Sicurezza, i giovani di Lucca mettono in mora l’Asl

I referenti della Commissione giovani dell’Ordine dei medici e odontoiatri toscano chiedono a gran voce misure concrete e immediate per ‘mettere in sicurezza’ chi opera in continuità assistenziale.

Quattro le proposte avanzate all’Azienda sanitaria locale. La prima è mettere in sicurezza tutte le sedi presenti nei territori della Piana di Lucca e della Valle del Serchio entro 60 giorni, come stabilito dall’Accordo collettivo nazionale, o in alternativa di spostare le sedi.

La seconda riguarda il monitoraggio degli spostamenti dei medici sul territorio, sia di giorno che di notte, da realizzarsi attraverso il ripristino del call-center telefonico unico gestito da un medico per filtrare le richieste delle visite ambulatoriali.

La terza è di accorpare i medici in un’unica struttura vigilata da una guardia giurata per garantire la sicurezza ai professionisti in servizio dopo la mezzanotte.

Oltre agli aspetti logistici, i giovani consiglieri chiedono che il cittadino venga informato sulle competenze della guardia medica e per questo propongono la creazione di una carta dei servizi informativa con diritti, doveri, orari e competenze della continuità assistenziale.

“La maggior parte dei colleghi di guardia medica – ha detto la referente della Commissione Sara Barsotti – sono giovani medici di medicina generale, alcuni hanno appena concluso il corso di formazione. Vivono con particolare apprensione questa tematica”.

L’Ordine, presieduto da Umberto Quiriconi, ha cominciato a occuparsi di sicurezza nel 2015 dopo che una dottoressa impegnata di notte in una visita domiciliare, era stata speronata con la macchina in un tentativo di aggressione.

“Il percorso è appena iniziato – ha detto Barsotti – . Abbiamo avviato i tavoli tecnici con la Asl di Lucca e della Garfagnana. Vorremmo coinvolgere anche il territorio della Versilia”