Paesaggi con tridimensionalità speciale
Si deve cercare la tridimensionalità nella foto di paesaggio, dice Marco Carulli. Con il fotografo professionista e docente della Nikon School, abbiamo fatto una video chiacchierata (vedi qui sotto) chiedendogli alcuni consigli utili a chi vuole cimentarsi nel concorso fotografico lanciato da Il Giornale della previdenza e che come tema ha proprio il paesaggio, sia naturalistico che urbano.
Una tridimensionalità che, spiega Carulli, si ottiene attraverso la composizione – sfruttando oggetti, strade, profili di colline, rilievi montani – per indirizzare lo sguardo verso quello che abbiamo deciso essere il soggetto della nostra fotografia. Altro consiglio del docente Nikon, è quello di inserire nella foto un oggetto in primo piano, una persona, una pianta, una casa. Anche questo – infatti – contribuisce a dare alla foto di paesaggio quella tridimensionalità che la renderà speciale.
Ulteriore concetto illustrato dal nostro esperto è quello relativo alla definizione di foto attiva o passiva. In sostanza, si tratta di evitare di realizzare uno scatto scontato puntando esclusivamente sul fatto che si è in un posto incredibilmente bello (foto passiva) e di riuscire, invece, a creare un punto di vista diverso, una situazione non comune – una foto attiva per l’appunto – anche se si è in un luogo estremamente noto e conosciuto.
“Partiamo dalla foto che farebbero tutti: questo non deve essere il punto di arrivo, ma di partenza” dice Carulli.
Tenendo presenti questi due concetti – tridimensionalità e foto attiva – abbiamo selezionato alcune delle prime foto che i nostri lettori appassionati di fotografia ci hanno inviato.
Quella a cui dedichiamo la copertina è di Fabio Tutino, odontoiatra iscritto all’Albo di Torino. Tutino è riuscito a dare una visione non comune alle colline delle Langhe, guidando l’occhio dello spettatore al paesino di Treiso (Cuneo), grazie alle linee dei vigneti e delle strade. I colori del tramonto e le nuvole che sembrano muoversi spinte dal vento (grazie alla scelta di un tempo di esposizione lungo) conferiscono alla foto l’effetto “wow”.
Il concorso “Il Paesaggio” continua. Mandateci i vostri scatti (in formato jpg) come sempre indicandoci nome, cognome, professione, città dove siete iscritti all’Albo, luogo dove avete scattato la foto, tipo di macchina utilizzata, obiettivo e i dati di scatto. Se volete potete dare un titolo allo scatto e segnalare dove trovarvi sui social (Facebook o Instagram).
Inviate le foto a questo indirizzo mail giornale@enpam.it. Se troppo pesanti utilizzate Wetransfer o servizi simili.
Le foto che riceveremo verranno pubblicate sul sito Enpam, sui nostri canali social e le più interessanti sulla rivista Il Giornale della previdenza.
Norberto Maccagno