Storie e verità sui compensi Enpam

Esiste un Enpam delle storie. Fatte di sospetti finanziari, di pseudo titoli tossici, di acquisizioni dubbie di immobili, di affitti clientelari di case di proprietà.

E poi c’è la Fondazione Enpam reale. Che invece persegue una trasparenza assoluta rendendo pubblica la situazione patrimoniale dei suoi vertici con regole e criteri mutuati direttamente dalla Magistratura contabile.

Gli amanti delle storie hanno sempre agitato lo spettro del rischio di commissariamento.

Invece le tre riforme (della gestione del patrimonio, della previdenza e dello statuto) attuate dalla nuova dirigenza hanno riportato l’equilibrio dei conti.

Ciononostante, nel 2016, gli Ordini di Milano e Bologna hanno continuato a chiedere il commissariamento della Fondazione.

GIUSTIZIA
Il consiglio di amministrazione dell’Enpam, in tutta risposta, ha adito il tribunale contro queste accuse, perché il danno d’immagine procurato si traduce in una frattura sia generazionale con i giovani, sia professionale con i colleghi dipendenti iscritti all’Inps. Senza trascurare gli effetti economici negativi che i danni reputazionali fanno scendere a cascata su tutti.

Nel frattempo la magistratura ha emesso numerose sentenze. Tutte hanno puntualmente e sempre smentito che ci fossero squilibri finanziari o irregolarità gestionali (Gallazzi-Sri smentito sia in sede penale che civile; Sciacchitano perdente quattro volte su quattro sia in sede amministrativa sia in sede civile). Chi gettava ombre sull’Enpam è stato anche condannato a pagare le spese processuali.

Insomma: da una parte le storie e dall’altra i numeri e i fatti.

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