Per gli iscritti all’Enpam scegliere è un diritto

ThinkstockPhotos-85500907 (1)Per i medici e gli odontoiatri che prenderanno la pensione dall’Enpam l’uscita flessibile dal mondo del lavoro è una certezza. La riforma del 2012 ha anche rafforzato questa possibilità estendendola ai liberi professionisti. Ogni iscritto con all’attivo 35 anni di contributi e 30 anni di laurea può decidere di andare in pensione fino a sei anni prima dell’età della vecchiaia.

Per sapere con precisione di quanto varierà l’assegno anticipato, sul sito della Fondazione sono sempre disponibili i coefficienti da applicare, determinati dagli attuari in base all’evoluzione dell’aspettativa di vita per assicurare equità di trattamento a tutti. Se la flessibilità è quindi un diritto acquisito per medici e odontoiatri, la Fondazione è andata anche oltre facendo una proposta per una vera e propria staffetta generazionale.

Il progetto App (anticipo della prestazione previdenziale), studiato dall’Enpam riguarda i medici di medicina generale, consentirebbe di ritirarsi progressivamente dal lavoro prendendo metà stipendio e metà pensione, venendo affiancati da un giovane collega che collaborerebbe alla cura dei pazienti. Si tratta di un’iniziativa in grado di dare subito ai medici che si affacciano alla professione un’occupazione stabile e redditizia, oltre che un prezioso bagaglio di esperienza, e al tempo stesso confermerebbe quel patto generazionale che lega in maniera indissolubile chi lavora a chi ha terminato il proprio percorso professionale. I dettagli della proposta sono stati pubblicati sui numeri 4 e 5 del Giornale della previdenza 2015, scaricabili gratuitamente dal sito della Fondazione.

Leggi anche: Inps, la flessibilità può attendere

@FondazioneEnpam