Polizza (quasi) per tutti

Il tentativo di dare sicurezza ai cittadini obbligando i professionisti a sottoscrivere una copertura assicurativa si scontra, nella sanità, con i numeri in perdita delle compagnie. Dal Governo arrivano i correttivi, ma per i medici di specialità considerate a rischio mancano risposte definitive. E i premi intanto salgono fino a 10mila euro annui.

assRiceviamo da un medico, nostro lettore:

L’assicurazione professionale obbligatoria esiste anche per altre categorie di professionisti come ingegneri e avvocati? O l’obbligatorietà è un ‘privilegio’ riservato ai soli medici da accumulare fra i tanti vincoli e balzelli che da sempre gravano sulla nostra vessata professione? Da ampiamente pensionato ospedaliero esercito ancora (senza portar via spazio a nessun collega giovane, peraltro introvabile per sostituirmi) un’attività libero professionale a rischio molto basso, molto limitata per impegno orario, presso un poliambulatorio che ha già stipulato volontariamente una copertura assicurativa per rischi professionali per tutti i medici e non medici collaboratori: è possibile che mi venga richiesta una ulteriore copertura assicurativa, questa volta obbligatoria? Spero di non aver capito bene il senso di questo provvedimento il cui ritardo di applicazione è già comunque una conferma indiretta delle perplessità degli stessi proponenti.

Giuseppe Tassani

Gentile Dottore,

l’obbligo di assicurarsi è stato istituito dalla Riforma delle professioni (Dpr 137/2012) per tutti i professionisti, a eccezione del settore sanitario per il quale, dopo due proroghe, il vincolo è entrato in vigore nel mese di agosto.

Il legislatore ha voluto con l’obbligatorietà fornire un elemento di tutela per il cittadino, ma questa volontà si è scontrata, in sanità, con la difficile situazione del mercato assicurativo: i costi elevati per le compagnie assicurative hanno causato un notevole incremento dei premi per alcune categorie, o addirittura il rifiuto di garantire la copertura in seguito non a condanne, ma a semplici citazioni.

Alcuni correttivi sono già stati apportati, tra cui l’esenzione dall’obbligo per i medici dipendenti pubblici del Ssn già resa esecutiva da un decreto dello scorso giugno. Per quanto riguarda invece il suo caso, da agosto è necessario stipulare una copertura in quanto si tratta di libera professione.

A meno che la polizza del poliambulatorio presso cui presta la sua attività non si limiti a proteggere la struttura, ma copra singolarmente tutti i medici che operano all’interno. In quest’ultimo caso lei sarebbe già in regola con i requisiti di legge, e la scelta di un’eventuale copertura di secondo livello diventerebbe un’opzione a sua disposizione per ampliare le garanzie.

Andrea Le Pera

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