Tra cura e letteratura, Fnomceo premia i medici-scrittori
Un libro può essere un balsamo per alleviare la sofferenza di chi è costretto in un letto d’ospedale. Forte di questa incrollabile convinzione, un giovane specializzando realizza una biblioteca per i pazienti del reparto di Clinica Medica in cui lavora.
All’inizio non è un successo. Una pila di volumi viene usata per fermare una finestra. La libreria si svuota. Ma pian piano, magicamente, gli scaffali tornano a riempirsi – grazie al contributo dei pazienti – e i libri cominciano a passare di mano in mano. Per essere letti.
È questa, in sintesi, la vicenda autobiografica raccontata da Massimo Mattioli in “Un’idea fallita bene”, opera che si è aggiudicata la prima edizione del concorso letterario “Sollievo dalla Sofferenza”, promosso dalla Federazione nazionale dei medici e degli odontoiatri.
Mattioli – che si è imposto nella sezione narrativa/saggistica – è stato premiato lo scorso 20 febbraio dalla Fnomceo in occasione della IV Giornata del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, celebrata nella cornice delle Corsie Sistine del complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia, a Roma.
Sul podio anche Maria Cristina Latella, prima classificata per la sezione poesia con l’opera “La medichessa”, in cui descrive con l’irresistibile brio del vernacolo la giornata tipo di una donna, moglie, madre, figlia e medico.
Tra le 208 opere arrivate, la giuria ha poi voluto conferire una menzione speciale al racconto amaro sulle cure palliative e la terapia del dolore intitolato “MS Contin”, scritto dal medico cosentino Sandro Salerno.
Gli altri finalisti del concorso – che quest’anno invitava i partecipanti a cimentarsi sul tema “Quando in quel volto vidi gli occhi di tua madre” – sono stati Gabriele Bronzetti, Antonio Gallerani, Gemma Zontini, Chiara Debenedetti, Stefania Iaquinta, Marta Mion ed Elena Letizia Sofia Massa.
Della giuria – presieduta da Gabriella Genisi, scrittrice, ideatrice del personaggio di Lolita Lobosco – facevano parte Anselmo Madeddu, presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, scrittore, promotore di un premio letterario per gli iscritti all’Ordine; Paola Stefanucci, giornalista de Il Giornale della Previdenza dei medici e degli odontoiatri; Luca De Fiore, direttore de Il Pensiero Scientifico Editore e Michela Molinari, responsabile dell’ufficio stampa Fnomceo.
MEDICI, COVID E SOFFERENZA
Le storie narrate alla fine sono un’unica Storia, quella del sollievo dalla sofferenza. Che impegna da sempre i “custodi” della salute di tutti.
È per ricordare il sacrificio di 383 medici e di infermieri e del personale sanitario tutto, in prima linea contro il Covid, che la Fnomceo ha istituito, nel 2020, in piena pandemia questa ricorrenza, promossa dal regista turco italiano d’adozione Ferzan Ozpetek e dal paroliere e discografico Mogol.
Anche per questo la Presidenza della Repubblica ha conferito alla Federazione la medaglia d’oro al merito per la sanità pubblica. Il presidente Anelli ha sottolineato nel suo intervento l’importanza dell’umanizzazione delle cure nell’era della medicina ipertecnologica e ha ringraziato il ministro Orazio Schillaci, presente all’evento, per l’approvazione dell’emendamento sullo scudo penale.
Da parte sua, il ministro della Salute ha focalizzato i prossimi obiettivi del suo dicastero: l’abolizione del tetto di spesa per le assunzioni di personale, l’aumento delle indennità di specificità e la valorizzazione degli specializzandi.
I PARTECIPANTI ALLA CERIMONIA
Tra gli intervenuti vi sono anche monsignor Francesco Savino, vicepresidente per l’Italia meridionale della Conferenza episcopale italiana (Cei), padre Carlo Casalone, presidente della Fondazione Carlo Maria Martini, Guido Quici, segretario del Coordinamento italiano medici ospedalieri (Cimo) e consigliere di amministrazione dell’Enpam, Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato al ministero della Salute e Giuseppe Quintavalle, commissario straordinario della Asl Roma 1. E inoltre Barbara Cittadini, presidente nazionale di Aiop (Associazione italiana delle aziende sanitarie ospedaliere e territoriali e delle Aziende sociosanitarie residenziali e territoriali di diritto privato), Ferzan Ozpetek – che ha presentato il suo documentario “Storia di un sogno” – e Silvia Bencivelli, medico, giornalista e scrittrice.
La Giornata si è chiusa con le note dell’Orchestra sinfonica ICO 131 della Basilicata, diretta da Francesco Zingariello, perché anche la musica, al pari della letteratura, è un’incredibile risorsa terapeutica.
Paola Stefanucci