Tremila euro alle dipendenti madri
Le lavoratrici dipendenti con almeno tre figli, dei quali almeno uno minorenne, e quelle con due figli e il più piccolo minore di 10 anni, potranno quest’anno avere il cosiddetto bonus mamme, cioè l’esonero del 100 per cento della contribuzione previdenziale a loro carico fino a un massimo di 3mila euro.
I commi 180-181 della legge di Bilancio 2024 (legge n. 213/2023) prevedono infatti uno sgravio totale dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici, pari al 9,19 per cento della retribuzione imponibile, sempre che siano assunte a tempo indeterminato e abbiano due o più figli. La norma non prevede un limite di reddito per ottenere il beneficio, quindi, potenzialmente possono farne richiesta anche le dottoresse dipendenti dal Servizio sanitario nazionale, purché a tempo indeterminato.
Come ha chiarito la circolare Inps numero 27 del 31 gennaio 2024, le madri in possesso dei requisiti a gennaio 2024 hanno diritto all’esonero dal mese di gennaio. Se la nascita del secondo figlio interviene in corso d’anno, il bonus sarà riconosciuto dal mese di nascita.
La platea della nuova decontribuzione per le madri sarebbe comunque limitata. Secondo la stima contenuta nella relazione tecnica che accompagna il provvedimento il nuovo esonero riguarderà solamente circa il 6 per cento delle 9,74 milioni di donne occupate. È destinato, pertanto, alle 570.475 lavoratrici con due o più figli che risultano ad oggi nelle banche dati dell’Inps.
Claudio Testuzza