Lettera al Presidente: aliquote Enpam più basse dell’Inps

Avendo il torto di lavorare ancora a pieno ritmo all’età di 70 anni vengo sottoposto al salasso che ben conoscete. Ma il misero adeguamento pensionistico è automatico o mi debbo attivare in qualche modo?

Ernesto Boltro (Pino Torinese)

 

Gentile collega,

poiché sei pensionato del Fondo di previdenza generale (Quota A e Quota B) e continui a esercitare la professione, come tu stesso scrivi, hai diritto a un aggiornamento dell’assegno.

L’adeguamento è automatico e viene calcolato sulla base dei versamenti fatti ogni tre anni, ma per vederlo accreditato sull’assegno si deve aspettare che tutti i contributi relativi a quegli anni di reddito siano stati acquisiti dalla Fondazione. Per te che sei andato in pensione nel 2014, l’incremento ti verrà accreditato nel corso del 2019 con decorrenza primo gennaio. L’importo dell’adeguamento è proporzionale agli anni di contribuzione considerati per il ricalcolo.

Quanto al fatto che tu sia costretto a versare i contributi sul reddito che produci con la professione, mi preme sottolineare che si tratta di un obbligo di legge tale per cui se non versassi all’Enpam dovresti comunque pagare i contributi all’Inps con un’aliquota del 24% invece che dell’8,25%. C’è da tenere presente inoltre che i contributi previdenziali sono interamente deducibili dal reddito imponibile e determinano un risparmio sulle imposte da versare.

Alberto Oliveti
Presidente Fondazione Enpam