Patrimonio residenziale, affittato il 98 per cento

L’analisi di Enpam Real Estate mostra un’incidenza molto ridotta delle ‘sfittanze’ sulla locazione degli immobili a uso abitativo. Roma guida la classifica delle città con solo lo 0,5 per cento di appartamenti liberi

Il patrimonio immobiliare residenziale dell’Enpam ha raggiunto un tasso di occupazione vicino al 98 per cento della disponibilità complessiva, mentre a Roma il dato sale addirittura al 99,5 per cento. Lo dice l’analisi effettuata alla fine dell’anno scorso da Enpam Real Estate.

Il report della società in-house che gestisce il patrimonio immobiliare della Fondazione, mostra come su 1,16 milioni di metri quadri di superfici di proprietà siano appena 23mila quelli rimasti sfitti (1,9 per cento). Analizzando le cifre nel dettaglio, emerge che sono 8.414 i metri quadrati ancora disponibili al Centro (Roma, Firenze, Pisa e Latina) su un totale di 825mila (1,09 per cento), mentre al Nord (Milano e hinterland) restano 14.634 metri quadri liberi su 334mila (4,38 per cento).

“Il dato del Nord sconta la riqualificazione, in fase di completamento, di un complesso residenziale di proprietà Enpam a Milano, vicino alla stazione Garibaldi” dice Leonardo Di Tizio, direttore generale di Enpam Re. Il quartiere, situato in una zona semicentrale del capoluogo lombardo, negli ultimi anni ha vissuto una vera trasformazione, con la nascita della piazza ‘Gae Aulenti’ e dei grattacieli del Bosco verticale. “Tra le vie Adda e Bordoni abbiamo ristrutturato negli scorsi anni spazi per circa 10mila metri quadri – spiega Di Tizio – ritirandoli temporaneamente dal mercato per poter ottenere canoni più elevati una volta riqualificati”.

Oggi i primi appartamenti sono stati consegnati e altri sono in fase di completamento. Dalla statistica restano esclusi gli spazi ancora interessati dal cantiere, senza il cui computo, il dato sugli immobili sfitti al Nord scenderebbe all’1,4 per cento portando il tasso medio di occupazione nazionale al 99 per cento. Contemporaneamente, la Fondazione sta proseguendo nella dismissione degli immobili romani a uso residenziale (vedi Giornale della Previdenza n. 6/2016) con l’obiettivo di investire il ricavato in iniziative più redditizie.

“Per noi si tratta di un passaggio strategico fondamentale – prosegue Di Tizio – i buoni risultati che stiamo ottenendo non erano affatto scontati”.

Un report di Global Property Guide dello scorso giugno segnalava come il mercato delle locazioni in Italia non fosse più conveniente per gli investitori, soprattutto a causa del sistema di tassazione che erode in misura consistente i rendimenti, mentre uno studio di Idealista mostrava una generale contrazione dei nuovi canoni di locazione nel terzo trimestre del 2016 rispetto all’anno precedente.

Unica eccezione proprio Milano, dove la variazione annua fa segnare un 4,5 per cento in più, a fronte di una sostanziale stabilità nella capitale.