Le mansioni dei medici del 118 e la loro previdenza
Gentilissimo Presidente Oliveti,
sono a ricordarle che nell’ambito dei medici in convenzione esiste una grossa fetta rappresentata dai medici 118. Considerando che la mansione di questi ultimi sia più che mai simile a un dipendente ospedaliero (38 ore settimanali con regolare timbratura attraverso un badge, ferie pari a 28 giorni all’anno) e che non vengono scelti da ogni singolo assistito, ritengo che le sue affermazioni “granitica contrarietà verso chi vorrebbe far passare i convenzionati alla dipendenza“ siano più che mai superficiali e sbagliate .
Le mansioni del medico 118 infatti sono per lo più ospedaliere: il suo coinvolgimento è dettato da una centrale operativa e non dal singolo paziente, gestisce patologie tempo dipendenti, e non terapie croniche insomma è similare e complementare ai colleghi di pronto soccorso.
Per questo gentilissimo Presidente è necessario distinguere i medici di medicina generale dai 118tisti e battersi affinché questi ultimi passino alla dipendenza!
Ringraziandola per l’attenzione che mi riserverà le auguro una buona giornata.
Lettera firmata
Cara Collega,
assolutamente d’accordo con te che le mansioni dei medici del 118 siano simili a quelle di un medico dipendente ospedaliero, per cui è corretto – tra i medici in convenzione – distinguerli dai medici di assistenza primaria, dai pediatri di libera scelta e dai medici di continuità assistenziale, oltre che dai medici dell’emergenza sanitaria territoriale transitati alla dipendenza, che hanno optato per mantenere la propria posizione previdenziale in Enpam. Per completezza, includo tra i convenzionati gli specialisti ambulatoriali e i medici dell’accreditamento esterno.
La mia “granitica” contrarietà riguarda la maggioranza dei convenzionati, cioè i medici di famiglia e i pediatri legati al rapporto di libera scelta fiduciaria, credo che si evincesse bene dalla lettura del testo.
La “grossa fetta” dei medici del 118 è ben conosciuta dalla Fondazione, sia nella variante transitati alla dipendenza (1.920 pari al 2,6% degli iscritti alla gestione) che nella variante Emergenza sanitaria e territoriale (2.713 pari al 3,67%). In tutto 4633 colleghi, il 6,27% dei 73850 iscritti alla gestione della Medicina generale. C’è un grande rispetto da parte mia della loro professionalità e del loro ruolo, mi sono sempre battuto per il loro doveroso riconoscimento professionale. Spero possano mantenere in analogia con i colleghi “transitati” la loro contribuzione in Fondazione Enpam, se nell’ambito delle programmazioni regionali si decidesse per il loro passaggio alla dipendenza.
Ti ringrazio per l’occasione che mi hai dato per chiarire in materia il mio pensiero, e mi complimento per i tuoi toni gentili e garbati.
Auguri di buon lavoro
Alberto Oliveti
Presidente Fondazione Enpam