Un francobollo per San Giovanni Bosco

Il Sovrano militare Ordine di Malta ricorda il fondatore dei Salesiani in occasione del bicentenario della nascita. Oltre ad occuparsi dei giovani bisognosi Don Bosco fu anche direttore e cappellano di un ospedale

Don_BoscoDi certo tanti conoscono Don Bosco, ma sicuramente pochi sanno che è stato anche direttore di un ospedale. Eccoci quindi a segnalare l’emissione di un francobollo (8000 copie) su San Giovanni Bosco, nato duecento anni fa, nell’agosto 1815, a Castelnuovo d’Asti.

Orfano di padre, dopo un’infanzia travagliata, per continuare a studiare lavorò come garzone, addetto alla stalla e cameriere nella cittadina di Chieri, nella cui scuola fondò la ‘Società dell’Allegria’, attraverso la quale tentava di far avvicinare alla preghiera gli altri giovani, divertendoli anche con giochi di prestigio.

Anni dopo, terminato il seminario, si occupò sempre di giovani disagiati e, nell’autunno del 1844, fu proprio nominato direttore e cappellano dell’Ospedale di Santa Filomena, un’istituzione sanitaria per bambine povere e disabili. Successivamente, nel 1859, fondò nel rione Valdocco di Torino la nota congregazione dei Salesiani, a coronamento della sua lunga e intensa esperienza di apostolato tra la gioventù povera.pro Nepal

Proprio nel capoluogo piemontese e a Napoli si trovano due importanti strutture ospedaliere intitolate a suo nome. Ha voluto ricordarlo il Sovrano Militare Ordine di Malta, che emette ogni anno diversi francobolli, non molti, ad un numero abbastanza limitato di tiratura. Le tematiche che tocca solitamente sono l’arte, la religione, la solidarietà e la sanità, avendo in giro per il mondo diverse strutture operative mobili, con medici e infermieri a disposizione delle popolazioni bisognose.

UN ANNULLO RICORDA IL PROF. ALFONSO GIORDANO

francobolloÈ stato realizzato un annullo filatelico in occasione del centenario della morte del medico Alfonso Giordano. Giordano studiò la malattia che colpiva i minatori, constatando che molti operai lamentavano febbre, cefalea, perdita dell’appetito, disturbi circolatori e polmonari e diarrea.

Era a conoscenza che il primario dell’ospedale Maggiore di Milano, Angelo Dubini, aveva trovato nelle feci degli operai che lavoravano in diverse miniere un verme parassita che chiamò Ankylostoma Duodenale (1838). Alfonso Giordano, con la collaborazione dei parassitologi siciliani e del grande batteriologo di Parigi Louis Pasteur, riuscì ad identificare questo parassita e fare in modo che venisse debellato.

Gian Piero Ventura Mazzuca

@FondazioneEnpam