Contributi: Pago PA manda in pensione i bollettini. Ma la domiciliazione costa meno
La nuova modalità di pagamento inizia da Quota A, per la scadenza del 30 aprile, per sostituire definitivamente i bollettini Mav per tutti i versamenti all’Enpam.
Ma per medici e odontoiatri che sono abituati a versare con i bollettini Mav c’è ancora un’alternativa al circuito Pago PA: la domiciliazione bancaria, che rimane la scelta più conveniente e pratica.
La terza opzione per il pagamento è rappresentata dalla carta di credito Enpam.
MAV, PENSIONAMENTO OBBLIGATO
Per il prossimo versamento della Quota A, come accennato, non si potranno più utilizzare i Mav, perché l’Enpam ha dovuto sostituirli con i bollettini Pago PA in seguito a una sentenza del Consiglio di Stato.
Un pronunciamento che ha determinato l’adesione della Fondazione alla piattaforma per i pagamenti alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di servizi pubblici.
COME SI VERSA CON PAGO PA
Medici e odontoiatri, quindi, al posto dei Mav riceveranno i bollettini Pago PA per email, all’indirizzo di posta elettronica con cui sono registrati nell’area riservata.
I bollettini Pago PA possono essere paganti in vari modi, come banca, posta o attraverso il circuito Sisal.
Ma c’è da dire che l’adesione a tale sistema, che è stata obbligatoria per l’Enpam, comporta un aumento dei costi per gli iscritti e una gestione più complessa dei pagamenti.
LA DOMICILIAZIONE COSTA MENO
L’Enpam, in ogni modo, mette a disposizione il servizio di domiciliazione bancaria, che si potrà utilizzare in alternativa a Pago PA per chi vuole semplificare il pagamento e risparmiare sui costi di riscossione.
In questo modo si pagano 48 centesimi per ogni rata, ricevendo l’addebito direttamente sul conto l’ultimo giorno utile della scadenza, senza il rischio di incorrere in sanzioni per avere dimenticato di fare il versamento.
ANCHE CON CARTA ENPAM
La terza possibilità per il pagamento è rappresentata dalla carta di credito Enpam emessa da Banca Popolare di Sondrio in convenzione con la Fondazione. Oltre alla possibilità di rateizzare fino a trenta mesi il pagamento dei contributi, quest’anno ai possessori della carta viene riservato un circuito di pagamento che grazie alla negoziazione della Fondazione presenterà condizioni vantaggiose rispetto agli altri istituti di credito sulle quali gli iscritti saranno informati nel dettaglio nelle prossime settimane.
DOMICILIAZIONE, C’È PIÙ TEMPO PER ADERIRE
Per consentire agli iscritti di scegliere la soluzione che ritengono più semplice e conveniente, Enpam ha prorogato al 31 marzo il termine per attivare la domiciliazione bancaria.
Il servizio va attivato dall’area riservata cliccando, dalla colonna a sinistra, su “Domande e dichiarazioni online”. Poi dal menu che si apre bisogna cliccare su “Domiciliazione bancaria Sdd” e inserire dati bancari e numero di rate in cui si vuole frazionare il veramente annuale.
QUOTA A, LE SCADENZE NON CAMBIANO
Non cambiano, invece, i termini per il versamento della Quota A 2022, sia che si decida di utilizzare Pago PA o la domiciliazione bancaria.
La data del prossimo 30 aprile rimane quella per il versamento in un’unica soluzione e per la prima delle rate per chi ha scelto il pagamento frazionato. In quest’ultimo caso, le date delle altre rate rimangono fissate al 30 giugno, 30 settembre e 30 novembre.
QUOTA B, PRESTO LE ISTRUZIONI
Il nuovo sistema di pagamento con Pago PA interessa anche i contributi di Quota B relativi al reddito professionale eventualmente prodotto nel 2021. Nei prossimi mesi gli iscritti Enpam riceveranno dalla Fondazione le istruzioni su come fare i versamenti.