La nomina era l’ultimo tassello mancante per completare il modello di gestione degli investimenti

La Towers Watson si è aggiudicata la gara pubblica europea bandita dalla Fondazione dalla Fondazione ed è diventata il suo consulente per gli investimenti (investment advisor). La società, che a inizio 2016 si è fusa con la Willis Group Holdings e ha cambiato il nome in Willis Towers Watson Public Limited Company, ha il compito di supportare la struttura tecnica della Fondazione.
Il suo ruolo sarà determinante per definire nei primi mesi di quest’anno il nuovo schema di Asset Allocation Strategica e Tattica che guiderà gli investimenti di patrimonio. Il gruppo Willis Towers Watson, fondato nel 1828, è una società leader a livello mondiale nel settore della consulenza direzionale e organizzativa con oltre 39mila dipendenti in più di 120 Paesi.

La nomina era l’ultimo tassello mancante per completare il modello di gestione degli investimenti varato dalla Fondazione per assicurare maggiore trasparenza e competenza e superare le criticità del passato. Il meccanismo messo a punto anche grazie a uno studio comparato del professor Mario Monti, prevede un sistema di procedure e di controlli incrociati. In base al modello adottato tutte le proposte di investimento prima di essere deliberate dal Consiglio di amministrazione, sono vagliate dalla struttura tecnica interna e dall’investment advisor esterno, seguendo procedure sul cui rispetto vigila il Comitato per il controllo interno, presieduto da un magistrato della Corte dei Conti. Dopo che sono stati fatti, tutti gli investimenti sono inoltre monitorati dal risk advisor, scelto a seguito di un’altra gara europea.