Specialisti ambulatoriali, conoscere la pensione futura è più semplice
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(Foto: ©pyotr021/GettyImages)
Per gli specialisti ambulatoriali conoscere la pensione futura diventa più semplice. Medici e dentisti possono infatti calcolare con una nuova procedura semplificata l’assegno che prenderanno a fine carriera.
Il nuovo servizio di “busta arancione”, consultabile direttamente dall’area riservata del sito dell’Enpam è relativo alla simulazione di pensione ordinaria di vecchiaia a 68 anni e permette quindi, allo stato dei contributi versati, di fare una proiezione sulla rendita che si andrà a percepire.
PER CHI HA CONTRIBUTI SOLO DAL 2004 IN POI
La nuova procedura è completamente automatica per quanti hanno versato contributi come specialisti ambulatoriali unicamente a partire dal 2004 in poi. In questo caso, infatti, non è più necessario inserire manualmente alcun dato, il sistema calcola in automatico l’ipotesi di pensione e l’iscritto Enpam la può trovare nella propria area riservata.
PER CHI HA CONTRIBUTI ANTE 2004
La procedura per avere l’ipotesi di pensione è stata semplificata anche per chi, da specialista ambulatoriale, ha versato contributi all’Enpam prima del 2004. Per ottenere una simulazione sulla pensione futura è comunque necessario inserire alcuni dati.
La novità che semplifica la procedura riguarda l’inserimento del resoconto degli orari di servizio prestati prima 2004. In questa operazione non è più necessario ricordare e indicare puntualmente le varie Asl in cui si è lavorato, ma il sistema accetta l’inserimento dei dati come se i datori di lavoro fossero stati un’unica Asl. Per completare la procedura bisogna poi inserire i compensi dal 2004 a 2012, mentre dal 2013 in poi il sistema calcola in automatico.
DOPPIA IPOTESI DI PENSIONE
Alla fine delle procedure, il sistema genera sempre una doppia ipotesi di pensione. Entrambe le proiezioni sono calcolate al compimento del 68esimo anno di età, quindi ipotizzando che l’iscritto vada in pensione e al raggiungimento dei requisiti di vecchiaia.
Va da sé che più i dati inseriti sono corretti, più l’ipotesi di pensione sarà realistica.
Per tutti i contribuenti, un’ipotesi di pensione viene calcolata sulla base del reddito medio degli ultimi 5 anni e un’altra sul solo reddito dell’anno precedente.
Per entrambe le ipotesi viene fornito il calcolo della rendita futura sia scegliendo di percepire tutto come pensione sia in forma mista (15 per cento dell’importo maturato come capitale e il resto come assegno di pensione).
LA PROCEDURA PASSO-PASSO
Di seguito una sequenza di immagini che illustrano la procedura da seguire per ottenere l’ipotesi di pensione.
Per chi ha contributi solo dal 2004 in poi
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1. L’ipotesi è completamente automatizzata, quindi non deve essere inserito alcun dato. Una volta entrati nell’area riservata del sito Enpam.it, cliccare “Ipotesi di pensione”. È l’ultima voce in basso nel menu a tendina a sinistra. Avrete accesso a una pagina che contiene le ipotesi di pensione, compresa quella per la “Gestione medici specialisti ambulatoriali 2004”. Cliccando su “Scarica” si ottiene il documento che contiene l’ipotesi di pensione. |
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2. Il documento contiene una doppia ipotesi, formulata come se si andasse in pensione il giorno del compimento dei 68 anni. Una viene calcolata sulla base del reddito medio degli ultimi 5 anni e un’altra sul solo reddito dell’anno precedente. Per entrambe le ipotesi viene fornito il calcolo della rendita futura sia come pensione sia in forma mista (15 per cento dell’importo maturato in capitale e il resto come assegno di pensione). |
Per chi ha contributi ante 2004
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1. Una volta entrati nell’area riservata del sito Enpam.it, cliccare “Ipotesi di pensione”. È l’ultima voce in basso nel menu a tendina a sinistra. A questo punto bisogna cliccare sul pulsante in basso a destra “Storico di servizio”, per inserire i dati relativi all’attività svolta negli anni. |
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2. Nella pagina “Modulo storico di servizio” cliccare su “Compila un nuovo modulo”, a destra di “Asl unica” (non è più necessario indicare le Asl in cui si sono prestate le attività che si vanno a inserire). |
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3. Sotto la voce “Dichiaro il presente storico di servizio con le aziende locali” cliccare su “Aggiungi attività professionali”, per inserire le attività professionali svolte. |
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4. Per le attività svolte fino a fine 2003 è necessario inserire le ore e i periodi di riferimento.Il pulsante “Aggiungi attività professionali” permette di indicare i periodi di attività professionali svolti, con l’indicazione del tipo di incarico (a tempo indeterminato, determinato e le sostituzioni), del tipo di orario (settimanale o annuale) e il periodo (con data di inizio e di fine), ore e minuti (per l’orario settimanale). Una volta inserito un periodo cliccare su “Salva”. |
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5. Per aggiungere altri periodi cliccare ancora su “Aggiungi attività professionali” fino ad avere inserito tutto quello che riguarda le attività professionali prestate negli anni.
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6. Quando non bisogna più aggiungere attività professionali bisogna passare alla parte bassa della schermata, dove è possibile indicare anche altri tipi di attività. Tra le varie opzioni, cliccando su “Sì” viene aperta una nuova sezione che permette di inserire i dati (periodo e ore prestate).
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7. Possono essere inserite le prestazioni che non rientrano nel compenso ordinario fino al 31/12/2003 (extramoenia, ossia le visite domiciliari, e il plusorario, cioè gli straordinari); Minus orario fino al 31/12/2003; Sospensioni dell’attività professionale per uno o più periodi non retribuiti continuativi e superiori a 30 giorni (ossia vuoti contributivi dal 2013 in poi). |
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8. Dal 2004 al 2012 devono essere indicati solo i compensi orari riportati nei certificati (e le rispettive ore verranno ricavate automaticamente sulla base dei compensi). Possono essere indicati Compensi percepiti dal 2004 al 2012 per: contratto a tempo indeterminato; contratto a tempo determinato; per sostituzione. Per le attività dal 2013 in poi non bisogna invece inserire niente, tranne le sospensioni. Una volta indicati tutti i campi che descrivono la propria storia contributiva è necessario mettere la spunta sul campo “Presa visione dell’informativa sulla privacy” e poi inviare il modulo, cliccando il tasto “Invia modulo”, che si trova in fondo alla schermata. Prima di inviare il modulo è però opportuno verificare i dati inseriti. In caso di errore, il campo errato può essere eliminato con il tasto “Elimina”, che si trova in alto a destra. Dopo l’invio del modulo non è infatti più possibile effettuare correzioni dei singoli campi, ma rimane possibile compilare integralmente un nuovo modulo che annulla e sostituisce il precedente. |
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9. Una volta inviato il modulo, è possibile scaricare il documento pdf “Ipotesi di pensione”. |
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10. Si ottiene una doppia ipotesi, formulata come se si andasse in pensione il giorno del compimento dei 68 anni. Una viene calcolata sulla base del reddito medio degli ultimi 5 anni e un’altra sul solo reddito dell’anno precedente. Per entrambe le ipotesi viene fornito il calcolo della rendita futura sia come pensione sia in forma mista (15 per cento dell’importo maturato in capitale e il resto come assegno di pensione). |
Antioco Fois
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