Brescia, nove su dieci favorevoli a ‘scudo’ giuridico
Per nove medici bresciani su dieci (92 per cento) è necessario pensare a una copertura legislativa per la responsabilità professionale nella gestione clinica dei pazienti Covid-19. Lo si evince dalle risposte al questionario online proposto dall’Ordine lombardo, le cui conclusioni sono state anticipate alla stampa.
Dall’indagine emerge che tra i sostenitori dello ‘scudo’, uno su due ritiene che la copertura debba essere riservata solo al personale sanitario (50 per cento) mentre una minoranza molto consistente (42 per cento) ritiene che la garanzia vada estesa anche a chi ha gestito gli aspetti organizzativi e amministrativi.
Al sondaggio, pensato per ascoltare il vissuto della pandemia in un territorio con i più elevati tassi tra di contagiosità e di mortalità, ha risposto il 24 per cento degli iscritti (1841 su 7621)..
SI POTEVA FARE DI PIÙ
Tuttavia, per l’83 per cento degli intervistati coinvolti nell’emergenza la gestione della crisi a livello istituzionale (Regione, Azienda per la tutela della Salute) è stata poco adeguata o del tutto inadeguata. Il 49 per cento ritiene che il sistema non sia stato governato e il 34.6 per cento che si poteva fare di più.
Non aver diagnosticato i casi sospetti al domicilio, l’assenza di coordinamento fra i livelli istituzionali e la carenza di chiare indicazioni operative sono gli errori più rilevanti denunciati dai medici.