Terni, 15enni morti. “Serve rete contro dipendenze”
La morte dei due quindicenni ternani per un mix di sostanze stupefacenti ha suscitato la reazione della comunità scientifica locale, che pensa ad organizzare incontri negli istituti scolastici per affrontare il tema delle dipendenze.
Per Giuseppe Donzelli, presidente dell’Ordine umbro, ci vuole la collaborazione di tutti, medici, psicologi e scuola, per stare vicino ai ragazzi e alle loro famiglie nella complicata fase adolescenziale.
“Ai medici pediatri chiedo di stare molto vicini ai ragazzi tra i 10 e i 15-16 anni, di parlarci – ha detto Donzelli – . Troppo spesso i ragazzi a quell’età, per mancanza di patologie, frequentano poco lo studio medico e sfuggono al controllo”.
Il tragico evento evidenzia la facilità con cui i giovani riescono a reperire sostanza stupefacenti e a preparare mix pericolosissimi.
Per Donzelli però, non ci si deve soffermare solo sulla dipendenza da sostanze, ma allargare lo sguardo su tutti i tipi di dipendenza, ricordando ad esempio quanto sia diffusa la ludopatia tra i giovani.
“Dobbiamo mettercela tutta per questi ragazzi – ha detto il presidente dell’Ordine – per creare attorno a loro una rete assistenziale che sia di riferimento e di supporto per la risoluzione dei problemi esistenziali. Non si può vederli morire così”.
Per questo, l’Ordine dei medici e degli odontoiatri intende promuovere iniziative di informazione tra gli adolescenti in collaborazione con le scuole e non solo, organizzando incontri tra i ragazzi e il personale medico con l’obiettivo di spiegare gli effetti nocivi delle droghe e delle dipendenze in generale.