La parola ai componenti del nuovo organo consultivo della Fondazione

“Così si scommette sui colleghi di domani”– Francesca Manzieri. Proporre l’adesione all’Enpam per gli studenti in forma volontaria e non obbligatoria mi è sembrata una buona mossa, soprattutto perché si apre la porta ai servizi assistenziali dell’Ente. Mi riferisco ai mutui per la prima casa, alle proposte allo studio di un sostegno nel caso si decida di investire in periodi di studio all’estero e in particolare alla possibilità di disporre di un fondo sanitario integrativo. Il meccanismo del prestito d’onore è una scommessa dell’Enpam che ritengo importante, un atto di fiducia nei confronti di chi è ormai a un passo dalla laurea.

“Serve una guida agli aspetti fiscali” – Stefano De Gregoriis. La considero un’opportunità soprattutto per i futuri dentisti, utile a capire aspetti della professione che sono trascurati durante gli anni accademici. Sapere come gestire uno studio a livello fiscale, avvicinare un approccio amministrativo oltre che clinico, è un aspetto che manca all’interno dei corsi di laurea. Iscriversi all’Enpam il prima possibile aiuta a superare questo scoglio. Capire la differenza tra contributi di quota A e quota B o avere un quadro chiaro dei servizi a cui si ha diritto è più facile da dentro. Ora però serve instaurare un canale diretto per chiarire i dubbi degli studenti.

“Il sospetto si combatte con la disponibilità” – Concetta D’Ambrosio. Quando non avevamo ancora il polso delle reali intenzioni dell’Enpam si guardava con sospetto a questa iniziativa, sembrava che l’Ente fosse alla ricerca di nuovi contributi. Mi ha convinto la disponibilità a mettersi nei panni degli studenti, prevedendo con il prestito d’onore una dilazione nei versamenti. Presso l’Ordine di Salerno abbiamo aperto uno sportello giovani, ci vengono richieste informazioni pratiche e ci rendiamo conto che non c’è una reale conoscenza delle opportunità, l’esistenza delle convenzioni è una scoperta. Servirebbe uno sforzo deciso per raccontare iniziative che meritano di essere valorizzate.

“Porta d’accesso a un welfare con più tutele” – Enrico Peterle. Coinvolgere i futuri colleghi, addirittura prima che terminino il percorso di studi, è un’idea innovativa che ha pochi uguali in altri ambiti professionali. È un successo ma non bisogna fermarsi qui, ora è il momento di creare una relazione stabile. La tutela della maternità, l’assistenza in caso di danni subiti e in generale l’accesso al programma Quadrifoglio, rappresentano il punto di partenza ideale per avviare progetti concreti di ascolto e risposta alle nuove esigenze della professione, anche tramite lo sviluppo di task force dedicate in grado di fornire risposte sui diversi ambiti operativi dell’Enpam.

“Mostriamo agli studenti vantaggi che non conoscono” – Camilla Russo. È un’opportunità che prima non esisteva, in grado di portare vantaggi di cui non tutti si rendono conto. Eppure in prospettiva due anni di versamenti previdenziali in più ottenuti durante gli anni di studio possono fare la differenza in futuro, quindi è necessario fare in modo che gli studenti abbiano gli strumenti per guardare più lontano. Personalmente dico che oggi sfrutterei questa opzione, ma se gli studenti conoscono a malapena il ruolo degli Ordini, come possono sfruttare al meglio l’Enpam? Per questo stiamo studiando il modo di utilizzare proprio il momento dei primi rapporti con gli Ordini per trasformarli in volani di informazioni.

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