento dell’aliquota piena.

Fino al momento in cui si matura il diritto alla pensione del Fondo di previdenza generale dell’Enpam, l’eventuale aliquota ridotta è del 2 per cento (invece del 6,75 per cento), anche se si percepiscono altri tipi di pensione (ad esempio come medico ospedaliero o come medico di medicina generale).

Il reddito va comunicato anche se basso

I pensionati che non pagano più la Quota A devono dichiarare il reddito professionale indipendentemente dall’importo. È stata la legge a stabilire sia l’obbligo di contribuzione sia la misura dell’aliquota, che non deve essere inferiore al 50% di quella ordinaria (art. 18, comma 11, Dl n.98/2011 convertito con Legge 111/2011).

@FondazioneEnpam