Nuovi gestori per FondoSanità

Lo scorso dicembre FondoSanità ha firmato le nuove convenzioni di gestione con gli operatori finanziari che si occuperanno dei risparmi previdenziali degli iscritti per il prossimo quinquennio.

Le ottime performance ottenute nel corso del loro mandato dai vecchi gestori avrebbero potuto indurre il Fondo a valutare l’opportunità di una loro riconferma, in conformità a quanto previsto dalla normativa di riferimento.

La scelta operata dal Consiglio di amministrazione è stata, invece, quella di una nuova procedura di gara, nel rispetto delle modalità operative indicate dall’Autorità di vigilanza, al fine di verificare le migliori opportunità del mercato.

È stato deciso di spacchettare al 50 per cento i comparti Scudo e Progressione per assegnare le relative risorse a due diversi gestori per comparto, così da attivare un meccanismo di competizione utile a ottimizzare i rendimenti.

Per il comparto Espansione, invece, il cda ha conservato la formula di un solo gestore in quanto per l’asset class azionaria – dove i principi di diversificazione del rischio richiedono masse in gestione più consistenti – si è ritenuto controproducente procedere al frazionamento del portafoglio.

Il cda ha ritenuto che per principi generali di investimento dovesse essere utilizzata una politica gestionale improntata a logiche di relative return (rendimento del portafoglio comparato rispetto al rendimento ottenuto da un indice benchmark).

L’identificazione di un parametro di riferimento con cui misurare le performance del gestore è stata, infatti, ritenuta meglio interpretabile dagli iscritti.

Il grado di discrezionalità che il gestore potrà utilizzare dipende dal livello di tracking error volatility (Tev) massima consentita: maggiore nei comparti Espansione e Progressione, limitata nel caso del comparto Scudo, caratterizzato da un profilo di bassi rischi e rendimenti.

Dal punto di vista geografico è stata consentita una maggiore diversificazione al fine di beneficiare di opportunità su specifici mercati al di fuori dell’Italia e dell’area Euro.

La procedura, avviata nel novembre 2016, si è svolta in due fasi: nella prima, l’attribuzione dei punteggi ha portato a una short list con i primi tre classificati per ogni singolo comparto.

Nella seconda fase, il cda ha valutato le offerte economiche delle società sulla base di uno schema uniforme che prevedeva una commissione di gestione fissa e una commissione di overperformance. Quest’ultima sarà dovuta sulla differenza, solo se positiva, tra il tasso di rendimento ottenuto dalla gestione nel corso dell’anno solare e il rendimento benchmark di riferimento.

A tutela degli iscritti, tutta la documentazione relativa alla procedura di gara è stata infine inviata alla Covip per consentire all’Autorità di vigilanza le verifiche di competenza sulla correttezza e sulla legittimità dell’operato del Fondo.

Ernesto del Sordo*
*Direttore generale FondoSanità

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