Orgoglio e impegno di una professione

Gli Stati generali dell’odontoiatria ribadiscono l’impegno dei dentisti italiani per tenere alto il senso di appartenenza e di orgoglio della professione

di Laura Petri

Gli Stati generali dell’odontoiatria a Roma sono stati l’occasione per fare un bilancio dei risultati raggiunti grazie al contributo di tutti finalizzato alla tutela della salute pubblica e tracciare le linee programmatiche future.

Con orgoglio Giuseppe Renzo, presidente Cao nazionale, ha ricordato il provvedimento sull’abusivismo professionale approvato dal Senato e in attesa dell’esame della Camera.

Il testo prevede sanzioni fino a 50mila euro per chi esercita abusivamente una professione e la reclusione da sei mesi a due anni (per le lesioni gravi) e da un anno e sei mesi a quattro anni (per lesioni gravissime). “Abbiamo l’obbligo morale – ha detto Renzo – di garantire alla collettività che coloro esercitano sono legittimati a farlo”.

Durante l’incontro si è parlato anche di corretti percorsi formativi e programmazione degli accessi ai corsi di laurea e alla professione e si è annunciato che, su iniziativa della Cao nazionale, il Comitato centrale della Fnomceo ha predisposto l’avvio di uno studio finalizzato a comprendere se l’attuale sistema del numero programmato per l’accesso alle professioni garantisce una formazione adeguata.

IL COMMENTO 

di Giuseppe Renzo

Presidente CAO

L’ETICA DELLA RESPONSABILITÀ PRIMA DEGLI INTERESSI PARTICOLARI

Per debellare la piaga dell’abusivismo professionale è indispensabile la collaborazione, ma anche la correttezza tra tutte le professionalità nel rispetto delle competenze di tutti e nello stesso tempo anche nella chiarezza dei ruoli e compiti di ciascun professionista nell’esercizio della propria professione.

La Cao nazionale in piena sinergia con le Cao provinciali, con le istituzioni e associazioni, ha lavorato bene raggiungendo un importante obiettivo. Il testo del provvedimento sull’abusivismo professionale è destinato a modificare l’articolo 348 del Codice Penale.

I falsi medici e odontoiatri avranno di fronte un sistema legislativo di riferimento molto più rigido che nel passato. Una serie di distinguo sono stati in seguito divulgati, alcuni meritevoli di analisi e attenzioni ed altri (ancorché pervenuti da fantasiosi esperti della materia) di difficile ‘digeribilità’. Mi riferisco a consulenti di parte, buoni per tutte le occasioni e stagioni, che si preoccupano di veicolare paure e false interpretazioni del testo, volte a tutelare una fascia di professionisti (scorretti, non difendibili ed in ogni caso prestanome) che lasciano operare assistenti di studio per attività non cruente. Oppure chi, pur di ritagliarsi lo spazio di visibilità di una citazione, dichiara che non esiste l’abusivismo, ovvero non nella misura segnalata (dalle autorità competenti!) e auspica una ‘guerra di religione’ all’interno della categoria.

Occorre fare richiamo, ancora una volta e con maggiore forza, all’etica della responsabilità che viene ben prima della ricerca del soddisfacimento di particolari e parcellari interessi o spazi di personale visibilità.

@FondazioneEnpam