Per una rinnovata alleanza dei medici con i cittadini

Il Consiglio nazionale della Federazione ha approvato un manifesto di proposte e obiettivi della professione. La finalità è migliorare il rapporto tra i medici, gli odontoiatri e la società

I cittadini avvertono sempre di più la difficoltà ad accedereStampa alle cure e i medici italiani vivono una condizione di profondo disagio nello svolgere il proprio ruolo professionale. La causa di tutto questo risiede in molteplici fattori, primo fra tutti una politica orientata più alla gestione emergenziale del presente e attenta a rispondere a problemi meramente economici che all’affermazione dei valori di equità, giustizia e sicurezza, perseguendone la realizzazione con appropriate progettualità programmatorie.

In tale contesto i medici italiani chiedono:

• di diventare interlocutori istituzionali ascoltati dalla politica sanitaria nazionale e regionale in quanto portatori di soluzioni dei problemi nell’interesse dei cittadini e di partecipare al tavolo Regioni-Governo

• l’autonomia e la responsabilità della professione nella gestione dei percorsi diagnostico-terapeutici e delle strutture sanitarie

• la definizione, anche nell’ipotesi di una via legislativa, di quanto previsto dall’art. 3 del Codice di deontologia medica 2014 per quanto attiene a competenze e doveri del medico in una relazione paritaria tra medico e persona, che abbia come unico fine il bene e l’interesse della persona assistita

• la difesa del Ssn equo, solidale ed universalistico, che superi la eccessiva parcellizzazione e frammentazione dei tanti modelli regionali

• un processo di ‘ricapitalizzazione’ del lavoro professionale dopo anni di subalternità delle risorse umane a mere logiche di tenuta dei conti, di gestione del consenso politico, di svilimento dei valori di riferimento (autonomia, responsabilità, meritocrazia, trasparenza, formazione, sviluppo delle competenze) che sono il cuore dei servizi alla persona sana e malata

• di evitare gli eccessi di una politica sanitaria assoggettata alle esigenze economico-finanziarie, particolarmente gravose per le Regioni sottoposte a piani di rientro

• lo sviluppo di modelli organizzativi che facilitino le relazioni e l’integrazione tra sistemi e tra professionisti garantendo una equilibrata ed efficace gerarchia funzionale

• di rendere la sicurezza per pazienti ed operatori una garanzia del sistema

• di rendere attrattive per i professionisti le cosiddette ‘periferie’ facendo in modo che vi sia un equo accesso ai servizi per tutti i cittadini.

Il progresso della società non è possibile senza i medici: questi devono essere parte attiva delle scelte decisionali per adattare l’organizzazione del lavoro ma anche le prestazioni (performance) professionali al miglior percorso assistenziale possibile. L’obiettivo è un approccio nuovo alla sanità che in una moderna concezione di tutela della salute non consideri più l’efficienza e l’equità come due concetti che procedono su binari separati e contrapposti all’economia e all’etica, ma che vadano nella stessa direzione a sostegno dei principi secolari di una professione equa, solidale ed universalistica.

@FondazioneEnpam