Lettere al Presidente: smetto di lavorare subito, in pensione dopo

Ho sempre fatto unicamente la libera professione. In questi anni ho versato regolarmente la Quota A e la Quota B. Ho riscattato nove anni di contribuzione (laurea e specializzazione).

Per ragioni personali vorrei cessare l’attività comunque dilazionando la richiesta di anticipo pensionistico al 65° anno. In questo lasso di tempo posso continuare a versare volontariamente i contributi pur non producendo reddito da lavoro? Se sì, in che modo?


Eliano Carlo Lattuada, Magnago (MI)

 

Caro collega,

da quello che scrivi mi sembra di capire che tu voglia smettere di lavorare subito per poi andare in pensione a 65 anni. È possibile farlo, anche se questa tua decisione incide sull’assegno futuro.

Avendo tu già fatto il riscatto degli studi, l’unica possibilità che hai di versare contributi volontari, utili per la rendita futura, è quella di fare un riscatto di allineamento.

All’età che hai menzionato (65 anni) potrai andare in pensione anticipata, poiché oltre all’età avrai anche superato gli altri requisiti richiesti dalle regole dell’Enpam per la Quota B, e cioè 35 anni di contributi e 30 anni di anzianità di laurea.

Sulla Quota A potrai andare in pensione a 68 anni oppure in anticipo a 65 anni. In quest’ultimo caso però è necessario scegliere l’applicazione del metodo contributivo su tutta l’anzianità maturata sulla gestione.

 

Alberto Oliveti
Presidente Fondazione Enpam