Specializzazioni: “Si torna a 5mila borse”

Il Governo ufficializza, ma il bando di concorso resta in sospeso sino all’ultimo.

Borse di specializzazione, si torna a quota 5.000. Il Governo rimette135551681 mano al capitolo della formazione medica post lauream e per il prossimo biennio aumenta i fondi a disposizione per finanziare le borse di studio di specializzazione.

Il provvedimento che per avere efficacia dovrà essere convertito in legge entro fine agosto, stanzia 6 milioni di euro in più nel 2014 e 40 nel 2015, che dovrebbero concorrere a garantire la copertura dei contratti ministeriali mancanti (inizialmente 2.500, poi portati a 3.300 con la legge di stabilità) per tornare già da quest’anno al livello del 2012.

Il tutto sarà formalizzato in un decreto che il ministero della Salute dovrebbe emanare entro il 31 luglio, a cui seguirà la pubblicazione del bando di concorso del Miur per quest’anno accademico.

Il provvedimento, ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, è “uno dei segnali concreti e non del tutto attesi” di quanto si stia facendo per l’Università.

Un’inversione di tendenza che riporterebbe le borse al livello del 2012, ma che non basterebbe ancora a colmare il divario tra il numero di dottori che ogni anno escono dalle facoltà di medicina e le opportunità di specializzazione post lauream.

A fronte dei 5.000 posti, infatti, sono circa 8.000 i candidati stimati alla prossima prova di ottobre. Uno squilibrio che – nonostante le nuove risorse – rischia di consolidarsi nei prossimi anni, alla luce del crescente numero di accessi consentiti alla facoltà di medicina (circa 10mila ogni anno col numero chiuso, più qualche migliaio a causa dei ricorsi al Tar, vedi box).

Il Governo ha anche confermato il proposito di ridurre la durata dei corsi di formazione specialistica, mossa che nelle intenzioni consentirebbe di recuperare fondi utili per aumentare il numero di borse. Il taglio della durata verrebbe applicato a decorrere dall’anno accademico 2014-2015, anche retroattivamente.

Infine, per la prova di ammissione alla scuole di specializzazione, viene istituito il pagamento di un importo fino a 100 euro a titolo di diritto di segreteria, da destinare alle casse del Miur per contribuire alla copertura delle spese per i test.

Marco Fantini

GRADUATORIA UNICA, QUESTE LE MODALITÀ D’AMMISSIONE

È stato pubblicato il regolamento sulle modalità di ammissione alla prova unica nazionale per accedere alle scuole di specializzazione medica post lauream. Così come stabilito, la prova per la prima volta uguale in tutti gli atenei, sarà articolata su 110 quesiti a risposta multipla, sarà telematica e si terrà a fine ottobre in una o più sedi, nella stessa data e orario.

“Un’innovazione – commenta Walter Mazzucco, presidente del Sigm – che oltre a rappresentare di per sé un metodo di selezione trasparente e meritocratico, aumenta la competitività in seno al sistema e istituisce anche in Italia il valore della mobilità”.

Dei 110 quesiti proposti, 70 verteranno su argomenti caratterizzanti il corso di laurea di medicina e chirurgia. Quaranta saranno riferibili a scenari predefiniti di dati clinici, diagnostici e analitici. Di questi, 30 saranno comuni a tutte le tipologie di scuola appartenenti alla medesima area e gli altri 10 specifici per ciascuna tipologia di scuola.

Ogni candidato, al momento della domanda, potrà scegliere di concorrere per l’accesso fino a due tipologie di scuola di specializzazione per ciascuna delle tre aree (medica, chirurgica, servizi clinici). Della commissione nazionale che sovraintende alla prova faranno parte un direttore di una scuola di specializzazione con funzioni di presidente e cinque professori universitari per ciascuna delle tre aree.

La commissione inoltre specificherà i criteri per l’attribuzione del punteggio relativo ai titoli e quelli per l’approvazione della graduatoria unica nazionale per ciascuna scuola.

“L’obiettivo – ha detto il ministro Giannini – è di inserire gli studenti presso le diverse scuole a decorrere dal mese di novembre evitando di creare sovrapposizioni con gli studenti che si iscriveranno nell’anno accademico 2014/15. Per questi ultimi, infatti, si prevede che l’ammissione alle scuole avvenga nella primavera dell’anno 2015, con lo scopo di recuperare prima possibile la corretta ciclicità dei concorsi di ammissione”.

NUMERO CHIUSO, ALTRI 2MILA RIAMMESSI AL TAR

Il Tar del Lazio ha disposto la riammissione di oltre 2.000 studenti che non avevano superato i test d’ingresso dello scorso 8 aprile. I giudici hanno dichiarato illegittimo il concorso e hanno stabilito l’ammissione in sovrannumero di tutti i ricorrenti provenienti da Bari, Tor Vergata, Napoli, Salerno e tante altre parti d’Italia.

Siamo di fronte all’ennesimo “pasticcio all’italiana” commenta l’Anaao giovani. “Abbiamo assistito in questi anni a un importante e progressivo aumento degli ammessi al corso di laurea in medicina, al quale non sono seguiti né un aumento dei posti in specializzazione, né un adeguato turnover del personale medico del Ssn” afferma il sindacato.

Con questa ordinanza, “altri duemila futuri medici, tra sei anni, al pari dei loro colleghi, rischieranno di non trovare sbocco nelle specializzazioni post lauream e alla fine del loro percorso formativo entreranno nel mondo della disoccupazione e del precariato, come gli altri 10 mila ammessi quest’anno e le altre migliaia di ricorrenti del bonus maturità”.