Libera professione da pensionato, devo versare i contributi all’Enpam?
In qualità di ex medico di medicina generale convenzionato col Ssn e ora pensionato Enpam, ho l’obbligo di versare i contributi all’Enpam se continuo a lavorare con partita Iva? Se sì a quanto ammonta la percentuale di contribuzione?
Antonio Pagnotta
Gentile Dottore,
se continua a lavorare come libero professionista dopo aver ottenuto la pensione deve versare i contributi alla gestione di Quota B.
Ogni anno dovrà compilare il modello D per dichiarare il suo reddito da attività libero professionale prodotto nell’anno precedente. I contributi versati dopo la pensione le daranno il diritto a un supplemento che le scatterà automaticamente anno per anno e la sua pensione verrà ricalcolata e aumentata in base ai nuovi versamenti fatti.
L’Enpam, fino al 2009, non richiedeva ai pensionati di continuare a versare i contributi previdenziali. Poi l’Inps con l’operazione Poseidone cominciò a pretendere i contributi dai medici e dai dentisti che non versavano più al proprio ente di categoria, applicando aliquote molto più alte di quelle Enpam. Il decreto legge 98 del 2011 introdusse definitivamente per i professionisti pensionati l’obbligo di contribuzione alla propria cassa.
Per quanto riguarda l’aliquota, può scegliere tra quella intera del 19,5 per cento e quella dimezzata del 9,75 per cento perché, per legge, l’aliquota dei pensionati non può essere inferiore alla metà di quella ordinaria.
Invia una domanda o un commento scrivendo a giornale@enpam.it
N.B. Le risposte sono curate dalla redazione del Giornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri e non riflettono necessariamente il punto di vista dell’editore Fondazione Enpam.