L’Enpam in caso di calamità naturali

PAZ_5130Sassari, Genova, Senigallia, Parma. Alcune delle città dove i funzionari dell’Enpam sono andati negli ultimi mesi a spiegare agli iscritti cosa fare per attivare gli aiuti della Fondazione.
“L’Enpam in casi di calamità naturale – dice Vincenzo Di Berardino, dirigente dell’assistenza – è disponibile a recarsi nei territori colpiti per prendere contatto con i medici danneggiati in collaborazione con gli Ordini provinciali”.

A novembre gli inviati della Fondazione erano a Parma per incontrare gli iscritti che il 13 ottobre hanno subìto danni per l’esondazione del torrente Baganza.
A loro ha esposto le prestazioni assistenziali che l’Enpam eroga in caso di calamità naturale chiarendo chi ne ha diritto e quali procedure seguire per essere rimborsati.
“Una precisa informazione in questi casi è fondamentale per formulare  correttamente richiesta di rimborso”, dice Di Berardino.

Nel dettaglio

VIA DELLE FABBRICHE GENOVA VOLTRI COLPITA DALL'ALLUVIONE 18/11/14L’Enpam eroga prestazioni assistenziali agli iscritti residenti nei comuni interessati dallo stato di calamità naturale che abbiano riportato danni a beni mobili e immobili.
Il rimborso del danno subìto può arrivare a 17.234,04 euro e non è legato al reddito. Sono rimborsati i danni ai beni immobili (prima abitazione o studio professionale) di proprietà e in comproprietà (in modo proporzionale alla quota di possesso).

Per il rimborso dei beni mobili danneggiati questi dovevano trovarsi nell’immobile di proprietà o deve essere possibile certificare che il bene è stato acquistato dall’iscritto.
Agli iscritti che svolgono esclusivamente attività libero professionale l’Enpam concede un contributo pari a 80,42 euro al giorno, per ogni giorno di interruzione forzata del lavoro, cioè nel caso in cui i danni provocati dalla calamità rendano impossibile al 100 per cento lo svolgimento della propria attività.
L’Enpam prevede un concorso al pagamento degli oneri per interessi su mutui ipotecari nella misura del 75 per cento fino a un limite massimo di 9.191,48 per una durata massima di cinque anni, nel caso in cui l’immobile sia andato distrutto e dichiarato inagibile in modo totale e definitivo dalle autorità competenti.

Una circostanza, questa, che ricorre generalmente solo in caso di terremoti.
La domanda di prestazione assistenziale per calamità naturali deve essere presentata entro e non oltre un anno dalla pubblicazione del decreto che dichiara lo stato di calamità naturale.

Il modulo per la richiesta può essere scaricato dal sito della Fondazione e, una volta compilato e corredato delle perizie che documentano i danni subìti, deve essere inviato all’Enpam tramite l’Ordine provinciale di appartenenza.

Laura Petri

@FondazioneEnpam