Torino: meno computer, più attenzione al malato

Ascolto e comunicazione sono alla base della cura.

È il richiamo del presidente Guido Giustetto, presidente dell’Ordine dei medici della città della Mole rivolto ai neo iscritti all’Ordine.

Convinto che la fretta sia nemica della cura e che serva più tempo per dialogare con il paziente, Giustetto ha evidenziato come gli esami diagnostici non possano prescindere dalla visita obiettiva, basata sul contatto fisico.

“Guardare negli occhi i pazienti durante la visita – ha detto – aumenta il senso di vicinanza e di alleanza contro la malattia”.

Il presidente torinese ha esortato i giovani colleghi a prestare maggiore attenzione al malato rispetto al computer. “I malati ‘difficili’ – ha detto – perché noiosi o antipatici, sono quelli ai quali dovete prestare maggiore attenzione”.

I medici devono imparare a comunicare.

Ma gli studenti spesso faticano a trovare medici presso i quali fare i tirocini professionali perché presuppongo un supplemento di tempo e di attenzione da parte del tutor.

Per questo Giustetto caldeggia l’inserimento della comunicazione medico-paziente nella didattica dei corsi di laurea.

“Non si tratta di criticare la categoria, alle prese con organici in riduzione e carichi di lavoro in aumento, ma di affrontare un tema di cui c’è consapevolezza tra gli stessi medici”.