Lo scudo della Fondazione contro le calamità naturali

Personale Enpam in missione a Pisa per spiegare a medici e dentisti come ottenere i sussidi previsti in questi casi

PISA – È una serata di fine estate e nella sede dell’Ordine di Pisa sono riunite una quindicina di persone. Sono i medici e i dentisti danneggiati dal nubifragio che lo scorso 12 agosto si è abbattuto sulla cittadina toscana, arrivati per ascoltare dalla voce dei funzionari della Fondazione che tipo di aiuti possono ricevere dal loro ente previdenziale.

pISAUna prassi, quella delle missioni Enpam sul territorio, consolidata a seguito delle numerose emergenze maltempo che si sono verificate negli ultimi anni. Prima ancora che la presentazione inizi, cominciano ad arrivare richieste di informazioni e consulenze personalizzate. “L’alluvione mi ha distrutto la clinica, ho danni per centinaia di migliaia di euro”. “Io ho dovuto rottamare l’automobile”. “La mia casa è stata allagata”.

Tutto è pronto: buio in sala, si accende il proiettore, scorrono le slide. “I sussidi che la Fondazione può dare – spiega Vincenzo Di Berardino, dirigente del servizio Assistenza Enpam – sono tre: i primi due sono collegati al riconoscimento dello stato di calamità naturale. La somma massima rimborsabile in questo caso è di 17 mila euro esente da tasse, 22 se si è liberi professionisti. E sempre se siete liberi professionisti – aggiunge – l’Enpam vi indennizza per ogni giorno di lavoro perso, fino a 2.400 euro al mese.

Il terzo invece, di importo più ridotto e soggetto a tassazione, è vincolato alle soglie di reddito”. Tanti in sala stringono cartelline di plastica con pratiche assicurative già avviate, foto dei danni e fatture delle prime riparazioni. C’è voglia di tornare in fretta alla normalità. “Per i pagamenti – dice il dirigente – è necessario che la presidenza del Consiglio riconosca lo Stato di calamità. A volte avviene nel giro di pochi giorni, altre volte è necessario attendere mesi”. Qualcuno sembra scoraggiarsi. “Il più delle volte è solo una questione di tempo – rassicura Di Berardino – . Voi fate le domande, noi comunque prepariamo le pratiche e non appena pubblicato il decreto, le mandiamo avanti. Siamo ligi, ma non fiscali: l’intenzione è di aiutarvi in ogni modo, ovviamente nei limiti del regolamento”.

Il suggerimento è quello di fare più foto possibili. “Fate scatti di Sottopassi allagati, e in qualche caso con le auto in panne intrappolate nell'acqua, centinaia di richieste di intervento dei cittadini ai vigili del fuoco per infiltrazioni e allagamenti, la protezione civile comunale in stato di massima allerta e dislocata nei punti nevralgici della citt‡ per assistere la popolazione, viabilit‡ in tilt. Due ore di nubifragio hanno messo un ginocchio Pisa che si Ë svegliata letteralmente sott'acqua. Pisa, 24 agosto 2015. ANSA/STRINGERogni struttura, mezzo o bene danneggiato. Sono fondamentali come allegato alle perizie”. Nella concitazione dell’emergenza però, non tutti hanno avuto la prontezza di premunirsi. C’è chi l’auto non l’ha fotografata perché rimossa dai mezzi di soccorso e direttamente rottamata. “Per quella è sufficiente il certificato dello sfasciacarrozze”. E c’è chi la moto l’ha già riparata, perché ci fa su e giù dall’ospedale. “Per verificare può bastare la fattura”.

I più hanno avuto danni alle mura di casa. “Se è in comproprietà col vostro coniuge – spiega il dirigente – vengono risarciti al 50 per cento. In questo caso il suggerimento è di non dimenticare nelle perizie i beni di vostra proprietà che sono stati danneggiati: computer, attrezzatura professionale etc…”. “Ma anche la scheda elettrica del cancello automatico?” chiede timidamente un medico. “Sì, certo”. Se non viene riconosciuto lo stato di calamità resta il terzo sussidio, quello straordinario una tantum. Tassato e vincolato a una soglia di reddito, ha un importo massimo di 8mila euro. “È ovvio che faremo il possibile per facilitarvi, ogni situazione verrà valutata singolarmente”. Scorre l’ultima slide con numeri di telefono degli uffici e riferimenti per i contatti. “In ogni caso l’Enpam è sempre a vostra disposizione”.

Marco Fantini

@FondazioneEnpam